Sicuramente tra i titoli che nell’ultimo decennio ha avuto più successo tra il pubblico più giovane di fan e appassionati del mondo dei videogiochi, oltre al sempreverde Minecraft, è stato l’MMO Roblox, che dopo la sua uscita nel lontano 2006 ha visto una vera e propria consacrazione nel corso degli ultimi anni. Questo particolare sandbox premia la creatività dei propri giocatori, che hanno la possibilità di sbizzarrirsi e creare degli interi mondi 3D e addirittura sviluppare dei piccoli giochi grazie alla modalità “Roblox Studio”. Uno di questi giochi, lo sparatutto “Deadzone“, ha ricevuto un successo tale da spingere il suo creatore Nelson Sexton a fondare uno studio di sviluppo per poter rilasciare la sua creazione anche in una versione stand-alone, uscendo come free-to-play su Steam nel 2014 col nome di Unturned.
Nato semplicemente come un survival prettamente multiplayer ambientato in un’apocalisse zombie, ispirandosi a piene mani a titoli capostipiti del genere come DayZ, una volta uscito da Roblox è diventato un gioco completo, con tanto di campagna per giocatore in singolo e una nuova modalità “Arena” che butta i giocatori in una battle royale in stile Fortnite. Da qualche settimana il gioco sviluppato da Smartly Dressed Games ha fatto il suo debutto su PlayStation 4 e Xbox One, permettendo a un pubblico ancora più vasto di provare questo particolare survival horror.
L’ansia cubettosa di Unturned
La modalità Survival – che si divide tra single-player e online – si aprirà in una delle otto mappe disponibili, dove il nostro protagonista partirà senza alcun tipo di equipaggiamento se non il proprio set di vestiti scelto durante la creazione del personaggio. Saremo dunque costretti a esplorare i dintorni della nostra zona di spawn, in cerca di cibo, utensili e armi per fronteggiare le orde di zombi nelle quali prima o poi ci imbatteremo. Continuando nel nostro viaggio il nostro personaggio otterrà sempre più punti esperienza, utili per aumentare le proprie statistiche e per il crafting, che ci permetterà di ottenere oggetti ed equipaggiamenti più forti e utili. La quantità di collezionabili o craftabili è abbastanza discreta, con tanto di taniche di benzina che saranno necessarie per far funzionare qualsiasi tipo di veicolo. Non possiamo però non accennare a una scarsa ottimizzazione, che genera pop-up fastidiosi anche di texture e nemici in vicinanza, e alla presenza di diversi bug che potrebbero inficiare nella vostra esperienza, come per esempio la scomparsa di oggetti all’interno dell’inventario .
Oltre che stare attenti ai non-morti, anche se nella modalità offline saranno molto rari, bisognerà anche tenere sempre un occhio ai livelli di fame, sete e radiazioni, che porteranno a una morte inevitabile se raggiungeranno lo zero. Un’altra statistica fondamentale e imprescindibile in ogni survival come si deve è la Stamina, che dev’essere misurata e consumata con il contagocce, senza sprecarla inutilmente e ritrovarci senza fiato davanti a un gruppo di zombi che carica a testa bassa verso di noi. Infine, come accennato in precedenza, il titolo gode anche di una trama che, seppur banale e semplicistica, viene narrata silenziosamente attraverso l’esplorazione di tutte le mappe disponibili all’interno del gioco, grazie al quale veniamo a conoscenza che tutto è nato da un fallimento di una ricerca sull’immortalità, che ha reso alcuni esseri umani delle creature non-morte assetate di sangue: sarà dunque scopo di coloro che non si sono trasformati (gli ‘Unturned’, appunto) di sopravvivere e cercare un modo per placare questa apocalisse.
Sopravvivere online
Ovviamente il vero divertimento del genere del survival horror viene quando si ha un riscontro con altri giocatori online, soprattutto se si conta il fatto che la modalità single-player di Unturned risulta molto vuota di contenuti e nemici. Quando ci si imbatterà in altri utenti si potrà decidere se aiutarsi a vicenda e cooperare per la sopravvivenza, oppure avviare un feroce conflitto a fuoco per cercare di ottenere tutte le risorse che l’avversario lascerà cadere dopo essere stato ucciso. Questa ultima cosa purtroppo succederà molto più spesso di quanto si pensi, visto che ormai il gioco è popolato principalmente da giocatori veterani che si approfitteranno dei neofiti così da ottenere rifornimenti in maniera facile e veloce dopo aver lootato il loro cadavere. Stessa cosa si può dire della modalità Arena, un classico battle royale che non dona nulla di nuovo alla classica formula trita e ritrita, e che purtroppo soffre degli stessi problemi del gioco in survival.
Nonostante il gioco su console arrivi in una versione a pagamento, a differenza di quella su Steam che può essere scaricato in maniera gratuita, un vero pregio di questa versione è che rinuncia alla sua essenza di pay-to-win. Lo shop all’interno delle versioni per console di Unturned permettono di acquistare solo degli oggetti utili alla personalizzazione del personaggio, che non influenzeranno in alcun modo l’esperienza di gioco andando a migliorare le statistiche o ottenere armi più potenti.