Utawarerumono: Zan – Recensione dell’esclusiva PS4 targata Teamsoft

Ecco la nostra recensione di Utawarerumono: Zan, la nuova produzione nipponica realizzata da Teamsoft in esclusiva per Playstation 4.

Luca Di Blasi
Di Luca Di Blasi Recensioni Lettura da 7 minuti
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6.5
Utawarerumono: Zan

Utawarerumono: Zan, uscito l’anno scorso in Giappone, è infine sbarcato ufficialmente anche in Italia. Riuscirà la nuova creazione di Teamsoft ad appassionare anche i videogiocatori occidentali? Dopo averlo provato a fondo, siamo ora pronti a illustrarvi cosa ci ha convinti e cosa non è invece riuscito a far breccia nei nostri cuori. Il nuovo titolo di stampo nipponico esclusivo per Playstation 4 si presenta come un musou contaminato dai tratti tipici di una visual novel ambientata durante il periodo Edo giapponese. Utawarerumono: Zan ci racconterà le vicende di Haku, ragazzo privo dei propri ricordi e risvegliatosi in un mondo a lui sconosciuto. Il giovane protagonista verrà salvato da Kuon, splendida fanciulla che resterà al suo fianco per l’intera avventura. 

Assaporando l’Oriente

La trama – molto simile a quella di Utawarerumono: Mask of Deception, solo un po’ più snella – ci verrà raccontata, in pieno stile visual novel, mostrando su schermo sfondi ben realizzati e colonne sonore dallo spiccato gusto nipponico, alternando a volte brevi filmati. La storia ci verrà narrata esclusivamente in giapponese, con la possibilità di attivare i sottotitoli in inglese. Niente italiano dunque per la “nuova” esclusiva di Sony, e già questo elemento potrebbe rendere difficilmente digeribile il titolo dalle nostre parti.

Il gioco presenta nelle prime battute un prologo abbastanza corposo e utile non solo per introdurci i vari protagonisti ma anche essenziale per comprendere le meccaniche ludiche della produzione. Una volta terminato, ci verrà presentata la principale minaccia che incontreremo all’interno del mondo di gioco di Utawarerumono, ovvero i Gigiri (giganteschi insetti), temibili avversari da affiancare a una serie di pericolosi fuorilegge, e potremo finalmente iniziare la nostra avventura.

Ora si che c’è da divertirsi

Uno degli aspetti che più abbiamo apprezzato del titolo si riassume nella possibilità di dover miscelare alla “perfezione” un team composto da ben 4 personaggi, tra 12 disponibili, dettaglio che rende l’esperienza tanto piacevole quanto divertente. Ognuno dei nostri compagni sarà contraddistinto da un proprio stile di combattimento e da specifiche abilità. Una volta “creata” la nostra squadra – che potrà essere modificata all’inizio di ogni missione – saremo in grado di lanciarci nel cuore dell’azione. La quest principale è suddivisa in diversi capitoli, con attività da svolgere abbastanza variegate l’una dall’altra, anche se alla lunga tenderanno inevitabilmente a ripetersi.

Come detto in precedenza, il combattimento è una delle principali peculiarità del gioco. In Utawarerumono: Zan ci ritroveremo ad affrontare una variegata moltitudine di nemici in compagnia dei nostri fidati compagni di viaggio. Una delle caratteristiche più appaganti del gameplay si riassume nelle svariate combo che potremo eseguire da soli o con i vari personaggi che andremo a gestire. In totale, sono presenti tre diverse tipologie d’attacco: leggero, pesante e speciale, rispettivamente eseguibili con quadrato, triangolo e cerchio. Non manca ovviamente un tasto dedicato al salto e alla schivata. Inoltre, durante i combattimenti avremo la possibilità di passare da un personaggio all’altro tramite l’ausilio delle frecce del pad. 

Gli scontri avranno luogo in varie ambientazioni sufficientemente curate dal punto di vista estetico e con un ottimo arrangiamento musicale di sottofondo, peccato solo che queste si siano rivelate essere alquanto ridotte in termini di dimensioni e poco diversificate tra loro. Come detto poco sopra, gli scontri si sono rivelati abbastanza adrenalinici visto anche il cospicuo numero di nemici da affrontare, peccato solo che il livello di difficoltà non si sia rivelato essere altrettanto appagante e una volta assimilate le meccaniche di gioco difficilmente i nostri avversari riusciranno ad impensierirci più di tanto.

Il titolo permetterà di svolgere diverse tipologie di missioni; da semplici combattimenti agli scontri a tempo, per passare poi a rocambolesche fughe o a attente ricerche d’oggetti disseminati all’interno della mappa di gioco. Anche se a primo impatto le “modalità di gioco” potrebbero sembrare abbastanza variegate, queste andranno a ripetersi incessantemente durante tutto il corso dell’avventura, rivelandosi alla lunga piuttosto monotone. Alla fine di ogni missione il nostro team guadagnerà inoltre punti esperienza necessari per salire di livello. 

Il gioco ci dà infatti la possibilità di poter migliorare le abilità dei nostri personaggi. Non solo potremo affinare le singole tecniche di ogni compagno, ma potremo anche assegnare alla nostra squadra equipaggiamenti interamente upgradabili con l’utilizzo di apposite “pergamene”. Ma non finisce qui, visto che infatti avremo anche la possibilità di customizzare i nostri protagonisti andando a modificare il proprio abbigliamento (suddiviso per qualità). Infine sono presenti dei sigilli, veri e propri power–up che potenziano l’intero team.

Oltre alla storyline principale, Utawarerumono: Zan presenta una componente multiplayer, con la quale potremo condividere la nostra storia con altri 3 amici. Peccato che per sfruttare appieno questa modalità con altri giocatori sparsi in giro per il mondo sarà necessario disporre di un abbonamento al Playstation Plus. Tra le altre modalità di gioco disponibili troviamo le Battle Recollections e la possibilità di giocare liberamente alle missioni completate, senza dover ricominciare la campagna. Al di fuori della Hakuou Arena (che sarebbe la storia principale), nel menu di gioco sono presenti altre modalità come il Party, la possibilità di potenziamento del team e la Military Medals, ovvero un albo dove potremo osservare tutte le medaglie guadagnate durante la quest principale.

Utawarerumono: Zan
6.5
Voto 6.5
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Laureato in Ingegneria Civile e Ambientale presso l'Università degli Studi di Catania. Da sempre appassionato di cinema, videogames e tutto quello che concerne il mondo tecnologico; smartphone, gadget e tanto altro. Fan del MCU e "divoratore" di serie TV.