Un intervista per La Presse, una testata francese, è finita male per il CEO di Ubisoft Yves Guillemot, che si è lasciato andare in un commento decisamente poco felice. In risposta alle domande che gli sono state poste a proposito dei problemi di tossicità abbastanza noti interni all’azienda, che si erano inseriti tra gli altri scandali nel mondo dei videogiochi del 2020, Guillemot ha detto:
Creare un videogioco non è semplice. Ci sono delle “sfide” da superare, e di tanto in tanto si crea molta tensione […] per creare, hai bisogno di un po’ di frizione.
Nonostante prima e dopo il commento il CEO si sia speso molto per affermare che Ubisoft ha messo in piedi dei programmi che mirano esattamente a eliminare questi atteggiamenti, gli utenti online non hanno potuto fare a meno di notare che chiamare comportamenti problematici sul luogo di lavoro semplice “Frizione” non sembra essere un ragionamento utile all’abbattimento della tossicità. Il tutto è peggiorato dalle dichiarazioni di diversi giornalisti, come Ethan Gach di Kotaku che dice:
Più di uno sviluppatore di vecchia data mi ha detto che non semplicemente Guillemot non capisce dove è il problema
Questi problemi interni all’azienda spesso finiscono per penalizzare non solo la qualità della vita dei dipendenti, ma i giochi stessi, e primi sintomi ci sono già, in quanto gira voce che molti sviluppatori stiano cercando di evitare di lavorare su Assassin’s Creed Red per colpa di diversi atteggiamenti già presenti tra i leader del progetto.