L’entità del progetto e le date che girano intorno all’uscita nelle sale della nuova pellicola dedicata a una delle saghe Disney – ora con Pixar – più amate della storia sono note già da un po’, ma solo ieri abbiamo avuto il grandissimo piacere di vedere online il teaser trailer dedicato al film d’animazione. Toy Story 4 si prepara a uscire nelle sale durante l’estate del 2019, con un bagaglio importantissimo al seguito, fatto di fantasie e sogni che accompagnano i bambini di un tempo, divenuti nel frattempo giovani adulti. Quei sogni, quelle avventure, quei personaggi ci hanno presi per mano, ci hanno insegnato valori forti nonostante le colorate figure animate siano dedicate – all’apparenza – solo a un pubblico di bambini. Toy Story tornerà, ma purtroppo ad accompagnare l’ennesima opera dedicata ai giocattoli più amati del mondo non ci sarà la storica, inimitabile e soprattutto amatissima voce di Fabrizio Frizzi, scomparso prematuramente il 26 marzo di quest’anno. Una personalità di spicco, l’amico gentile che sulle reti RAI accompagnava le nostre serate in famiglia, ma soprattutto un uomo buono di una genuinità disarmante. Non a caso il presentatore era stato scelto come voce dello sceriffo Woody già dal primo film che uscì nelle sale del nostro paese nel 1996.
Hai un amico in me…
Non vi nego che chi vi scrive ha provato una forte stretta al cuore al momento della visione del trailer, un misto di gioia per il ritorno dei nostri piccoli amici, ma con l’immediata presa di coscienza che non sarà proprio tutto come prima… Toy Story, già dalla sua prima apparizione, ha saputo affascinarci, rapirci e teletrasportarci in un mondo diverso, un mondo dove i giocattoli facevano esattamente cosa immaginavamo. Era ed è bello credere, con un po’ di fantasia, che i giocattoli siano nostri veri e propri amici, e perché no, con una propria anima. Anche se solo in una serie di pellicole, Fabrizio Frizzi è stato esattamente questo, è stato un amico, è stato l’anima di quel giocattolo, è stato la coscienza che ha insegnato ai bambini di ieri come essere uomini oggi. Proprio oggi, torniamo a pensare a lui, a quell’amico, e viene davvero difficile, anche sforzandoci, pensare che quell’amico “cambierà anima”. Chiunque donerà la sua allo scapestrato sceriffo porterà con sé un grosso onore, ma anche un’eredità che pesa come un macigno. Non ho dubbi che il suo sostituto darà il meglio, e forse riuscirà anche a regalare ai bambini di oggi le stesse emozioni che Fabrizio con la sua voce ha regalato ai piccoli cresciuti negli anni ’90 e nei primi anni duemila… ma è proprio per questi ultimi che la pillola potrebbe risultare troppo amara da mandar giù.
…Un grande amico in me
Toy Story 4 segnerà la storia. Un brand che ritorna, un’infanzia troppo bella per essere dimenticata e per essere lasciata alle spalle, ed è proprio con questo spirito che dovremo accogliere il nuovo film. Anche se la vita e le condizioni di salute ci hanno privati del nostro Woody, tutto ciò che di buono è stato fatto, tutto ciò che ci è stato insegnato in oltre vent’anni rimarrà per sempre al nostro fianco, al grido di “Ho un serpente nello stivale!“. Molti saranno i sorrisi che arriveranno d’ora in poi, e sarà giusto accoglierli come avrebbe fatto lui, onorando al meglio la sua memoria. Già, la memoria… i ricordi… quelli non ce li toglierà mai nessuno… come nessuno toglierà mai la sensazione a un bambino di sei anni, seduto davanti alla TV con il suo VHS di “Toy Story – Il Mondo Dei Giocattoli” nuovo di fabbrica, di avere seduto al proprio fianco uno sceriffo capace di difenderlo da tutto e tutti.
Ciao Fabrizio, non sarai più il nostro Woody, ma sarai sempre il nostro grande Amico.