NHL 26 è la nuova iterazione di EA Sports dedicata allo sport dell’hockey su ghiaccio, che nonostante non sia tra gli sport più seguiti in Italia, il titolo è arrivato anche nel Bel Paese e disponibile su PlayStation 5, Xbox Series X|S e PC. Il gioco sportivo è arrivato sugli scaffali digitali e fisici il 12 settembre 2025, ma riesce a colpire nel segno? Ecco qui tutto quello che dovete sapere nella nostra recensione di NHL 26.
Fluidità e reattività
Una delle prime cose che bisogna dire è che la lingua italiano è assente all’interno del gioco, cosa che rende molto difficile approcciarvisi se avete difficoltà con la lingua inglese, o peggio ancora se allo stesso tempo non sapete nulla del regolamento di questo sport. Purtroppo non ci sono molti tutorial, quindi l’unico modo che avrete per poter cambiare le cose è mettervi in modalità allenamento e provare lentamente i tasti, finché non li avrete compresi tutti. Per fortuna non si tratta di un gioco con tanti ruoli o persone in campo, quindi con un po’ di logica è possibile comprendere quali siano i ruoli e cosa bisogna fare. Inoltre, quando si è in campo, a volte ci sono delle zone illuminate o delle frecce che vi indicano dove dovete essere in quel momento, ma il grosso lo dovrete fare voi.
Il gameplay di NHL 26 è fluido, reattivo e soprattutto più pulito, nonostante non parliamo di una vera e propria rivoluzione. A prendersi il merito dell’integrazione dei dati è il NHL EDGE, il sistema di tracciamento usato nella vera League per raccogliere statistiche avanzate e abitudini di gioco. Ora queste informazioni influenzano anche le performance in partita, soprattutto nei movimenti del puck e nei comportamenti dei giocatori. Ma non si tratta solo di numeri: certi giocatori si muovono in modo diverso vicino alla porta, alcuni sono precisi nei tiri da angoli stretti. Queste sono cose che un casual faticherà a notare, ma che anche dopo decine di ore si iniziano a sentire davvero, e soprattutto riescono a contribuire a rendere tutto meno ripetitivo.
Professionista sul ghiaccio
Così come EA Sports FC 25, non è facile entusiasmarsi per un nuovo gioco della serie NHL. Da anni le novità sono sempre meno, e le migliorie si riducono ad aggiustamenti e cambiamenti marginali. Lo scorso capitolo aveva migliorato la grafica e una IA molto più intelligente, ma con NHL 26, EA Sports, ha deciso di mettere una marcia in più e sorprendere soprattutto dove nessuno lo aspettava. Inoltre, la modalità Be A Pro è tornata.
E parliamo proprio di questa modalità, che è forse una delle più curate di NHL 26. Ora le interviste e le conferenze sono doppiate (sempre in inglese) e sono anche ben curate, visto che a volte sembrano quasi generate dall’intelligenza artificiale. I giornalisti hanno pause realistiche, esistano, cambiano tono: c’è un’ottima messa in scena. Il che non è da sottovalutare, considerando che stiamo parlando di un gioco sportivo. I dialoghi non sono molto profondi, ovviamente, ma le risposte possono influenzare leggermente i rapporti con i compagni di squadra e con i fan. Non solo, esistono anche abilità legate al carisma che sbloccano bonus.

La strada per arrivare in NHL è più lungo e anche coinvolgente, col fatto che dovete scegliere se partire dagli USA o dall’Europa. Quindi dovrete affrontare un playoff completo nelle leghe minori, e poi nelle maggiori, per poi successivamente fare il passo. Ma se giochi male, rischi di tornare nelle leghe minori, rispetto alla NHL. Ora su NHL 26 esiste una forma di tracker, un po’ come in NBA 2K26, che monitora le vostre prestazioni in campo e di partita in partita, segnando miglioramento o cali di rendimento. Il sistema è decisamente utile e riesce a farvi comprendere cosa sbagliate una volta sul ghiaccio.
Sì, c’è anche l’Ultimate Team
NHL 26 ha anche un Ultimate Team, che ora ha introdotto anche la Cup Chase, una serie di sfide stagionali pensate per chi preferisce giocare offline. Non è una vera e propria rivoluzione, ma è da apprezzare il fatto che esista del contenuto importante anche per coloro che preferiscono giocare offline. È stato aggiunto anche un sistema di ranked, e le Line Combination danno un bonus se schieri giocatori con caratteristiche comuni, come la nazionalità o la squadra nella vita reale. Sì, un po’ come funziona l’Intesa di FC 25 o dei precedenti FIFA. Però in questo caso si rischia di fare min/maxing che toglie la libertà nella costruzione della squadra, perché si punta al mettere i giocatori più forti.

Animazioni migliorate e musica che carica
La miglioria più grande di NHL 26 la troviamo nelle animazioni, dove i portieri sono il fiore all’occhiello. Infatti ci sono ben 80 animazioni nuove, e la possibilità di cancellare l’animazione (una cosa molto simile ai picchiaduro) per poter reagire ancora più in fretta. I portieri, soprattutto quando controllati dall’IA, sono molto più reattivi e riescono a prevedere meglio le giocate, cosa che rende molto automatico il giocare e soprattutto frustra chi è alle prime armi. Non solo, sembra quasi che in alcuni momenti sia possibile allontanarsi fisicamente perché si è sicuri che il portiere eseguirà la parata perfetta. Quindi se da una parte ci abbiamo guadagnato delle animazioni molto più interessanti, ci abbiamo perso in realismo e soddisfazione.
La colonna sonora, il comparto audio di NHL 26 vi porterà sul campo grazie ai suoni che riescono a essere ultra realistici, ma questa cosa non dovrebbe sorprendere se siete già conoscitori della serie. Un’ultima cosa per quanto riguarda l’audio: preparatevi a una colonna sonora che riesce a dare la carica con del sano rock e del buon metal, da notare anche la presenza dei Disturbed, passando però anche al genere Lo-Fi quando bisogna fare delle scelte importanti. Per il resto possiamo dire che è un titolo pulito, dato che non abbiamo riscontrato nessun tipo di bug o glitch durante le nostre partite. I menu sono ben leggibili e chiari nel loro ruolo.
NHL 26 è un titolo che vale la pena provare se amate l’hockey, tutta la parte moderna, la fluidità sul ghiaccio, la reattività, le animazioni nuove, riescono a sorprendere. Ma soprattutto è un gioco che strizza l’occhio a chi preferisce giocare in single player, con una modalità Be A Pro più interessante e immersiva e una nuova sfida per l’Ultimate Team. EA Sports ha messo la marcia giusta.