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ZeniMax e Facebook: trovato l’accordo sul caso Oculus

Sembra giunta al termine la causa nata quattro anni fa tra ZeniMax Media – proprietaria anche di id Software e il colosso Bethesda – e niente meno che Facebook. La causa che nel 2014 venne avviata sul caso Oculus Rift vedeva protagonista John Carmack (ex id Software), accusato di aver portato con sé gran parte degli studi fatti sulla realtà virtuale in seguito alla sua assunzione da parte di Facebook. La diatriba nata da questo presunto furto di informazioni ha portato alla battaglia legale, con una richiesta da parte degli avvocati di ZeniMax di ben 2 Miliardi di Dollari di rimborso e di 4 Miliardi inerenti ai danni subiti.

Dopo lo scorso anno, nel quale il giudice si è dichiarato a favore di un rimborso di 500 milioni di Dollari (solo per altre accuse, ma non per quella di furto di segreto industriale), e in seguito al conseguente appello da parte di Oculus, sembra che sia stato finalmente raggiunto un accordo che accontenti entrambe le parti. Tuttavia, l’entità dell’accordo e le decisioni prese dalla corte non sono state divulgate, ma sapere che la vicenda ha finalmente trovato il suo finale, sarà di certo una buona cosa per l’intero panorama videoludico, già saturo di problemi slegati dal mero gaming.

 

Gianluigi Crescenzi
Classe 90, invecchia bene tanto quanto il vino, anche se preferisce un buon Whisky. Ama l'introspezione, l'interpretazione e l'investigazione, e a volte tende a scavare molto più del necessario. Inguaribile romantico, amante della musica e cantante in erba, si destreggia tra hack n'slash, soulslike, punta e clicca e... praticamente qualsiasi altro tipo di gioco.

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