Trapelano gli screenshots di “Odyssey”, il progetto survival di Blizzard mai realizzato

Sono venuti allo scoperto gli artwork del titolo cancellato a gennaio 2024

Sara Pandolfi
Di Sara Pandolfi - Editor News Lettura da 2 minuti

Molto spesso, anche troppo, vediamo a conoscenza di cancellazioni di titoli anche da parte di grandi aziende. È questo il caso, ad esempio, del Project Odyssey, cancellato ufficialmente da Blizzard all’inizio del 2024.

Il titolo sarebbe dovuto essere un survival di stampo multiplayer, ambientato in un mondo fantasy medioevale. Come facciamo a saperlo? Perché qualcuno, in Russia, è riuscito a recuperare artwork e frammenti di un embrionale gameplay.

Altri dettagli che possiamo ottenere tramite la visualizzazione degli screenshot di gioco riguardano la struttura della mappa, a quanto pare di medie dimensioni, e l’elemento PvP, che doveva essere particolarmente rilevante nella struttura di gioco.

Sono presenti immagini dei menù di gioco, come quella che vi riportiamo qua sopra, che ci aiutano a comprendere come si sarebbe evoluto il personaggio nel corso della nostra partita: non solo sarebbero state disponibili opzioni di personalizzazione, ma anche un sistema di livelli e di attributi ad ognuno dei quali sarebbe stato assegnato un punteggio in base al proprio livello di esperienza.

La carne al fuoco, insomma, sembrava essere poca ma, per motivi a noi tutt’ora ignoti, il titolo è stato completamente cancellato: tutto quello che abbiamo, ora come ora, sono per l’appunto questi pochi screenshot trapelati.

Il mercato dei titoli multiplayer, particolarmente saturo in questi ultimi anni, continua a mettere le sue vittime: tanti sono i giochi, come The Last of Us Multiplayer, che non arrivano al termine del loro sviluppo e altrettanti, come ci insegna Concord, sono i titoli che, pur avendo terminato la loro fase di sviluppo, non hanno vita lunga sul mercato.

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Di Sara Pandolfi Editor
Nata e cresciuta videoludicamente sotto il segno della triforza, grande appassionata di videogiochi a 360°, ma con un nostalgico occhio di riguardo alle creazioni della grande N.