Shinobi Art of Vengeance Recensione, il ritorno di Joe

Con Shinobi Art of Vengeance si ritorna ai cabinati anni '80? La cosa certa è che dobbiamo salvare il nostro mondo. Ecco la nostra recensione.

Angela Pignatiello
Di
Angela Pignatiello
Contributor
Classe '97. Nata e cresciuta con la Metal Gear Solid saga, amo giocare a quasi tutto ciò che mi capita sotto mano. Analizzo tutto ciò che...
- Contributor
Recensioni
Lettura da 11 minuti
Shinobi Art of Vengeance
8.8 Ottimo
Shinobi Art of Vengeance

Shinobi Art of Vengeance è il nuovo capitolo della serie Shinobi uscito il 29 agosto 2025 per PlayStation 5, Xbox, PC e Nintendo Switch. Gli sviluppatori di questo titolo sono gli stessi di Street of Rage 4, cioè Lizardcube, mentre il publisher è SEGA. Se conoscete la saga, saprete benissimo che si tratta di un action 2D a scorrimento orizzontale. Dopo il ritorno di Ninja Gaiden Ragebound, il remake di Metal Gear Solid Delta, sembra che molti titoli usciti quest’anno facciano l’occhiolino al passato, puntando molto al fattore nostalgia. Questo non significa però che non ci siano possibilità di rinnovare videogiochi usciti anche più di 20 anni fa, come nel caso di Shinobi Art of Vengeance. Siete curiosi di scoprire quale ninjutsu nasconde questa volta Joe Musashi? Ecco tutto quello che dovete sapere nella nostra recensione.

Purtroppo il nostro Joe sarà richiamato in battaglia, e questa volta dovrete salvare il mondo da Lord Ruse, il capo di una corporazione chiamata ENE che ha attaccato il vostro villaggio, distrutto il vostro dojo e ucciso quasi ogni membro del vostro clan. Ora è il momento che vi vendichiate e facciate vedere a Lord Ruse che finché rimarrà uno del clan Oboro in vita, la sua organizzazione non potrà mai avere la calma desiderata. “Lasciate un lupo vivo e il branco sopravvive”, come direbbero ne Il Trono di Spade. Si tratta un po’ di un pretesto per far andare avanti il personaggio e dare un nemico al giocatore. Ma come funziona il gameplay di Shinobi Art of Vengeance?

Tra Ninpo e Ninjutsu

Shinobi Art of Vengeance propone un gameplay relativamente semplice, ma questo non significa poco profondo. Infatti, vediamo il nostro protagonista muto andare avanti nella sua avventura e menare le mani contro shinobi e soldati della ENE Corp, tra combo di attacchi leggeri e pesanti, concatenati dal lancio di kunai. Questi ultimi sono limitati a cinque, ma è possibile recuperarli come drop dai nemici sconfitti o trovarli durante l’esplorazione delle zone. E come ci si difende? Beh, con il roll che vi darà alcuni frame di invincibilità per poter attraversare gli attacchi e ritrovarvi alle spalle dei nemici, molto utile nel caso in cui questi abbiano uno scudo con cui tenteranno in vano di colpirvi.

Tutto qui per quanto riguarda l’offesa? Assolutamente no. Gli attacchi riempiono la barra delle esecuzioni che vedrete sotto quella della vita. Una volta piena è possibile effettuare un’esecuzione Shinobi. Per poterlo fare bisogna assumere una stance premendo il tasto corrispondente (LB/L1/L) e poi premere il dorsale l’opposto per poter eseguire un attacco che giustizierà i nemici. Se ne farete fuori tanti riceverete più ricompense, quindi pensateci bene prima di usare quest’attacco.

Joe Musashi avrà anche altre abilità, come i Ninpo che per essere usate bisogna assumere la stessa stance di prima, ma questa volta premere il tasto corrispondente all’abilità per poter essere lanciata. In questo caso consumerete le cellule Ninpo che possono essere trovate durante l’esplorazione, oppure vi basterà colpire i nemici.

Oltre ai Ninpo, lo Shinobi avrà anche i Ninjutsu che vengono attivati premendo i grilletti e poi selezionando il tasto giusto. Queste abilità sono quelle più forti, e spesso fanno danni ai “nemici presenti sullo schermo”. Al contrario delle altre, bisognerà sì guardare una barra riempirsi, ma questa volta lo farà subendo danni o raccogliendo le sfere di Rabbia lasciate dai nemici sconfitti. Quindi il gioco non vi sta dicendo di subire danni, al contrario: tenendo il contatore di combo costantemente a schermo, sentirete il bisogno di dare il meglio di voi per non farvi colpire e vederlo azzerato. Dulcis in fundo, per quanto riguarda le abilità, ci sono alcune che sono anche passive, come quella sui kunai perforanti: costano il doppio, ma oltrepassano il nemico, permettendovi strategie diverse.

È possibile guardare la mappa in ogni momento, ed è qualcosa di fondamentale per poterla esplorare a fondo e soprattutto per poter completare il livello al 100%, considerando che bisogna trovare degli elementi per poter aver il completamento totale del livello. Infatti, tra i collezionabili che potete trovare ci sono:

  • Segreti, piccoli collezionabili;
  • Squadre d’élite, ondate di nemici molti difficili da poter sconfiggere;
  • Portali Ankou, che vi trasporteranno in zone speciali;
  • Relique del clan Oboro, che possono essere scambiate al negozio Yokai in cambio di migliorie dello stesso, così da poter comprare nuovi colpi da poter far fare a Joe.

Tutto questo aumenta la rigiocabilità di Shinobi Art of Vengeance, poiché è molto difficile che riusciate a trovare tutto alla prima partita. Inoltre, con la mappa aperta, potrete anche accedere alla finestra che riguarda l’equipaggiamento, così da poter inserire subito delle abilità che magari avete trovato durante l’esplorazione o dopo una boss fight. Questa cosa la potete fare anche dalla mappa del mondo, cioè da dove sceglierete quale missione fare.

Shinobi Art of Vengeance art

La base delle arti

Il combattimento è classico di un action 2D: bisogna imparare tutti i pattern dei nemici e fare le combo, che vengono interrotte solo ed esclusivamente quando si viene colpiti, cosa che stimola anche a dare il meglio di sé per vedere quel numerino in alto a sinistra crescere. Le stelle ninja avversarie possono essere schivate saltando, rollando oppure semplicemente abbassandosi. Ci sono dei nemici che fanno da healer, quindi bisogna colpire prima loro. Insomma, il combat system è semplice ma talmente fluido e dinamico, anche grazie alle animazioni, al suono dei colpi e alla programmazione degli attacchi, che rendono tutto ancora più soddisfacente.

Un elemento che potrebbe far storcere il naso però riguarda le boss fight, soprattutto le prime, che sembrano fin troppo semplici per chi ha già esperienza in questo tipo di giochi. Però più si va avanti, più la difficoltà si fa sentire. Insomma, anche gli sviluppatori all’inizio intimano il giocatore a scegliere la difficoltà più adatta tra facile, media e difficile (che hanno nomi diversi, ma che significano quello, ndr), perché l’avventura può risultare davvero ostica, soprattutto per chi è alle prime armi. Ma quando vengono sconfitti dei sottoposti di Lord Ruse, riceverete alcuni bonus, come l’amplificazione della salute massima, come nel caso del primo boss.

La sensazione pad alla mano di Shinobi Art of Vengeance è sicuramente positiva, ogni attacco è molto legato alle animazioni e la sensazione dei colpi – sia dati, sia ricevuti – viene ben percepita sulle mani grazie alla vibrazione del controller. Ma questo gameplay riesce a essere accompagnato da un comparto tecnico solido?

Un quadro in movimento

Comparto artistico ben realizzato con effetti visivi, modelli e ambientazioni che fanno molto “disegno in movimento”, con un chiaro stile giapponese, riconoscibile sia dai colori, sia dal tratto carateristico dello stile. La posizione Ninjutsu è forse la cosa che abbiamo preferito per i numerosi dettagli a schermo, considerando che sembra tutto fatto a mano: l’impressione che dà la fiamma, che nasconde la silhouette di Joe, facendola vedere solo nera e a tratti, rende l’idea di potenza. Non solo, anche i colpi sono bellissimi perché lasciano una striscia nera che ricorda le pennellate degli artisti giapponesi. Le animazioni, così come tutto il combat di Shinobi Art of Vengeance, sono fluidissime e si concatenano l’una all’altra come se fosse un anime in 2D.

Shinobi Art of Vengeance gameplay

Anche le musiche hanno elementi del Giappone classico, unite abilmente a elementi più recenti, cosa che non dà fastidio, anzi dà quel tocco di moderno che riuscirà sicuramente a essere di gradimento sia per le vecchie, sia per le nuove leve di Shinobi. Inoltre, riesce a essere ottima durante le fasi di esplorazione, e riesce anche a dare la carica quando iniziano le boss fight, unico momento dove la colonna sonora diventa leggermente più pesante, senza sfociare nel troppo. Anche perché lì non bisogna agtare la katana a caso, ma è necessario avere anche un po’ di spazio per usare il cervello e imparare i pattern. Gli effetti sono sonori molto semplici, soprattutto perché il grosso del lavoro lo fanno le animazioni, che come già detto sono davvero ottime. Durante la nostra prova non abbiamo riscontrato bug o glitch e una cosa che bisogna sottolineare è che gira anche sui PC medio/bassi, considerato lo stile grafico.

In altre parole possiamo dire che Shinobi Art of Vengeance è un gioco che non solo riesce a rendere onore al gioco uscito ormai 40 anni fa. Ma sicuramente riesce a renderlo molto più moderno e rigiocabile, elemento che non è da sottovalutare. Se amate il genere action 2D, troverete pane per i vostri denti, ed è anche un metodo per avvicinarsi a questi titoli. Anche se attenzione: gli stessi sviluppatori, Lizardcube hanno fatto sapere che questo titoli può risultare ostico. Ma alla fin fine la sfida contro il cabinato è sempre lì, ad attendervi, e questa volta non dovrete inserire il gettone, ma bensì è un pagamento una tantum di 29,99 Euro. Un prezzo decisamente accessibile a chiunque, se comparato ad altri giochi.

Shinobi Art of Vengeance
Shinobi Art of Vengeance
Ottimo 8.8
Voto 8.8
Condividi l'articolo
Contributor
Classe '97. Nata e cresciuta con la Metal Gear Solid saga, amo giocare a quasi tutto ciò che mi capita sotto mano. Analizzo tutto ciò che avviene all'interno del mercato videoludico e il suo core: i videogiochi.