NioH 2 – Provate le demo presenti al Tokyo Game Show

Invitati a Roma da Sony, abbiamo testato con mano le demo di NioH 2, rese disponibili durante l Tokio Game Show che si sta svolgendo in queste ore!

Gianluigi Crescenzi
Di Gianluigi Crescenzi - Deputy Editor Impressioni Lettura da 7 minuti

Anche se il periodo d’uscita è per ora indicativo e non presenta una data fissa, Sony fa prepotentemente notare che NioH 2 è presente e pronto a scagliarsi con forza nel mondo videoludico nella prima parte del prossimo anno. Con il Tokio Game Show che continua a tirar fuori annunci e non solo durante queste ore, sono state rese giocabili ben due demo del gioco alla fiera nipponica. Una, dedicata agli ospiti della fiera che sullo showfloor potranno sbizzarrirsi con 20 minuti di tempo per il completamento, ed un’altra dedicata solamente alla stampa e mostrata sul palco della fiera. Durante la giornata di ieri, Sony ci ha offerto la possibilità di provarle entrambe – chiaramente senza un limite di tempo – in quel di Roma, facendoci saggiare per benino le qualità di questo action RPG, e che sembra assai maturato rispetto a quanto visto nel già buon primo capitolo.

La via del Demone

Entrambe le demo si stagliavano in aree decisamente piccole, ma che nella prima decina di minuti di gioco hanno appagato la nostra sete di esplorazione e curiosità, giusto per riprendere la mano con i cari vecchi comandi. Tuttavia, come vi abbiamo già detto durante la prova della demo pubblica uscita sulle nostre console, in NioH 2 molto starà nello gestire non solo le nostre capacità di guerriero, ma anche le mostruose abilità yokai. Nella chiazza di terra che possiamo esplorare per accedere infine nell’area del boss di zona, abbiamo potuto apprendere delle nuove abilità, che potremo “incastonare” come tecniche speciali armonizzando le anime di alcuni particolari nemici sconfitti. Nella prima area ad esempio abbiamo ucciso un pericoloso mimante dalle fattezze fantasmine, che una volta morto ci ha dato la possibilità di raccogliere una particolare anima da armonizzare, e poi utilizzare come tecnica: la stessa che fino a quel momento ci stava usando contro per mandarci al creatore. Tutte quelle che troveremo possiederanno anche un proprio livello, e come in ogni RPG che si rispetti faremmo bene a tenere d’occhio i parametri ad esse collegati, ma anche ad utilizzare quelle giuste in base ai pericoli che stiamo per affrontare.

Se il guerriero perde la testa dopo il fallimento, è destinato a perderla fisicamente se continuerà a non usarla. Questo concetto abbastanza rapido e chiaro è quello che più si rifà al concetto di gioco in NioH. Anche se ora saremo più potenti di quanto non potesse essere il biondo William nel primo titolo, anche i nostri nemici saranno cresciuti di conseguenza, e le nostre abilità sovrannaturali non basteranno per giustificare degli attacchi kamikaze a testa bassa verso i nemici (minion, boss o mini boss che siano). Eccoci quindi a tornare con il gestire gelosamente le cure a disposizione, a dosare ogni singolo passo e ogni goccia di stamina a disposizione per non vedere prosciugata anche la barra della vita, senza dimenticare chiaramente quella dedicata al nostro potere Yokai (pensavate fosse infinito? Peccato…). Parata, schivata, e ritmo ki saranno i vostri migliori alleati in battaglia, ma fate anche ben attenzione a come vi muoverete all’interno delle mappe, perché possono rivelarsi delle trappole mortali (durante la nostra prova abbiamo più volte fatto un salutino al creatore a causa dell’esserci incastrati accanto ad un albero o a una costruzione che ci impediva l’elusione).

Il santuario sarà sempre dalla vostra, non solo come toccasana per curare le ferite e ripristinare la “carne da macello” per salire di livello, ma anche per gestire tutto ciò che riguarda il nostro spirito, fare donazioni e così via. Ma per ogni zona sicura, ve ne è sempre una oscura, e allora dobbiamo ben fare attenzione alle “zone grige” che gli Yokai creeranno per mettere a rischio il nostro ki e impedirne la veloce rigenerazione. Non è una novità dite? Non del tutto, se non fosse per il fatto che ora i simpatici boss che affronterete potranno richiamare la dimensione Yokai in tutta la zona di combattimento. Esattamente.

La difficoltà nel superare minion e mini boss all’interno delle due demo (molto differenti sia per ambientazione, sie per i colori che le hanno contraddistinte) non sono state esagerate, perché il vero e proprio piatto forte ci attendeva con le rispettive bossfight. Queste non sono sembrate affatto facili, anche se all’effettivo non abbiamo avuto così tanti elementi a disposizione per personalizzare il nostro stile di combattimento. Questi combattimenti si sono rivelati estremamente punitivi, e per non imprecare non è servito neanche trattenersi… Il modo migliore per affrontare queste creature è, come da copione, imparare i loro pattern di attacco e sfruttare quei rari momenti in cui la loro guardia è scoperta, magari colpendo un loro punto provvisoriamente cieco. La cosa che però ci ha sorpreso (e che va a seguire quanto di buono si è lasciato dietro il primo NioH) è che ancora una volta l’approccio alla battaglia dovrà essere diverso da boss a boss, perché le caratteristiche che possiedono richiedono necessariamente un cambio di manovra.

I dubbi che ci porteremo probabilmente dietro fino al rilascio invece riguardano i vari equipaggiamenti disponibili (sperando che il numero di oggetti diminuisca e che l’interfaccia sia resa quanto meno più intuitiva) e le feature per il potenziamento e la creazione delle nostre armi. Molto gradita l’assenza di bug significativi o di situazioni imbarazzanti, che durante la nostra intera prova non si sono palesate. In conclusione, le circa due ore e mezza passate in compagnia di NioH 2 ci hanno lasciato più certezze che perplessità, proiettandoci verso la release del prossimo anno (magari a febbraio come il suo predecessore?) a cuor leggero e con ottimismo. Prossimo appuntamento fissato, molto probabilmente, alla nostra recensione!

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Deputy Editor
Classe 90, invecchia bene tanto quanto il vino, anche se preferisce un buon Whisky. Ama l'introspezione, l'interpretazione e l'investigazione, e a volte tende a scavare molto più del necessario. Inguaribile romantico, amante della musica e cantante in erba, si destreggia tra hack n'slash, soulslike, punta e clicca e... praticamente qualsiasi altro tipo di gioco.