Niente contenuti generati dall’IA: il nuovo Divinity non ne farà utilizzo

Nonostante l’uso dell’IA come supporto allo sviluppo, Larian conferma che il nuovo Divinity non includerà alcun contenuto generato artificialmente e resterà un GDR a turni interamente fatto da umani.

Nicolò Fratangeli
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Nicolò Fratangeli
Nato col videogioco nel sangue, riceve a sei anni la sua prima console: l'indimenticabile SNES; distruggendo joystick a furia di Donkey Kong Country e Super Mario,...
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Larian Studios ha confermato che, nonostante l’uso di strumenti di intelligenza artificiale durante lo sviluppo, il prossimo capitolo della serie Divinity non conterrà alcun contenuto generato dall’IA. A ribadirlo è stato il CEO Swen Vincke in un’intervista rilasciata a Bloomberg, successiva all’annuncio ufficiale del gioco avvenuto durante i The Game Awards.

Dopo l’enorme successo di Baldur’s Gate 3, lo studio belga è al lavoro su un nuovo Divinity, progetto che Vincke ha definito come il suo più grande e ambizioso. Il titolo sarà un GDR a turni e rappresenterà il prossimo grande passo per Larian.

Il CEO ha spiegato che l’IA viene utilizzata come strumento di supporto interno, ad esempio per esplorare idee, sviluppare concept art e scrivere testi provvisori. Tuttavia, il suo impatto sull’efficienza produttiva non è stato, almeno per ora, particolarmente significativo. “Nel nuovo Divinity tutto sarà realizzato da persone: attori umani per le interpretazioni e testi scritti interamente dal team”, ha dichiarato Vincke, chiarendo che nessun contenuto finale del gioco sarà generato dall’intelligenza artificiale.

L’adozione dell’IA ha inizialmente generato qualche perplessità all’interno dello studio, ma secondo Vincke oggi il team è sostanzialmente allineato sul modo in cui questi strumenti vengono impiegati. “Per realizzare certi giochi è necessario crescere, ma la crescita porta con sé nuove responsabilità e problemi che inizialmente non immagini nemmeno”. L’obiettivo di Larian è ridurre i tempi di sviluppo rispetto a Baldur’s Gate 3, anche attraverso una nuova organizzazione del lavoro che prevede lo sviluppo parallelo di missioni e linee narrative, oltre a una crescita ulteriore dello studio.

Il CEO ha inoltre ribadito una posizione già espressa in passato: l’IA non è vista come un sostituto degli sviluppatori, ma come uno strumento aggiuntivo. “Ci permette di fare di più, ma è ancora lontana dall’essere davvero utilizzabile come qualcuno immagina”, aveva dichiarato lo scorso anno alla GDC. Non vediamo l’ora di avere novità su Divinity, restate sui nostri canali per restare aggiornati.

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Nato col videogioco nel sangue, riceve a sei anni la sua prima console: l'indimenticabile SNES; distruggendo joystick a furia di Donkey Kong Country e Super Mario, riceve un paio di anno dopo l'amore della sua vita: Sony PlayStation. Console che l'accompagnerà per tutta la sua carriera videoludica, tantè che la ritroviamo attaccata e funzionante nella sua cameretta, appena sotto le sorelle maggiori. Da buon collezionista e amante di retrogaming passa parte del tempo su Ebay a cercare qualche chicca Retrò, ritrovandosi ogni volta in lacrime alla vista del prezzo di Suikoden II PAL.