WWE 2K16 – Recensione

Gianluigi Crescenzi
Di Gianluigi Crescenzi - Deputy Editor Recensioni Lettura da 12 minuti
8.3
WWE 2K16

Voglia di Wrestling, voglia di rivincita, voglia di tornare su tetto del mondo. Il compito di 2K Games è davvero arduo, specialmente per quanto riguarda il mercato italiano. Da molto tempo sul panorama videoludico mondiale non ci troviamo di fronte ad un titolo sul wrestling appassionante e che offra qualcosa “di più”. Cosa è sempre mancato ai titoli rigardanti questo sport, chiacchierato molto negli USA e nel mondo intero a causa della “finzione” e delle trame da serie TV? La risposta sta nella domanda: l’effetto cinematografico! Basta solo un incontro a bruciapelo per capire di che pasta è fatto WWE 2K16: spettacolo. Finalmente ci siamo, il titolo è incentrato oltre che al divertimento, al vero e proprio intrattenimento (non a caso la “E” in WWE sta per Entertainment).

Se a questo aggiungiamo le vecchie glorie (Oltre 130 Superstars disponibili comprese le leggende e le Divas, e senza contare i manager…), le arene classiche, ed il ritorno della tanto rimpianta modalità carriera oltre alle numerosissime possibilità per creare match diversi tra loro… beh, lo show non potrà che essere spettacolare. Andiamo ad analizzare il gioco per gradi, che da dire c’è molto! Alcune Superstars dovranno essere sbloccate, dunque se non le vedete subito tra le selezionabili non vi preoccupate (come ad esempio Shawn Michaels).

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Sono il Re del Ring!

Forse Stone Cold Steve Austin (Padrino in copertina del titolo di casa 2K) non sarebbe d’accordo, ma sarete proprio voi i Re del Ring! La prima cosa che abbiamo analizzato nel titolo prima ancora di cominciare a giocare, sono state le numerosissime modalità e varianti che sono disponibili, anche solo per un match veloce! Proprio parlando della modalità esibizione, mi sono trovato davanti alle seguenti: 1 vs1, 2 vs 2, Triple Threat, Fatal 4 Way, 6 Men, Handicap (1 vs 2 o 1 vs 3), Royal Rumble (10, 20 o 30 partecipanti), e i tornei quali Gold Rush, Tag Team e ovviamente il King Of The Ring. Purtroppo nel roster ho monitorato alcune mancanze abbastanza gravi, specialmente per quanto riguarda Superstars Storiche dei primi anni 2000 (Per esempio Eddie Guerrero, Chris Benoit, Kurt Angle o Ray Misteryo). Come riscaldamento non c’è male, ma siamo solo all’inizio.

Una delle bellissime novità che incarna pienamente lo spirito Entertainment del titolo, è il 2K Showcase denominato “Austin 3:16”, durante il quale potremo rivivere con annessi video e testimonianze, alcuni match storici di Stone Cold, partendo dall’incoronazione a King Of The Ring nel match contro Jake Roberts del 1996. Durante questi match (incominciati sempre con filmati emozionanti, e intervallati anche dallo svolgimento storico dei match), dovremo soddisfare alcune richieste durante il match per poter completare con successo l’evento, che altrimenti fallirà (delle piccole quest insomma). Il video qui sotto riproduce esattamente il primo match di cui abbiamo parlato, giusto per darvi prova di come si svolge.

Finito qui? Neanche per sogno. Purtroppo al momento della stesura di questa recensione i server del gioco non sono disponibili, e non abbiamo potuto testare il comparto online multiplayer (che aggiungeremo non appena disponibile), dunque abbiamo avuto il tempo di testare approfonditamente…

La modalità Carriera

Che l’impegno impiegato in questo gioco sia molto non è in discussione, e la modalità carriera che è stata inserita in questo titolo è divertente e non pesante da mandar giù. Inizieremo creando come di consueto la nostra Superstar, della quale sceglieremo categoria, aspetto fisico (possiamo arrivare a calibrare anche i singoli muscoli del personaggio qualora lo volessimo), abbigliamento, accessori, nome, soprannome, e nome dello speaker… Potrete anche utilizzare delle foto per creare un personaggio ad immagine e somiglianza di chi volete, anche voi stessi se ne avete il coraggio.

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Partiremo con un breve tutorial, ne quale ci saranno spiegate le meccaniche di gioco, dalle basi fino ai più complicati minigiochi per le mosse di sottomissione (e per difendersi da esse), ma anche a come sfuggire ad uno schienamento e come contrattaccare. Finiti i match di prova potremo cominciare la nostra scalata verso la vetta della NXT, da dove partiremo di default, per poi passare ad altri roster. La gestione delle rivalità è finalmente stata creata in modo funzionale, ed è nettamente migliorato rispetto allo scorso capitolo. Infatti il cattivone di turno sceglierà spesso di romperci… le scatole del latte, ma potremo farlo a nostra volta (potremo scegliere anche il momento esatto ed il luogo nel quale attaccare il nostro bersaglio durante il proprio match).

Vincere i match sarà determinante per la vostra fama e le vostre tasche, ma la vittoria è nulla, senza appunto lo spettacolo che tanto abbiamo idolatrato in apertura! In alto a sinistra è presente un contatore a stelle, che aumenterà di livello più il vostro match sarà entusiasmante: contromosse, schienamenti da cui ci si salva, varietà delle mosse, e mosse speciali sono i boost per far si che i vostri incontri diventino leggendari!

Per quanto riguarda la personalizzazione dei move set possiamo farlo già prima del primo match ufficiale, scegliere tra alcune mosse disponibili di cambiare quelle pre impostate o crearne di nostre. Come di consueto saremo noi a scegliere gli attributi per far migliorare le caratteristiche (resistenza, danni, eccetera). Ultimi ma non meno importanti, potremo acquistare dei manager, che a seconda del loro prezzo saranno più o meno utili nei combattimenti (al diavolo, sceglierete sempre qualche gnocca).

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Un gioco davvero impegnativo

Sappiate che WWE 2k16 è tanto divertente quanto difficile. Non vi nego che prima di incominciare a vincere alcuni match ho dovuto faticare abbastanza: il gameplay è stato migliorato, ma non per questo semplificato! Il contrattacco diventerà presto il vostro incubo: il numero massimo di contrattacchi disponibili ad inizio match è limitato, e si ricaricano col tempo. Il tempo di reazione per contrattaccare alle mosse avversarie è davvero molto limitato e molto spesso si fallisce, e quel che è peggio è che contrattaccare è veramente indispensabile. Non solo questo, ma tutti i minigiochi inseriti nel combattimento sono spesso arcigni, specialmente quando si è veramente a pezzi e si viene schienati. Anche eseguire mosse speciali e Finisher richiede particolare attenzione (ci tengo a precisare anche che il segnalatore in basso a parte la salute, non è molto chiaro da decifrare per un neofita).

wwe 2k16 gameplay

Tecnica nella tecnica

Questa piccola parte è dedicata ad alcuni piccoli dettagli che purtroppo fanno zoppicare un’esperienza di gioco buonissima. Purtroppo alcuni caricamenti (nella fase di creazione in particolar modo) sono estremamente lunghi, e nemmeno accompagnati dalla musica.

Anche dopo la patch scaricata al day one sono ancora presenti dei piccoli bug all’interno del gioco, che ad esempio si è totalmente bloccato a match in corso per un “Rope Break” (morale della favola, ho dovuto quittare il match e perdere a tavolino). Altri piccoli svarioni tecnici si notano durante le interviste post match alla nostra superstar in modalità carriera: si vede chiaramente la “scaletta” di cambio sequenza, come se mancasse un fotogramma, tra una frase e l’altra della giornalista che ci pone le domande. Esteticamente sgradevole.

Lucha Dragons WWE

Comparto grafico: gioie e dolori

Sono molto combattuto nel dare un giudizio al comparto grafico. Quello che purtroppo non rende affatto è la riproduzione dei visi delle Superstars: a parte un paio che sono state create davvero in modo fedele, i visi di molti dei wrestler in WWE 2k16 sono davvero lontani dal somigliare all’originale. Speravo che un lavoro migliore fosse stato fatto per quanto riguarda il pubblico, che in effetti da lontano rende bene, ma purtroppo se ci si sofferma da vicino sui singoli individui, alcuni sembrano usciti direttamente dall’Overlook Hotel di Shinig. Buona la resa dei corpi degli atleti, un pò meno i vestiti delle superstars create, che ogni tanto si sovrappongono in alcuni punti nel più classico dei bug grafici.

Le gioie però, sono in tutto il resto. Il menù principale è chiaro, rapido, intuitivo e completo. Il montaggio dei video è impressionante, creati con cuore e passione, e che soprattutto appassionano. Durante i caricamenti non c’è la solita figurina appiccicata allo schermo, ma bellissime immagini che si muovono lentamente in bassorilievo. Inoltre la chicca immancabile, gli ashtag presenti sempre in alto a sinistra sullo schermo, come nelle vere dirette della WWE.

La parte bella l’ho lasciata alla fine: durante la nostra esperienza in questo gioco, vivremo i match come fossero vere e proprie puntate! Dunque i cambi di telecamera e di inquadratura saranno frequenti, così come le reazioni del pubblico riprese in alcuni momenti “di pausa”. Non solo! Ci sono anche i replay in game! durante la partita dopo una mossa speciale o finale, oppure decisamente drastica, partirà automaticamente il replay con commento annesso! Inoltre a fine match verranno riproposti anche gli highlits con i momenti migliori della lotta. Impossibile non immedesimarsi, e confondersi tra l’essere un giocatore o uno spettatore: fantastico.

WWE 2k16 divas

Listen, just listen!

Ora, chiudiamo con il comparto sonoro di WWE 2K16. Niente da dire riguardo la scelta delle tracce della soundtrack se non: scelte buonissime, ma poche. Le canzoni che ci vengono proposte durante il menù principale (e che ovviamente potremo selezionare a piacimento) sono per tutti i gusti, ma purtroppo di un numero esiguo rispetto a tutto il tempo che passeremo nei vari menù del titolo. By the way, it’s tricky!

Effetti sonori buoni, con pochi cambiamenti rispetto ai titoli precedenti. Sinceramente ho dedicato a questi attenzione solo in un secondo momento, perché è impossibile in questo gioco non distrarsi ad ascoltare i commenti in game! Ovviamente saranno esclusivamente in lingua inglese, ma per il resto delle sequenze out of match non temete, ci sono i sottotitoli in lingua nostrana. I commentatori sono come sempre d’eccezione, e le variabili con annesse statistiche sui match e sulle superstar che sono state inserite ci fanno faticare a distinguere il gioco da un vero show (come già citati, ci sono anche i commenti durante i replay).

WWE 2K16
8.3
Voto 8.3
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Deputy Editor
Classe 90, invecchia bene tanto quanto il vino, anche se preferisce un buon Whisky. Ama l'introspezione, l'interpretazione e l'investigazione, e a volte tende a scavare molto più del necessario. Inguaribile romantico, amante della musica e cantante in erba, si destreggia tra hack n'slash, soulslike, punta e clicca e... praticamente qualsiasi altro tipo di gioco.