Un vero e proprio musical che racconta la storia del giovane Willy Wonka, il prequel della nostra amata Fabbrica di Cioccolato di Roald Dahl che è stata rappresentata sullo schermo da Gene Wilder nel 1971 e Johnny Depp nel 2005. Questa volta però il protagonista non è già un leader affermato ed eccentrico ma un sognatore puro che sta ancora cercando la propria strada. Ecco la nostra recensione di Wonka, in arrivo nelle sale italiane il 14 dicembre.
Un cioccolatoso racconto
Willy è un giovane fabbricante di cioccolato che arriva in città dopo un lungo viaggio con la speranza di realizzare i propri sogni: aprire un negozio di cioccolato. A guidare i suoi folli tentativi è il dolce pensiero della madre defunta, una cuoca che in gioventù gli ha trasmesso la passione per la cioccolata. Credendo di poterla rivedere ancora una volta, il ragazzo investe quindi tutte le sue energie nel suo obbiettivo.
La sua ingenuità e bontà lo porteranno però a fare i conti con alcuni individui loschi e le difficoltà non esiteranno ad arrivare: Wonka finisce infatti per diventare lo schiavo di una locandiera imbrogliona. Qui incontrerà altre vittime come lui, i suoi futuri compagni di avventura, che lo aiuteranno ad evadere e a raggiungere il suo sogno. Ostacolato dai ricchi imprenditori della città e dalle forze dell’ordine, Wonka dimostrerà alla fine che l’amore e la passione per le proprie creazioni artistiche vincono su tutto.
Chalamet strepitoso
Un Willy Wonka estremamente positivo quello interpretato da Timothée Chalamet, un ragazzo con un qualcosa di magico che non smette mai di credere in sé stesso e negli altri, sperando sempre di trovare qualcosa di buono in tutti: è un forte motivatore e sognatore, una specie di mago che fa sognare ogni bambino. La magia prende vita anche dalle vibes del musical, in cui l’attore eccelle con grande sorpresa di tutti. Si è rivelato un fantastico ballerino e cantante, cosa che fa di lui un artista a tutto tondo e degno di riconoscimento. Il suo magnetismo si esprime anche nel suo modo di recitare, un ottimo commediante, drammatico al punto giusto, che coinvolge tutto il pubblico con risate e commozione.
Wonka è infatti un film adatto a tutta la famiglia, che evoca una bellissima atmosfera dolce e invernale, sposandosi perfettamente con le feste natalizie in arrivo. Anche i bambini possono sentirsi rappresentati da questo film, grazie alla seconda protagonista della storia: Noodle, interpretata dalla giovanissima Calah Lane. La ragazzina trova in Wonka un fratello maggiore e i due, sostenendosi vicendevolmente, creeranno un legame indissolubile, un amore che sarà il punto di forza della loro realizzazione. Ne è un fantastico quadro la scena in cui i due prendono il volo attaccati a una massa di palloncini colorati, riportandoci subito alla mente il film UP.
Cast, musiche e scenografia: i punti forti del film
Il cast è meraviglioso, oltre agli attori già citati, il musical ha il piacere di ospitare Olivia Colman, nei panni della signora Scrubbit, la furba e buffa locandiera, Sally Hawkins, che interpreta la madre lontana, e Hugh Grant, un Umpa Lumpa simpatico e con un po’ di spirito di vendetta. Non possiamo poi non citare il comico Rowan Atkinson (Mr. Bean), un prete traviato dal cioccolato, e Jim Carter, icona di Downtown Abbey. Tutti ottimi attori, oltre che splendidi performer nelle coreografie divertenti e giocose che fanno da sfondo alle canzoni e alle melodie scritte da Neil Hannon e Joby Talbot. La colonna sonora bene esprime lo spirito che il regista Paul King voleva dare a questa pellicola: leggerezza condita da lezioni di vita, soprattutto per i giovani.
Il regista di Paddington non perde l’occasione di confermarci la sua grande creatività e qualità fiabesca, donandoci un film dove la scenografia è pazzesca. Oltre ai costumi e alle ricreazioni storiche, quello che più colpisce è l’ambiente magico di Willy Wonka. Il suo primo negozio di cioccolato è un universo parallelo che fa leccare i baffi agli spettatori, essendo incredibilmente ben ricostruito. Una fotografia colorata e accesa, dai toni caldi e avvolgenti, caratterizza l’intero musical rendendolo una favola di altri tempi. Altamente riuscito, quindi, l’aspetto estetico del film.
Un fuoco d’artificio che non parte come dovrebbe
Piccola pecca di questo prequel è una trama un po’ scontata. Non c’è un’evoluzione travolgente, soprattutto nel personaggio di Wonka, facendoci arrivare a metà film un filo annoiati. Se non ci fosse stato l’aspetto del musical e gli effetti speciali, molto probabilmente il prodotto non si reggerebbe sui suoi piedi in maniera sicura. Diciamo quindi che è certamente un film avvincente per i bambini, ma meno per un pubblico adulto. Le tematiche affrontate sono già viste e sentite, un prodotto quindi a tratti ripetitivo.
Ci sono cose di cui è sempre giusto parlare ovviamente, come in questo caso il rapporto tra il capitalismo e la povertà, la forza dell’amore e dei propri sogni, eppure la società e i tempi cambiano e i prodotti cinematografici dovrebbero essere sempre più innovativi, cercando di portare un po’ più di attualità anche in questi prodotti fiabeschi. Un basso potenziale quindi nella sceneggiatura di cui le aspettative erano sicuramente più alte.