Siamo appena tornati dal primo giorno di questo Essen Spiel 2018: tanti i titoli visti, gli amici ritrovati, gli affari conclusi, e ora è tempo di scrivere qualche recensione! Siete dunque pronti a scoprire di più su tutti i giochi che abbiamo avuto modo di provare?
Gunkimono
Alle 9.00, all’apertura di questo Essen Spiel 2018, ci dirigiamo a passo svelto allo stand di Renegade Game Studios, sperando di riuscire a provare l’ambitissimo Architects of the West Kingdom. I tavoli sono ovviamente occupati, ripieghiamo quindi su Gunkimono, dello stesso editore, gioco di cui abbiamo già sentito parlare.
Il titolo, da 2-5 giocatori, è un piazzamento tessere – controllo del territorio in realtà abbastanza astratto. Posizionando una tessera bicolore sul tabellone, in modo che ciascun quadrato sia adiacente a quanti più quadrati possibile dello stesso colore, andremo a scegliere se ottenere punti vittoria diretti o se avanzare sul tracciato del feudo di quel colore. Raggiungendo un certo livello in tutti i tracciati dei feudi, avremo diritto a posizionare un castello che ci fornirà punti a ogni turno, e che i nostri avversari tenteranno inevitabilmente di ridimensionare.
A differenza di altri giochi di posizionamento, in cui si parte con una mappa di poche tessere che andrà via via espandendosi, qui si inizia con la griglia già sviluppata che andremo a incrementare soltanto in altezza (posizionando le tessere sopra ad altri territori già presenti). La confusione è inevitabile, così come il rischio di analisi-paralisi, qui presente sin dai primi turni.
Conclusione: il gioco ci ha lasciato perplessi sin dalla spiegazione, e non è riuscito a riscattarsi nel corso della partita.
Voto: 3/10
A4 Quest
Scopriamo casualmente questa versione in scatola di uno dei più famosi print ‘n play in circolazione, e decidiamo di fermarci per una partita. Si tratta di un Dungeon Crawler, da 1 o 2 giocatori, prodotto da Board&Dice. Se volete provare la versione gratuita, vi basta recuperare qualche dado, qualche segnalino e stamparla da questo link.
Il gioco si basa sulla gestione dei dadi: a seconda delle possibilità offerte dalla stanza in cui ci troviamo, andremo a scegliere se utilizzare i dadi lanciati per sconfiggere un nemico, acquisire un tesoro, cacciare, esplorare, riposare o avanzare alla stanza successiva. L’idea non è male, il titolo è leggero, peccato che le scelte siano spesso obbligate, ottenendo numeri alti con i lanci si procede in modo spedito, mentre i risultati bassi sono pressoché inutili. Sinceramente preferiamo i gestionali in cui ogni risultato sia utilizzabile.
Al termine della partita, il dimostratore ci spiega che il titolo è disponibile gratuitamente online, ma se vogliamo, possiamo acquistare la versione già stampata, con scatola, dadi e segnalini, al costo di 20 euro.
Voto: 5/10
Bad Bones
Passando davanti allo stand Sit Down! di questo Essen Spiel 2018, notiamo un titolo di cui non conoscevamo nulla. Si tratta di Bad Bones, un tower defense da 2 a 6 giocatori, secondo il dimostratore giocabile anche in 12 acquistando 2 scatole (dato che i turni avvengono in contemporanea).
Saremo chiamati a difendere la nostra torre e il nostro villaggio da orde di scheletri, uccidendoli con il nostro eroe o, ancora meglio, deviandoli verso i villaggi dei nostri avversari grazie agli strumenti che abbiamo da subito in dotazione: mura, catapulte, un forziere colmo d’oro e un drago (più altre trappole per il gioco avanzato, come ci viene spiegato).
Il gioco scorre bene, ma presto diventa ripetitivo: la partita è un po’ troppo lunga per la profondità offerta dal titolo, i turni sono tutti uguali e, se inizialmente era divertente scegliere quale villaggio bersagliare con la nostra catapulta piena di scheletri, presto iniziamo ad indirizzare le orde verso il giocatore che di volta in volta ha più punti, portando a galla un difetto tipico dei giochi ad alta interazione, il c.d. bash the leader.
Voto: 5/10
Nanty Narking
Se i titoli provati finora non ci hanno particolarmente colpito, questo Nanty Narking di William Wallace ci ha sorpreso piacevolmente. Si tratta di un titolo da 2-4 giocatori di piazzamento, maggioranze e identità segrete. Il dimostratore ci spiega che è una riedizione di Discworld: Ankh-Morpork (che sinceramente non abbiamo mai provato) e che la campagna kickstarter del gioco si è conclusa da poco.
I materiali di gioco sono sontuosi, con plancia raffigurante una mappa di Londra splendidamente disegnata, miniature dettagliate e diverse fra loro, carte di buona qualità con ottime illustrazioni. Il gioco ha poche regole, ma una buona profondità: cercheremo di raggiungere l’obbiettivo indicato nella nostra carta-identità, tentando al tempo stesso di impedire agli avversari di soddisfare le loro condizioni di vittoria, possibilmente scoprendo le loro identità segrete.
A fine partita ci è sorto qualche dubbio sul bilanciamento dei personaggi: Sherlock Holmes, infatti, vince quando il mazzo-azioni viene esaurito e nessun altro giocatore ha ancora raggiunto il proprio obbiettivo. Queste condizioni ci sono sembrate più semplici da realizzare rispetto agli obbiettivi degli altri personaggi, soprattutto in una partita a 4 giocatori, in cui il mazzo termina velocemente ed è più facile che gli avversari si accorgano cosa stiamo tramando (e che riescano a ostacolarci).
Ciò non toglie che Narty Natking sia un ottimo titolo: se dovesse davvero esserci un problema di bilanciamento dei personaggi, sarà sufficiente non inserire Sherlock Holmes fra i personaggi disponibili.
Voto: 7,5/10
Architects of the West Kingdom
Siamo quasi al termine della giornata, quando riusciamo a sederci al tavolo del gioco più ambito, in cima all’elenco degli “Hot games” di questo Essen 2018. Architects of the West Kingdom è un piazzamento lavoratori da 2 a 5 giocatori di Shem Phillips e S. J. Macdonald, pubblicato da Renegade Game Studios (e Fever Games per l’edizione italiana).
Purtroppo, è difficile dare un giudizio visto che la versione giocabile in fiera è una versione “dimostrativa” troncata di metà dei turni, in cui la fine arriva proprio quando la partita entra nel vivo. Il titolo, infatti, prevede la possibilità di “catturare” i lavoratori avversari e rinchiuderli in prigione: possibilità che non abbiamo sfruttato dal momento che non abbiamo mai avuto bisogno di utilizzare l’azione che permette di recuperare i nostri lavoratori (a questa azione è infatti collegata la cattura dei lavoratori avversari).
Abbiamo tuttavia potuto apprezzare l’innovativa meccanica di piazzamento, che elargisce risorse in base al numero dei propri lavoratori già presenti in quella zona (es.: il primo meeple mandato nel bosco ci fornirà un legno, ma il secondo due legni, il terzo tre legni e così via), e le belle illustrazioni su plancie e carte. Abbiamo voglia di riprovare il titolo con calma, appena possibile.
Voto: 7 (sulla fiducia)
Si è conclusa così questa prima giornata di Essen Spiel 2018, una menzione speciale va fatta per Venice Connection, piazzamento tessere per 2 giocatori, unico gioco che si è meritato l’acquisto fra quelli provati (complice anche il prezzo di 6 euro per il gioco e 1 euro per l’espansione).
A domani per il secondo giorno di questo Essen Spiel 2018 e per altre recensioni!