Ci vuole poco per spazientire il pubblico videoludico, è un dato di fatto. Una strada lastricata di successi può venire facilmente oscurata da un bersaglio mancato, e questo lo sanno bene tanto gli sviluppatori quanto i giocatori stessi. Nel corso di questa generazione abbiamo visto grandi società rialzarsi dalle ceneri per tornare alla luce della ribalta più forti di prima – qualcuno a forse detto Capcom? – affiancate da team storici andati a cadere velocemente nel dimenticatoio. Tra quest’ultimi, il caso più eclatante è stato sicuramente quello che ha visto coinvolta Konami, software house che nel corso di questi decenni ha contribuito a fare la storia del gaming solo per poi ritrovarsi, sostanzialmente, ai margini del mercato. Alla fin fine si parla di pura e semplice matematica e quando ai piani alti ci si è resi conto che i pachinko – ovvero le popolari slot machine nipponiche – generavano incassi stratosferici con il minimo sforzo, l’abbandono dell’industria è stato quasi totale.
Chiariamoci, Konami non ha chiuso i suoi reparti gaming e tutt’ora si occupa ancora di sviluppare nuove produzioni videoludiche, ma è indubbio che lo smalto a cui ci aveva abituati tempo addietro è andato oramai perduto, e con esso anche le speranze di molti che immaginavano, un giorno, di poter tornare a toccar con mano IP storiche ingiustamente chiuse in un cassetto e tristemente dimenticate. A quanto pare, però, Sony potrebbe essere sul punto di concretizzare un piccolo miracolo riaccendendo la luce della speranza nei cuori di milioni d’utenti, con le ultime voci di corridoio che sembrerebbero indicare il possibile acquisto di alcune tra le più importanti IP di casa Konami. Metal Gear Solid, Silent Hill e Castlevania, questi sono i nomi emersi negli ultimi giorni, i grandi franchise che in futuro potremmo veder giungere in esclusiva sulle future console di casa Playstation… ma volendo mettere da parte l’eccitazione, quanta verità potrebbe effettivamente celarsi dietro i suadenti articoli che ci hanno inondato nel corso di questi ultimi giorni?
Lì dove tutto è iniziato
Per rispondere a questa domanda bisogna partire analizzando le fonti che stanno dietro al gran chiacchiericcio generale creatosi; chi ha acceso la miccia? Tutto è partito da un sito d’informazione che basa l’interezza del suo traffico su articoli a sfondo horror, ovvero Rely on Horror. Attraverso un pezzo redatto da uno dei collaboratori del portale, è stato infatti presentato un rumor decisamente intrigante ma che concerneva un unico brand, ovvero Silenti Hill. L’articolo, citando fonti ritenute “affidabili”, aveva messo in mostra del genuino interesse da parte di Sony d’accaparrarsi l’IP di Silent Hill per la realizzazione di due produzioni esclusive. Da una parte, un soft-reboot sviluppato da SIE Japan Studio – il cui team è tra l’altro composto da varie personalità che ebbero modo di lavorare al franchise di Siren – affiancato dal ritorno in pompa magna del Silent Hill targato Kojima e di cui la teaser demo aveva spopolato con il nome in codice P.T.
La notizia, in un primo momento, venne ripresa sui social più conosciuti, quali Reddit e 4Chan, ma in pochi se ne preoccuparono veramente, bollando il tutto come un sogno irrealizzabile. A scuotere gli animi di molti, infatti, fu il sopraggiungere sulla scena di una nuova figura, ovvero il noto insider Dusk Golem del forum Resetera, famoso per diverse azzeccate indiscrezioni rilasciate nel corso degli anni. Poco dopo la pubblicazione dell’articolo, l’uomo svelò infatti alcuni retroscena sui risultati di Death Strading, di fatto dichiarando che le vendite dell’ultima creatura di casa Kojima non avevano saputo far gridare al miracolo, soprattutto per una produzione AAA di tale portata, un insuccesso che avrebbe addirittura portato a importanti discussioni tra Sony e lo stesso Kojima.
Ecco quindi ricollegati i primi punti cardine delle varie voci di corridoio, Kojima Productions si occuperà di sviluppare il suo Silent Hill in esclusiva su Playstation per sopperire alle perdite accumulate a seguito dello sviluppo di Death Stranding. Questo, però, spiegherebbe solo la possibile acquisizione di Silent Hill; gli altri nomi da dove sono saltati fuori? In questo caso, il tutto sarebbe scaturito da una vecchia discussione, riportata sul noto sito 4Chan, in cui veniva evidenziato l’interesse, da parte di Sony, d’accaparrarsi tre brand molto cari al pubblico, ovvero Castlevania, Metal Gear Solid e, per l’appunto, Silent Hill. In questo caso, l’attendibilità del tutto appare molto più difficile da verificare, ma i vari punti di collegamento che è possibile trovare leggendo le diverse indiscrezioni hanno portato molti a pensare che dietro alle tante voci possa esserci un fondo di verità.
Tra realtà e fantasia
Esatto, un fondo di verità potrebbe esserci, ed è qui che bisogna fermarsi a ragionare. Non è mai piacevole fare la parte del cattivo, ma indipendentemente da come si guardi alla cosa, è difficile pensare che Sony si ritroverà davvero a possedere le IP di casa Konami. Chissà, magari la grande S potrebbe aver davvero fatto una proposta alla società nipponica, ma andando a guardare il tutto con occhi il quanto più obiettivi possibili, è chiaro che Konami non abbia alcun interesse nel vendere le sue proprietà intellettuali più importanti. Sì, è vero, allo stato attuale la software house non sembrerebbe essere minimamente interessata allo sviluppo di nuovi capitoli legati ai suddetti franchise, ma ciò non significa che tali IP siano state abbandonate… anzi, a ben vedere non sono mai state sfruttate – anche se forse il termine giusto sarebbe “violentate” – così tanto dalla compagnia.
Come detto a inizio articolo, infatti, Konami si è totalmente lanciata nel mondo dei pachinko, e ha deciso di farlo realizzando slot machine basate proprio sulle sue IP più importanti. Nel corso di questi ultimi anni han fatto molto rumore, ad esempio, il pachinko a tema Metal Gear Solid, una serie di dolorose coltellate al cuore di qualsiasi videogiocatore che però stanno riscuotendo risultati strabilianti. C’è poco da fare, quello del gioco d’azzardo è un florido mercato che se sfruttato nel modo giusto può portare ricavi miliardari e, per quanto faccia male ammetterlo, Konami ha saputo immergercisi perfettamente, con i suoi bilanci che non sono mai stati tanto positivi. Quindi sì, Sony potrebbe anche aver fatto un’offerta, ma nessuna cifra sarà mai sufficiente per le tasche della software house.
Questo, comunque, non vuol certo dire che dobbiate abbandonare ogni speranza, visto che qualche risvolto positivo potrebbe esserci. Non è da prendere infatti sottogamba la possibilità che Sony sia effettivamente in trattative con Konami, non per l’acquisto delle sue IP ma per poterne ottenere le licenze, un’eventualità decisamente più plausibile. Da una parte, infatti, il marchio Playstation potrebbe arricchire quello che sarà il futuro parco esclusive di Playstation 5 con nomi altisonanti e potenzialmente capaci d’avvicinare milioni di giocatori aggiuntivi all’ecosistema Sony mentre, dall’altro lato, Konami potrebbe continuare a capitalizzare sui suoi franchise nel modo da lei ritenuto più opportuno. L’unica certezza in questa storia è che, per il momento, tutto appare ancora piuttosto fumoso e poco chiaro; sappiamo che Microsoft sta facendo tutto il possibile per poter dare filo da torcere a Sony in quella che sarà la prossima generazione videoludica ed è facile pensare che ai piano alti di casa Playstation ci si stia muovendo nella stessa direzione, ma comunque la decisione finale resta nelle mani di Konami. Noi, per ora, non possiamo far altro che aspettare e tenere le dita incrociate, in attesa di ricevere qualche notizia ufficiale da parte di una delle due compagnie.