Durante la Gamescom di Colonia 2022 abbiamo avuto la possibilità di scambiare quattro chiacchiere con il team di Parallel Studios, ovvero gli sviluppatori di Under The Waves, nuova avventura pubblicata da Quantic Dream. Durante l’Opening Night Live è stato rivelato il primo trailer del gioco – che vi invitiamo a recuperare – che sarà disponibile per PC, PS4, PS5, Xbox One de Xbox Series X|S. Se non lo conoscete, si tratta di un’avventura narrativa in single player, ambientata nelle profondità del Mare del Nord. Vestiremo i panni di Stan, un sommozzatore esperto che si trova in loco per una lunga missione sottomarina, isolato da tutti.
Oltre ad averlo provato con mano all’evento, abbiamo posto qualche domanda sul gioco a Ronan Coiffec, Game Director di Under the Waves, e a Nicolas Bredin, co-fondatore dello studio, compositore ed Audio Director.
Under The Waves, oceano in metafora
Chiaramente le nostre prime domande al team si sono riferite al gioco nella sua interezza, sul suo scopo oltre a quello dell’intrattenimento, e al raccontare una storia:
RC – “Vogliamo dare un forte messaggio a chi giocherà la nostra opera, soprattutto dal punto di vista ecologico. Abbiamo lavorato molto per creare una storia che esprimesse al meglio il ruolo dell’uomo sull’oceano e non solo. Il messaggio principale vuole sottolineare la fragilità della vita oceanica, per questo abbiamo voluto creare dei collegamenti tra la storia di Stan e l’oceano in molte scene. Diciamo che la sua intera storia è stata creata come una grande metafora.”
Incuriositi dalla demo che abbiamo potuto provare con mano, abbiamo chiesto a Nicolas riguardo i suoi spunti creativi nel campo dell’audio, legati soprattutto all’atmosfera, all’ambientazione proposta nel gioco, e al messaggio cosa vuole trasmettere al giocatore:
NB – “L’idea era quella di creare un linguaggio audio che riuscisse comunque ad essere coerente e ad arrivare al giocatore, perché basandoci sulla realtà, essendo sott’acqua, le frequenze sono diverse. Per questo ho voluto dare importanza all’immersività, ho usato molti riverberi, in modo da creare molta atmosfera, facendo sentire i giocatori in un altro universo, in un certo senso. Anche per questo dal punto di vista della musica abbiamo voluto creare qualcosa di minimalista, per empatizzare con la solitudine e il mood del personaggio principale, delle melodie semplici e facili da memorizzare. Abbiamo voluto dare anche un tocco vintage al gioco, come avete visto anche dalla grafica.”
L’introspezione e il messaggio
Dopo aver parlato dell’avventura in generale, ci siamo spostati con il focus sul protagonista Stan, dato che entrambi i ragazzi del team durante la nostra chiacchierata hanno spesso sottolineato come egli stesso sia allo stesso tempo la storia, la metafora, il messaggio. Abbiamo chiesto qualche spiegazione sulla sua postazione base, quella dove Stan può passare il tempo libero, e soprattutto quali modi abbiamo per conoscerlo meglio:
RC – “Abbiamo voluto creare una sorta di casa per Stan, sott’acqua, perché è davvero solo, ed è un posto dove egli può semplicemente essere sé stesso. Un posto molto introspettivo per lui e per il giocatore. Durante i momenti non lavorativi Stan potrà anche esplorare l’oceano e trovare alcuni collezionabili, magari all’interno di grotte o altri posti particolari che non vi anticipiamo: potrete portare tutto ciò nella vostra casa, non solo per collezione ma anche per vedere la vostra storia evolversi. La casa è quindi un posto che riflette i progressi di Stan nell’avventura.”
Ci siamo poi spostati verso l’unico contatto di Stan fuori dall’acqua, l’operatore che gli dà istruzioni dall’esterno. Un collega? un amico? Ci sono anche altre persone?:
RC – “In questo caso si tocca una delle metafore di cui parlavamo. Il collegamento con l’esterno è molto difficoltoso sia per la profondità, sia per la solitudine. Viene molto esposta la fragilità dei legami umani, anche quello con la moglie di Stan.” Evitiamo di dare troppi dettagli per motivi di spoiler.
Dietro a degli ottimi personaggi, soprattutto nelle avventure narrative, c’è sempre bisogno di un’interpretazione attoriale vocale che sappia dare il massimo, nell’intensità e nelle emozioni, e da qui abbiamo posto la nostra nuova domanda:
NB – “Abbiamo svolto il casting degli attori insieme, e siamo stati subito d’accordo che per Stan avremmo avuto bisogno di una voce introspettiva, come se fosse la voce di un narratore, nella quale i giocatori potessero rispecchiarsi. Per l’operatore all’esterno invece abbiamo voluto dare come l’idea di una voce paterna, che fosse di conforto a Stan e che allo stesso tempo fosse un collegamento con la famiglia di Stan.”
Abbiamo avuto anche la conferma che Under The Waves sarà disponibile in italiano.
Infine ci siamo lasciati andare ad una domanda più semplice, spingendoli ad aprirsi e a dirci perché i giocatori dovrebbero vivere l’esperienza di Under The Waves, e qual è il messaggio fondamentale:
NB e RC – “Abbiamo messo all’interno del gioco molto di noi stessi, pensieri, ricordi, volevamo creare qualcosa di autentico, che emozionasse, un introspettivo viaggio verso la realizzazione. Sottolineiamo di nuovo che è stato molto importante per noi lavorare sulla parte ecologica del gioco: in questo caso stiamo collaborando con la fondazione Surfrider Europe, una vera fondazione, che aiuta la preservazione dell’oceano, e porteremo il messaggio di Surfrider all’interno del gioco. Si tratta di una cosa di cui andiamo molto orgogliosi, i videogiochi sono un medium molto forte, che possono portare messaggi forti alle persone semplicemente giocando. Ad esempio con Stan potrete trovare degli scarti e utilizzarli per creare nuovi oggetti, dando nuova vita a qualcosa che era destinata ad inquinare.”
Dopo la nostra chiacchierata con i ragazzi di Parallel Studios siamo ancora più curiosi di scoprire cosa ci riserverà Under The Waves, tutti i suoi colpi di scena, e tutte le emozioni che riuscirà a portarci. Non abbiamo ancora una data ufficiale, ma non mancheremo di aggiornarvi sul gioco appena avremo notizie.