Come è noto, gli Stati Uniti d’America affrontano ormai da anni il grave problema della violenza e delle sparatorie nelle scuole, e troppo spesso la cronaca americana riporta notizie di stragi ai danni di studenti compiute da loro coetanei. Con l’arrivo di queste tragiche informazioni, puntuali arrivano anche le critiche di chi vorrebbe incolpare i videogiochi violenti di essere la causa scatenante di questi delitti. Un politico della Pennsylvania ha quindi avanzato la sua idea per arginare il problema.
Christopher B. Quinn del partito repubblicano ha infatti proposto di tassare i videogiochi violenti del 10%, basandosi su alcuni discutibili studi che sostengo il rapporto tra videogames e aggressività nei ragazzi. La tassa, oltre a disincentivare l’acquisto dei giochi di quel tipo, servirà (secondo l’idea di Quinn) in maniera vincolante a finanziare progetti di messa in sicurezza delle scuole. La proposta non mancherà certo di far discutere il mondo dei gamers,. Voi cosa ne pensate? Credete che una tassa sui videogiochi violenti sia la soluzione giusta o siamo di fronte all’ennesima “caccia alle streghe”? Scrivetecelo nei commenti!