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Triangle Strategy, provata la demo: una fragile alleanza a Nortelia

Dopo il successo incredibile ottenuto con Octopath Traveler, Square Enix ci ripropone un altro gioiellino su Nintendo Switch, in arrivo sulla console ibrida a partire dal prossimo 4 marzo. Si tratta di Triangle Strategy, un titolo di stampo tattico che non solo ci porterà a combattere sulla ormai ben conosciuta struttura a quadretti, ma che ci costringerà anche a fare delle scelte importanti, che andranno significativamente a cambiare le convinzioni personali del nostro protagonista. Sul Nintendo eShop è disponibile gratuitamente la demo di Triangle Strategy, e noi l’abbiamo provata per dirvi di più sul titolo prima della pubblicazione.

Questa versione di prova ci ha fatto giocare in anteprima i primi tre capitoli del gioco, nei quali vengono racchiuse tutte le meccaniche base da imparare in combattimento e non solo, per un totale di ben 4 ore di avventura che potrete sfruttare quando uscirà il titolo completo, esportando il salvataggio.

Un difficile equilibrio

Il setting narrativo di Triangle Strategy è Nortelia, una porzione di mondo che ha visto darsi battaglia tre grandi regni per il controllo delle risorse in esso presenti: il sale e il ferro. Dopo anni di battaglie, i tre regni, sfiniti dal conflitto, hanno raggiunto una sorta di tregua, e che vede come sfondo un’opera congiunta per la creazione di una miniera di ferro. Questi regni sono quello di Glenbrook, dove il commercio è fiorente e che si è sempre distinto per la mediazione tra i paesi, quello di Aesglast, che ha il monopolio sul ferro tra le fredde montagne a nord, e il Sacro Impero di Salus, che vede la sua città nelle aride terre desertiche, cinta da insormontabili mura e con al centro il grande lago salino, unica fonte di sale in tutta Nortelia.

Il giocatore impersonerà Serenoa, il giovane rampollo del casato dei Wolfhort (uno dei tre grandi casati del regno di Glenbrook, il più influente dopo la famiglia reale) che erediterà presto l’onore e onere di guidare la propria famiglia… e non solo. Egli infatti per una questione politica, non solo si troverà a succedere suo padre ed eroe di guerra Lord Simon, ma anche a sposare Frederica, una Roseliana e appartenente al regno di Aeslgast.

Non progrediremo oltre nella trama di Triangle Strategy (provate la demo se vi siete incuriositi), ma sappiate che come si svolgeranno gli eventi dipenderà fortemente anche dalle risposte che darete e dalle vostre scelte. A Serenoa infatti viene affidata, col comando del casato, anche la Bilancia Risolutrice, che verrà sfruttata insieme a delle persone fidate per prendere le decisioni più importanti. Egli però potrà parlare con i propri compagni, cercando di convincerli della propria idea, ma anche ascoltando i loro punti di vista. Tuttavia anche i dialoghi saranno importanti, e in base alle risposte di Serenoa, potranno crescere le sue convinzioni (Pragmatismo, Libertà e Moralità, che però rimarranno sempre nascosti al giocatore) e influenzare come egli viene considerato dagli altri.

Il tattico per tutti

I combattimenti, nonostante la demo non ne prevedesse moltissimi, sono stati molto chiari, con un sistema di base molto intuitivo e che di certo ritornerà dannatamente familiare a coloro che hanno già giocato titoli a turni di questo genere. Sceglieremo infatti la formazione iniziale delle nostre unità, dove schierarle tra le posizioni disponibili, e combatteremo per rispecchiare le condizioni di vittoria che ci sono illustrate all’inizio.

I nostri compagni avranno già un loro ruolo di base, che non potremo cambiare (chi mago, chi guaritore, chi guerriero e così via), ma con la classe che potremo far evolvere nel modo che preferiremo in base al nostro modo di giocare (un po’ come capita nei titoli della serie Langrisser).

Molto interessante il modo in cui verranno sfruttati gli elementi, che vanno ad influire sia sugli status, sia sul campo di gioco: se ad esempio con la magia di ghiaccio colpiremo un nemico, se il terreno può farlo, si coprirà di ghiaccio; non finisce qui, perché tale ghiaccio può sciogliersi (anche con l’aiuto di una magia di fuoco) e diventare una pozzanghera, che può a sua volta essere sfruttata con la magia di fulmine per propagarsi colpire le unità che vi sostano sopra. Anche l’altezza influirà sulla battaglia, che potrà creare posizioni di vantaggio o svantaggio, inficiando anche su portata degli attacchi a distanza o danni inflitti.

Project Triangle Strategy

A parte questa cosa, che potrebbe spaventare, il gameplay in battaglia non presenta (almeno fin dove abbiamo potuto vedere) delle meccaniche estremamente complesse: gli attacchi richiederanno delle cariche che si ricaricheranno a ogni turno di attesa (simile a come accadeva in Octopath Traveler quando caricavamo le abilità per aumentare il moltiplicatore). Inoltre, mentre scegliamo il da farsi con ogni unità, ci verrà simulato il risultato dello scontro, con il danno che infliggeremmo se confermassimo il comando. Molto carina anche la meccanica degli attacchi di opportunità che si creano quando un nemico è tra due alleati (o viceversa), che offre numerosi spunti tattici e rende ancora più importante il posizionamento delle unità, anche il verso in cui saranno rivolti a fine turno, per evitare attacchi alle spalle.

Sicuramente ci sarà molto da scoprire all’interno di Triangle Strategy, e quanto abbiamo visto fin ora con la demo ci è decisamente piaciuto. Un gioco che risulta leggero anche se le tematiche sono importanti (che scoprirete in game), che snellisce una forma ludica a volte estremamente pomposa, alternando inoltre le fasi di combattimento a quelle di storia e a quelle di esplorazione. Vedremo quale sarà l’esito in sede di recensione!

Gianluigi Crescenzi
Classe 90, invecchia bene tanto quanto il vino, anche se preferisce un buon Whisky. Ama l'introspezione, l'interpretazione e l'investigazione, e a volte tende a scavare molto più del necessario. Inguaribile romantico, amante della musica e cantante in erba, si destreggia tra hack n'slash, soulslike, punta e clicca e... praticamente qualsiasi altro tipo di gioco.

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