Bravely Second: End Layer – Recensione

Nicolò "Nico" Fratangeli
Di Nicolò "Nico" Fratangeli Recensioni Lettura da 7 minuti
8.9
Bravely Second: End Layer

Tutti gli amanti dei Jrpg vecchio stile conosceranno sicuramente Bravely Default, o più probabilmente gli avranno dedicato almeno un altarino nella propria e sacra cameretta; il Jrpg dei talentuosi Silicon Studio, uscito poco più di due anni fa in esclusiva Nintendo 3DS, ha catturato l’anima e la mente dei videogiocatori ruolistici di vecchia data, ma anche di chi semplicemente ama i fantastici giochi conditi da un’emozionante storyline dietro. Bravely Default è semplicemente stato tutto ciò: uno dei migliori Jrpg degli ultimi anni, un rimando alle vecchie glorie dei bei tempi andati (qualcuno ha nominato sua maestà Final Fantasy?), ma, soprattutto, un gioco davvero meraviglioso. Il titolo ha venduto circa un milione di copie, e qui ho deciso di porvi davanti a una scelta: se siete fra quel milione, do abbastanza per scontata al vostra avida lettura a questa righe ma, se non conoscete affatto Bravely Default, correte al più vicino punto vendita videludico e acquistatelo, magari dopo esservi letti questa recensione… è probabile che tornerete a casa con due nuovi titoli Nintendo 3DS.

Bravely Second: End Layer

Eravamo quattro eroi a Luxendarc, che volevano salvare il mondo…

Il fantastico cast del primo capitolo tornerà in parte anche in Bravely Second: End Layer, con tre personaggi su quattro (solo due per tutti quelli che non avessero visto il final segreto del primo Bravely), il che può essere abbastanza discriminativo per chi non ha giocato il prequel, vista la mole di battute, riferimenti e luoghi che torneranno in questo seguito. La stoyline principale è ambientata a Luxendarc e collocata temporalmente esattamente due anni e mezzo dopo gli avvenimenti finali del primo Default. Il nostro vecchio cast ha fatto enormi progressi “ruolistici” in questo arco di tempo: la nostra eroina Agnes è divenuta Papessa, mentre l’altra ragazza del gruppo, Edea Lee, è divenuta comandante delle guardie reali di Eternia; il nostro amato Tiz, invece, ha deciso di rilassarsi in questi due anni, da buon pastorello quale era, prendendosi del tempo per se in pace e tranquillità. Il nuovo eroe che impersoneremo sarà invece Yew Geneologia, imbranato di professione, ma con un senso di giudizio e lealtà come pochi; passate le prime ore di disorientamento, dove Yew ci sembrerà solamente il bamboccione stereotipato di turno, la sua personalità uscirà alla grandissima, rendendolo di fatto un eroe amato e apprezzato a tutto tondo. Il Villain di turno si chiama invece Kaiser Oblivion che, come nella più classica delle storie, rapirà la nostra Papessa Agnes, gettando Luxendarc nel caos più totale e catapultandoci in una serie di eventi ricca di sorprese e tradimenti, bensì la narrativa sia un po’ più inferiore e scontata rispetto al leggendario capostipite.

Gameplay che vince non si cambia!

Il gameplay di Bravely Second è quanto di più classico i Jrpg giapponesi ci hanno insegnato ad amare nel corso degli anni ’90/2000, a partire dal leggendario Final Fantasy V; i combattimenti sono rigorosamente a turni e casuali, quindi con nemici invisibili a schermo, mentre la personalizzazione dei personaggi è tutta incentrata sul fantastico job system. In questo nuovo capitolo torneranno tutte e 24 le classi presenti nel capostipite, con la significativa aggiunta di ulteriori 12 jobs tra i quali potremo scegliere; menzione d’onore meritano il Vescovo e il Wizard, che si intersecano alla perfezione col sistema Brave e Default, mentre per la fantasia votiamo assolutamente il Gattomante e il Pasticcere, geniali e utili a modo loro. Abbiamo appena accennato il sistema Brave e Default, ma ora dobbiamo rigorosamente entrare nel dettaglio poichè, oltre a dare il titolo al gioco, ha innovato letteralmente il sistema (definito oramai obsoleto per i canoni di oggi) del combattimento a turni. Il sistema ideato dai Silicon permette, tramite i dorsali del 3DS, di giocare fino a tre turni in più oltre a quello corrente o di porsi in posizione di difesa, dimezzando i danni ma rinunciando al proprio turno: la gestione dei turni in difetto o eccesso è chiaramente visibile accanto al nome del nostro alter-ego, rendendo di fatto elementare la gestione del conto. Questo sistema funziona alla grandissima, donando libertà tattica pressochè infinita e permettendo al giocatore di affrontare nemici superiori al suo livello semplicemente gestendo in modo accurato i propri turni. Va detto che anche i nemici ne faranno uso, quindi occhio ad abusarne o vi ritroverete sconfitti ben presto. A proposito di Game Over, la difficoltà di Bravely Second è minore rispetto all’arduo predecessore, ma la modalità difficile, selezionabile a inizio avventura, farà la felicità di tutti i masochisti del genere.

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Un quadro in movimento.

Impara l’arte e mettila da parte” è un detto che tutti noi avremo sentito nella nostra vita, dal nonno o dal genitore di turno. I ragazzi di Silicon Studio l’arte l’hanno imparata decisamente bene, ma a metterla da parte non ci pensano proprio: Bravely Second: End Layer è una meraviglia, addirittura migliore del predecessore, un vero e proprio quadro in movimento; la mano del geniale Akihiko Yoshida ha disegnato un mondo incantevole e colorato, raggiungendo vette irraggiungibili da qualsiasi dispositivo portatile disponibile sul mercato. Il comparto sonoro è altresì ottimo, con un doppiaggio decisamente ben fatto e dei brani (ricordiamo che il CD della soundtrack è disponibile nella fantastica Collector’s Edition) che resteranno impressi nella nostra mente per molto molto tempo. La longevità si attesta su livelli stratosferici, viste le circa 50 ore necessarie a completare questo seguito; il titolo è poi piuttosto rigiocabile, viste le numerosissime classi disponibile e le varianti tattiche disponibili, portando l’utente a rigiocare la storyline con job totalmente differenti.

Bravely Second: End Layer
8.9
Voto 8.9
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Nato col videogioco nel sangue, riceve a sei anni la sua prima console: l'indimenticabile SNES; distruggendo joystick a furia di Donkey Kong Country e Super Mario, riceve un paio di anno dopo l'amore della sua vita: Sony PlayStation. Console che l'accompagnerà per tutta la sua carriera videoludica, tantè che la ritroviamo attaccata e funzionante nella sua cameretta, appena sotto le sorelle maggiori. Da buon collezionista e amante di retrogaming passa parte del tempo su Ebay a cercare qualche chicca Retrò, ritrovandosi ogni volta in lacrime alla vista del prezzo di Suikoden II PAL.