È l’anno 2114 e vi risvegliate dal sonno criogenico sulla nave FTL Von Braun e, esplorando il luogo, scoprirete che qualcosa è andato terribilmente storto. Mutanti ibridi e robot letali vagano per i corridoi, mentre le grida dell’equipaggio rimanente riecheggiano attraverso lo scafo della nave. SHODAN, un’IA ribelle determinata a distruggere l’umanità, ha preso il sopravvento e toccherà a voi fermarla. Questa è la premessa narrativa di System Shock 2, uno degli FPS più iconici e influenti della storia dei videogiochi che è recentemente tornato in auge grazie a una rimasterizzazione prodotta per festeggiare il 25° anniversario del titolo. Ma dopo tutti questi anni, System Shock 2 è ancora in grado di rivaleggiare con i moderni FPS? Ecco la nostra recensione a riguardo.
Le IA… ma 25 anni fa

L’originale System Shock 2, nonostante gli oltre due decenni sulle spalle, non è affatto un gioco orribile a livello tecnico, e la rimasterizzazione ne smussa alcuni degli aspetti più grezzi, mantenendone intatta l’estetica generale. Le cutscene sono notevolmente migliorate, con modelli dei personaggi più dettagliati e immagini più nitide, con tanto di supporto integrato per il 4K a 144 fps su PC (120 fps su console). Il gioco inoltre, ci mette a disposizione diverse opzioni tecniche, con un campo visivo regolabile e il supporto per schermi ultra-wide. Inoltre è disponibile il supporto completo per le mod ed è possibile giocare fino a quattro giocatori in modalità multigiocatore. Un maggior numero di giocatori, modalità di certo apprezzata, riduce però sensibilmente l’aura di terrore che aleggia per tutta l’esperienza di gioco se giocato in solitaria.
Tutto questo non solo grazie all’eccellente comparto tecnico, figlio dei suoi tempi ma ancora in grado di far provare al giocatore un perenne stato di angoscia, ma anche per merito dell’eccellente sound design. Tutto scricchiola, geme o si muove.
Quando tremare era un classico
È probabilmente uno dei giochi più terrorizzanti di sempre; un’esperienza horror autentica che raramente è stata eguagliata da allora, priva di espedienti ormai ricorrenti nei titoli più moderni come i jump-scare. Tale paure non è ricreata solo tramite all’aspetto tecnico, ma soprattutto per mezzo della natura stessa del titolo. I videogiochi, una volta, non ti tenevano per mano, e in System Shock 2 non vi è alcuna introduzione graduale ai nemici o alle meccaniche, a parte una breve sezione di addestramento iniziale.
System Shock 2 è un gioco in cui, come BioShock o Resident Evil, la difficoltà deriva soprattutto dalla scarsità di risorse. C’è abbastanza potenza di fuoco disponibile durante la campagna per sconfiggere qualsiasi nemico, ma bisogna comunque saper gestire efficacemente le munizioni, scegliendo quando è il momento di utilizzare le armi da fuoco e quando quelle da mischia. Queste ultime in System Shock 2 sono sorprendentemente potenti, e la loro efficacia in battaglia migliora man mano che si aumenta il livello di ogni statistica. Alla fine, la chiave inglese sarà la vostra fidata compagna di viaggio per gran parte dell’esperienza. Per i neofiti va specificato che non vi è alcuna opzione per cambiare specializzazione, e usare inconsapevolmente tutte le proprie risorse sul combattimento in mischia può mettervi in una situazione spiacevoli superata la prima metà di gioco. Ci sono anche alcune abilità che è necessario conoscere fin da subito, come quella della riparazione, la quale permette di riparare le armi danneggiate, e quella della manutenzione, che impedisce alle armi di rompersi in primo luogo.

Ad alcuni potrebbe piacere la curva di apprendimento, altri invece potrebbero trovare frustante il fatto di non poter proseguire con facilità a causa di errori inconsapevoli che non possono essere corretti. È un gioco del 1999, e all’epoca le esperienze videoludiche erano decisamente più difficili, ma al contempo decisamente più coinvolgenti. In ogni caso, l’ampia varietà di abilità e statistiche permette di adattare il personaggio allo stile di gioco desiderato. Come detto in precedenza, System Shock 2 è uno dei fautori del sottogenere Immersive Sim e, pertanto, potrete affrontare le avversità che vi si pareranno davanti in modo molto diverso a seconda della build scelta.
Per concludere, System Shock 2 è uno dei titoli più influenti di sempre. La 25th Anniversary Remaster fa il minimo indispensabile per rendere il gioco più fruibile per i PC e le console moderne, ma così facendo riporta in vita un classico del genere che merita di essere scoperto e riscoperto. sebbene con un paio di elementi siano frustranti per i giocatori di oggi abituati a esperienze più guidate, System Shock era rivoluzionario all’epoca della sua uscita e rimane un’esperienza incredibile ancora oggi.