Tropico 6 – Recensione, El Presidente conquista PlayStation 4 e Xbox One

Quando i cittadini di Tropico chiamano, è giusto rispondere a gran voce! Ecco la nostra recensione della versione console di Tropico 6!

Francesco Samperna
Di Francesco Samperna Recensioni Lettura da 8 minuti
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Tropico 6

Famosissima la serie di Tropico, sviluppata da Haemimont Games, che torna finalmente con un attesissimo nuovo capitolo: stiamo parlando ovviamente di Tropico 6. Non sono stati però i ragazzi del sopracitato team a curare il titolo di cui parliamo oggi, bensì la software house tedesca Limbic Entertainment. Dopo la prima uscita su PC del gioco il 29 marzo 2019, oggi andremo ad analizzare la versione console del famosissimo gestionale che, dopo vari rinvii, è finalmente arrivata sugli scaffali. Sarà stato il titolo su console all’altezza della sua controparte PC? Andiamo a scoprirlo!

Viva El Presidente! 

Tropico 6, come del resto tutta la serie, è un titolo che rientra nel genere dei gestionali, con il nostro compito che consiste nel far fiorire la società della nazione di Tropico. Una volta avviata la partita ci ritroveremo in una schermata di personalizzazione in cui potremo decidere il sesso, l’aspetto, la nazionalità, gli abiti e soprattutto il carattere di “El Presidente”, governatore di Tropico. Inoltre è possibile anche personalizzare il palazzo, dimora del Presidente. La personalizzazione non è nulla di troppo complesso, al contrario è piuttosto semplicistica, ma è comunque un’aggiunta gradita. Il titolo presenta tre modalità principali: Addestramento, Missioni e Sandbox.

La prima è, come si evince dal nome, un tutorial, probabilmente uno dei tutorial più lunghi e complessi che abbia mai giocato: questa modalità spiega le varie meccaniche del gioco e dura all’incirca tre ore. Facile capire quindi, quanto complicato sia il titolo in sé. Il tutorial, però, permette anche ai giocatori che si approcciano per la prima volta al genere di cominciare a masticare le dinamiche che caratterizzano i gestionali. È proprio dalla modalità Addestramento, che è possibile scorgere la principale novità: in Tropico 6, a differenza di quanto accaduto nel resto della serie, non ci si ritroverà alla guida di un’unica isola, ma dovremo amministrare un intero arcipelago formato da più isole, ognuna con diverse caratteristiche. Passata questa prima fase di apprendimento, che non è obbligatoria ma è comunque caldamente consigliata, è possibile scegliere tra l’avviare una partita nella modalità Missioni o nella modalità Sandbox. Quest’ultima permette di personalizzare totalmente l’arcipelago di Tropico e, in generale, tutta la partita. Caratteristica principale è la presenza di risorse infinite, che permettono di dare libero sfogo alla propria fantasia.

Tropico 6

Equilibrio tra le fazioni

Il vero cuore di Tropico 6 è sicuramente la modalità Missioni che è quella che potremmo definire come la campagna del gioco. All’interno di questa modalità saremo portati ad affrontare 15 missioni ambientate nelle quattro epoche che caratterizzano il titolo: età coloniale, guerre mondiali, guerra fredda e, infine, età contemporanea. Ognuna delle quattro età ha, ovviamente, caratteristiche differenti, sia a livello estetico che per quanto riguarda il gameplay vero e proprio. Per completare le varie missioni bisogna portare a termine gli incarichi che ci verranno assegnati dalle diverse fazioni presenti in tutta la modalità. Starà a noi decidere, però, quale fazione prediligere, cercando di svantaggiare i nemici. Tenete bene a mente che l’obbiettivo principale è sempre e comunque quello di far prosperare Tropico. Ma in che modo è possibile sfavorire o avvantaggiare una fazione? Lo abbiamo detto prima, il principale metodo è quello di accettare o rifiutare gli incarichi proposti, ma è possibile anche intrattenere rotte commerciali con i vari partiti.

Proprio la meccanica delle rotte commerciali è una delle più presenti. Anzi, in generale, in questo capitolo è stata posta particolare attenzione sui rapporti con l’estero: è essenziale infatti intrattenere dei rapporti commerciali, per aumentare le proprie entrate esportando i prodotti di Tropico, ma anche importando materie prime dall’estero. Questo accadeva anche in Tropico 5, ma la meccanica è stata perfezionata, anche se è stata probabilmente un po’ troppo abusata. Tornando a parlare delle fazioni è importante decidere che tipo di politica governativa portare avanti: si può essere una guida per il popolo che vuole principalmente la felicità dei propri cittadini, oppure un dittatore senza scrupoli. Parlando proprio dei cittadini, questi sono stati resi più reali e vivi. Infatti, ogni abitante di Tropico ha un nome e un cognome, una famiglia, una professione e, di conseguenza, dei turni di lavoro. Infatti, gli impiegati non lavoreranno tutto il giorno come nei precedenti capitoli. Questo, ovviamente, influenza drasticamente la produzione della nazione. Importante è anche la nuovissima meccanica dei raid, che sfrutta il contrabbando per procurare liquidità alle casse statali. Questo dimostra anche quanto versatile sia la politica in Tropico 6: è possibile scegliere di seguire la legge o proliferare grazie a strade “alternative”.

Alla conquista delle console

Veniamo ora al centro della questione: El Presidente è riuscito a conquistare anche le console? Oppure Tropico 6 è inferiore alla sua versione PC? Dal punto di vista tecnico il gioco è decisamente adatto per il genere a cui appartiene e per il budget con cui è stato realizzato, ma forse si sarebbe potuto fare qualcosa in più: ci saremmo sicuramente aspettati una qualità grafica nettamente migliore rispetto al capitolo precedente, ma purtroppo non è così. Nel complesso però, come anticipato, la grafica si rivela adatta al titolo, con solo qualche piccolissima sbavatura. Su PlayStation 4 abbiamo però riscontrato alcuni gravi problemi nei caricamenti delle texture. Parliamo ora di controlli: utilizzare un mouse in un gestionale risulta sicuramente più comodo, ma nonostante questo i comandi per il controller sono stati ben ottimizzati e, tralasciando alcune meccaniche, utilizzare il controller non è stato per nulla scomodo come ci si poteva aspettare. Il porting da PC a console può a questo punto dirsi riuscito? La risposta è sì. Tropico 6 fa comunque la sua bella figura anche su console. Parlando del comparto sonoro invece, c’è solo da applaudire: l’effettistica risulta “molto simpatica” e ben realizzata, adattandosi bene all’atmosfera del titolo così come fa la colonna sonora, che trasmette un’allegria e una pace senza precedenti. Impossibile non complimentarsi per l’eccellente e divertentissimo doppiaggio italiano, che rende la propria esperienza con Tropico 6 ancora più piacevole.

Tropico 6
8
Voto 8
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Nato nel mai troppo lontano 2002, la sua immensa passione per i videogiochi nasce quando prende in mano per la prima volta il Dualshock 2. Amante dei titoli action, è sempre alla ricerca di nuovi e luccicanti trofei di platino. Tra una partita e l'altra trova comunque il tempo per un po' di sano binge watching!