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Un nuovo trailer e una data d’uscita per Summer Lesson

Proprio poche ore fa durante la conferenza Sony, tenutasi all’interno del Tokyo Games Show, Bandai Namco ha mostrato un nuovo video del suo interessante Summer Lesson VR, gioco che uscirà in territorio giapponese il 13 ottobre 2016 in contemporanea con l’uscita di PlayStation VR.Summer Lesson

Seppur dapprima questo gioco nacque esclusivamente come una tech demo, via via con il tempo prese sempre più sostanza, fino a diventare oggi una release ufficiale come mostrato dal video che potete trovare in calce all’articolo. Summer Lesson evolve l’ormai obsoleto stile dei giochi di relazioni, tali Gal Game, molto diffusi in Oriente: oltre alle classiche sessioni di domande e risposte, la nostra dolce compagna ci potrà chiedere aiuto di vario tipo, esempio con i compiti per scuola, e starà a noi senpai (letteralmente “compagno più grande”, ma è anche un’espressione per indicare rispetto ed affetto) cercare di risolvere il problema, magari dando la risposta giusta al quesito scolastico. Tutto ciò andrà ad influire sulle statistiche e la personalità della nostra consorte, la quale svilupperà il proprio carattere in base alle nostre azioni, ma anche un solo elemento può fare la differenza in questo meccanismo evolutivo: mettiamo il caso noi volessimo essere scontrosi nei suoi confronti, non è detto che lei reagisca per forza diventando sempre più ostile verso di noi e portandoci al “bad ending”; può accadere infatti che, nel caso le dimostrassimo di tenerci a lei ma comunque mantenendo un atteggiamento freddo, lei possa affezionarsi ancor di più, con l’obiettivo di farci sciogliere, ricalcando uno dei grandi stereotipi dell’animazione giapponese, dei quali il gioco è ampiamente infarcito.

Sfortunatamente per noi occidentali, questo titolo difficilmente lascerà mai il il suolo nipponico per arrivare sul mercato internazionale, questo perché il gioco, sfruttando un visore per la realtà virtuale, utilizza molto anche il labiale e per Bandai Namco sarebbe un costo enorme dover cambiare i movimenti delle labbra per ogni singola lingua in cui verrebbe localizzato il titolo, sopratutto non avendo certezze sul successo che potrebbe riscuotere questo gioco tra noi occidentali.

Marco Crippa
Il mio debutto nel mondo videoludico inizia verso la fine del 1990 con un bellissimo Commodore 64. Negli anni a venire sono passato da una console all'altra senza mai sdegnare il mio amato PC, ma senza amarne mai una in particolare. Non sono tipo da console war, io compro la piattaforma in base alle sue esclusive così da non dovermene mai pentire.

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