Tom Clancy’s The Division 2 – Anteprima del nuovo gioco Ubisoft

Giuseppe Fragola
Di Giuseppe Fragola Impressioni Lettura da 12 minuti

Abbiamo avuto la possibilità di partecipare alla Closed Beta di Tom Clancy’s The Division 2, atteso seguito dell’RPG-Shooter pubblicato nel mese di marzo del 2016 da Ubisoft e sviluppato da Massive Entertainment. Vi raccontiamo com’è andata!

The Division 2, in uscita il prossimo 15 marzo su PlayStation 4, Xbox One e PC (e svelato per la prima volta al mondo durante l’E3 2018) si conferma da subito essere sempre più vicino a quello che, di fatto, potremmo definire uno “Shooter MMORPG“, in quanto il senso di crescita e progressione del proprio alter-ego virtuale, con le decine e decine di abilità proposte, e il costante miglioramento di equipaggiamento ed armi, è di sicuro la colonna portante che terrà in piedi tutta l’esperienza di questo nuovo titolo. Un’esperienza che sarebbe consigliabile affrontare  in compagnia di amici, ma che assicura divertimento anche in solitaria.

L’arco temporale nel quale si collocano gli eventi di The Division 2 è separato da 7 mesi di distanza (e circa 200 miglia) dagli eventi narrati nel primo capitolo. In The Division si doveva tentare di ristabilire l’ordine a New York City, mentre in The Division 2 sarà Washington a essere sotto assedio. Ma di quello che la trama ha da narrare, francamente, in questa sede interessa poco. Quello che vogliamo narrare è la nostra esperienza, “armi” alla mano.

The Division 2

 

Meraviglia per gli occhi

Dunque, procediamo: innanzitutto, il comparto grafico. E’ chiaro fin dai primi passi mossi nel mondo di gioco che durante la creazione di The Division 2 gli artisti digitali dovevano davvero essere ispirati; tra le strade di Washington il caos che regna lo si percepisce in ogni dettaglio, in ogni bottiglia di vetro abbandonata a terra, in ogni finestra distrutta, in ogni singola auto abbandonata in strada. Il motore grafico non inciampa praticamente mai (e parliamo di una Beta!), nonostante la qualità di animazioni e texture sia di altissimo livello (versione testata: PlayStation 4). Ci aspettavamo di più dal livello di distruttibilità degli ambienti. Per fare un esempio: si può sparare alle ruote di qualsiasi auto che si incontra in strada e ammirare il copertone sgonfiarsi e cedere sotto il peso della vettura; lanciando però una bomba non accadrà praticamente nulla, se non l’effetto stesso dell’esplosione. Altri dettagli invece ci hanno sorpreso, come la possibilità di bucare il tessuto di alcune bandiere esposte al vento. Tra la distruttibilità degli ambienti e la ricchezza di dettagli, gli sviluppatori hanno chiaramente deciso di puntare sul secondo aspetto: non tutto va in pezzi, ma tutto ciò che circonda il giocatore genera un livello di immersività pazzesco. Inoltre, grazie agli splendidi effetti audio, vi sentirete davvero tra le strade di una città che sta precipitando, ora dopo ora, sempre più nel caos. Da sottolineare, poi, ancora una volta, l’attenzione ai dettagli nel ricreare un’interfaccia grafica di grande impatto: il senso di tridimensionalità ricreato per ogni singola voce che compare a schermo è di sicuro un tratto distintivo del titolo Ubisoft.

Un mondo da… sbloccare!

Per quanto riguarda il gameplay The Division 2 amplia ulteriormente la struttura offerta dal primo capitolo, “stordendo” il giocatore con una quantità di oggetti da sbloccare davvero impressionante. Missioni principali, secondarie e missioni “Shade” inonderanno l’inventario di armi e pezzi di equipaggiamento. All’arma principale potrà essere unita una seconda arma primaria (sbloccando l’abilità apposita) e un’arma secondaria. I pezzi di equipaggiamento si dividono in sei diverse parti corrispondenti ad altrettante parti del corpo. Ogni arma potrà essere migliorata con pezzi dedicati, il che assicura un alto livello di personalizzazione dell’esperienza di gioco. Tra mirini, canne, silenziatori e altre diavolerie, passerete molto del vostro tempo all’interno dell’inventario, anche solo per la voglia di sperimentare.

Sono poi presenti le “Abilità” e i “Vantaggi“. Le prime vengono sbloccate completando le Missioni Principali e ognuna di queste presenterà differenti declinazioni, che saranno scelte dal giocatore in base al suo personale stile di combattimento. Ad esempio, la “Piattaforma Abilità” dedicata all’utilizzo in battaglia di un Drone offre quattro differenti modelli, ognuno con le sue peculiarità (vi è il modello che sgancia cariche esplosive sul nemico e quello dedito esclusivamente all’esplorazione dell’ambiente circostante, ad esempio). Altro esempio? La “Piattaforma Abilità” che permette di sbloccare la Torretta richiede poi di scegliere quale tipologia di torretta utilizzare in battaglia (vi è quella che offre la possibilità di fare fuoco manualmente sui malcapitati di turno e quella in grado di agire in perfetta autonomia). Siamo dell’idea che questa categoria, più che chiamarsi “Abilità”, avrebbe dovuto chiamarsi “Accessori”, perché di fatto, non offre alcun tipo di miglioria al soldato in sé (tanto per dire, la capacità di correre più velocemente), ma offre ben otto diversi “aggeggi” mortali da portare in battaglia: Torretta e Drone, come detto, ma anche migliorie alla tecnologia “Impulso”, e altre diavolerie meccaniche come l’Alveare, il Lanciatore Chimico, la Luccio, le Mine a ricerca e lo Scudo.

The Division 2I Vantaggi, invece, attivano una serie di miglioramenti su precisi pezzi di equipaggiamento e su alcuni accessori per le armi. Una volta sbloccati utilizzando la tecnologia Shade, potremo trasportare un kit corazza aggiuntivo (fino ad un massimo di quattro), o ulteriori proiettili (aggiungendo caricatori più capienti). Inoltre i Vantaggi migliorano gli accessori delle armi, pensiamo ad esempio a silenziatori che durano più a lungo.

 

Se le Missioni Principali seguono il normale corso degli eventi, quelle secondarie possono essere attivate recandovi presso i numerosi Insediamenti presenti tra le strade di Washington. Ogni insediamento ha bisogno d’aiuto. Completando le missioni che vi saranno assegnate al loro interno, permetterete alla struttura stessa di migliorare tramite lo sblocco di potenziamenti specifici. A ogni nuovo livello di miglioramento raggiunto da un insediamento saranno sbloccate nuove missioni secondarie e nuovi progetti. Sarà inoltre possibile reclutare nuovi membri del personale da far lavorare all’interno della Casa Bianca.

L’I.A. di The Division 2

L’Intelligenza Artificiale che regola il comportamento dei nemici, in uno shooter, è sicuramente tra gli aspetti più importanti. Il modo in cui i nemici reagiscono al nostro fuoco non ci ha per ora entusiasmati. L’I.A., a seconda della “classe” dei soldati nemici generati, presenta schemi di attacco piuttosto rigidi: i soldati “semplici”, che sostanzialmente se ne stanno dietro un riparo per poi scaricare i loro proiettili, riescono a correre da un punto A a un punto B, cambiando quindi copertura, ma lo fanno in una maniera piuttosto stupida, correndo spesso lontano da noi e dandoci le spalle o addirittura scegliendo, come nulla fosse, di salire su un muretto (o su una rampa di scale) sotto una pioggia di proiettili. Risulta invece particolarmente azzeccata e realistica la loro scelta di buttarsi in scivolata verso una copertura, facendo in questo modo perdere la linea diretta di tiro, costringendoci a centrare nuovamente il mirino su di essi. Vi sono poi donne soldato che, in perfetto stile kamikaze, decidono di buttarsi contro di noi correndo e urlando (praticamente annunciando la loro presenza). In questi casi si è costretti a cambiare il proprio punto di copertura, almeno fino a quando la minaccia di queste agguerritissime soldatesse non sarà stata sventata con una sana dose di piombo. I Boss (o almeno, quello mostrato in questa Beta) si confermano particolarmente ostici da sconfiggere e rappresentano un motivo in più per organizzarsi con amici e avviare la missione in multiplayer co-op. In ogni caso, non fraintendeteci: non stiamo parlando di una cattiva I.A., ma di una I.A. che non ci ha impressionati, posizionandosi comunque nella norma di quanto visto fino ad oggi negli shooter.

The Division 2

 

 

La Beta di The Division 2 ci ha dato inoltre la possibilità di avviare le Schermaglie PvP, dove il gioco mostra tutto il suo potenziale, scrollandosi di dosso il peso di dover gestire in autonomia il comportamento dei soldati nemici (giacché i nemici, in PvP, sono altri essere umani). Semplicemente entusiasmante, lo shooter Ubisoft permette battaglie estremamente tattiche, dove avrà la meglio chi saprà gestire nel miglior modo possibile tutte le Abilità e i Vantaggi sbloccati. Nonostante si tratti ancora di una Beta, il codice è risultato stabile e le partite sono scivolate via in maniera piacevole. Vorremmo tanto che nella versione finale fosse implementata la possibilità di uccidere con un solo colpo, in caso di colpo alla testa (il classico “1 shot 1 kill“), perché troviamo davvero poco credibile il mirare perfettamente al cranio di un nemico e vederlo avere ancora una possibilità di salvarsi (ma questo non è un problema esclusivo di The Division 2, ma di un po’ tutti gli shooter in generale).

Tattico, stracolmo di cose da fare e di contenuti da sbloccare, con una trama che si preannuncia quantomeno importante, contraddistinto da un impatto grafico sontuoso e con un buon (ma non eccezionale) livello di distruttibilità degli ambienti, la nostra speranza è quella che gli sviluppatori riescano in tempo a implementare in The Division 2 una I.A. più curata e credibile, per rendere anche le missioni co-op più avvincenti che mai. Questo titolo rappresenta un mix geniale tra uno sparattutto classico e un MMORPG, dove l’interesse del giocatore è costantemente stuzzicato dal desiderio e dalla curiosità di ottenere una nuova arma, un nuovo accessorio o un nuovo pezzo di equipaggiamento, in una “infinita” corsa verso un entusiasmante upgrade. Proiettile dopo proiettile.

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Dall'ormai lontano 1997 abbatto Draghi virtuali, salvo Principesse, mando in visibilio gli stadi di mezzo mondo a suon di gol e anniento avversari con ogni mezzo a disposizione (dagli hadouken alle spade infuocate). Non vedo ragione per smettere, quindi continuo!