The Sandman – Recensione, una serie tv da Sogno

Abbiamo visto in anteprima i 10 episodi della serie tv di The Sandman, ispirata ai fumetti di Neil Gaiman: ecco la nostra recensione.

Simone Lelli
Di Simone Lelli - Editor in Chief Recensioni Lettura da 9 minuti
9.5
The Sandman 1

Nel non troppo lontano 1989, quando The Sandman usciva per la prima volta per la DC Comics (in America, visto che in Italia è arrivato nel 1991), sicuramente molti lettori avranno immaginato nella loro testa le scene disegnate da Sam Kieth e Mike Dringenberg, e scritte da Neil Gaiman. Più di 20 anni dopo, finalmente, una delle saghe più epiche per quanto riguarda i fumetti è stata presa in considerazione per una trasposizione. O meglio, è stata trasposta: se andiamo infatti a vedere lo storico, Gaiman e la DC hanno ricevuto più di mezza dozzina di proposte, fin dal 1991 quando Warner Bros. propose di trarne un film. Meglio tardi che mai, oggi arriva The Sandman su Netflix, e questa è la nostra recensione.

The Sandman Netflix

Fuori dalla DC Comics

Prima di parlare della serie, per contestualizzare, dedichiamo un po’ di spazio al fumetto: The Sandman nasce dalla mente di Neil Gaiman, lo stesso scrittore di American Gods e Nessundove. Se agli inizi non era mai stato appassionato ai fumetti, leggere Swamp Thing di Alan Moore gli fece cambiare idea, e probabilmente proprio le storie scritte da colui che al mondo ha donato opere come Watchmen e The Killing Joke hanno dato il via a Gaiman per raccontare questo personaggio alquanto particolare.

Le storie di The Sandman nei fumetti sono direttamente correlate ed intrecciate al mondo della DC Comics: per questo motivo uno dei grandi lavori fatti dallo stesso Gaiman, da David S. Goyer e da Allan Heinberg, è stato quello di estrapolarla dal contesto, riadattando quegli spunti che sicuramente un lettore dei fumetti avrebbe trovato intriganti, ma che per un fruitore di serie tv sarebbero stati solo alquanto bizzarri. Il mondo inoltre è andato avanti: se John Constantine è stato all’effettivo sdoganato tra film e serie tv (ricordiamo che il personaggio comparve la prima volta su Swamp Thing), Lucifer ha fatto il suo buono e cattivo tempo in quella serie procedurale già uscita tempo fa (e ricordiamo che lo stesso personaggio nasce proprio da The Sandman). Ma l’Astro del Mattino è solo uno dei personaggi che, nati dall’opera di Gaiman, hanno preso vita brillando di luce propria. Vedendo quindi The Sandman, se per caso noterete qualcosa che vi è familiare, non preoccupatevi: probabilmente quel qualcosa è nata dentro le pagine del fumetto, e ora state assistendo all’opera originale.

C’è anche da dire che al tempo, seppur con tutta la qualità intrinseca che l’opera di Gaiman possiede, il fumetto non era diffuso come oggi, lasciando a tutti gli effetti una sorta di barriera architettonica, tanto che anche per i lettori più giovani (magari avvezzi a storie di Batman e Superman) non risulta facile prendere un qualcosa come The Sandman e leggerla con facilità. Per questo la trasposizione in serie tv potrebbe a tutti gli effetti far esplodere questo immaginario. O comunque, ce lo auguriamo.

The Sandman Netflix

Trasposizione

Tutti i fan di The Sandman in sogno avranno immaginato le scene disegnate nei fumetti da Sam Kieth e Mike Dringenberg, e a tutti gli effetti la serie Netflix è un sogno che prende vita: il lavoro minuzioso – complice la presenza di Gaiman che stavolta ci ha messo le mani più delle volte scorse – diventa una narrazione quasi completamente fedele all’originale, dimostrando che in fondo non serve necessariamente stravolgere e cambiare per poter raccontare una storia.

La serie tv racconta le vicende di Morfeo, Re dei Sogni e degli Incubi, uno dei sette Eterni, che viene catturato da un mago durante un rituale. Dopo essere stato tenuto in prigionia – con tutte le conseguenze del caso al mondo dei sogni – dovrà rimboccarsi le maniche per risollevare il suo regno, sistemare i problemi creati dalla sua assenza e persino combattere qualche incubo che ha deciso di scappare nel mondo della veglia.

La serie tv racconta vari cicli narrativi in un modo molto vicino al fumetto: i racconti infatti – così come sulla carta stampata – sono divisibili e racchiudibili in macro storie, con qualche episodio one-shot che, sebbene mandi avanti la narrazione orizzontale, ha il suo inizio e la sua fine.

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Se l’intreccio è quasi identico a quello del fumetto – salvo qualche piccolo cambiamento di contestualizzazione dovuto all’ambientazione moderna e qualche sistemazione per i collegamenti rimossi al mondo DC Comics – i personaggi sono altrettanto fedeli alle controparti fatte di matita e colori. Tom Sturridge porta su schermo un fantastico Morfeo, con i suoi sguardi profondi e le sue parole articolate.

Interessanti anche i secondari come Lucienne, bibliotecaria del regno di Sogno, e tutti gli abitanti di tale posto. I vari antagonisti, che non cadono nel classico bianco e nero ma che rimangono in una fantastica e profondissima zona di grigi, sono altrettanto ben strutturati.

Tutto questo però non deve far pensare ad una semplice e stupida copia: la serie tv di The Sandman ha una sua anima, un suo carattere, che sebbene sia uguale quasi in tutto a quello del fumetto, è comunque a suo modo caratterizzata. Talvolta inoltre, è possibile percepire da chi ha già letto queste storie, che la serie riesce a ricreare determinate scene con una qualità maggiore di quanto visto sulla carta stampata, proponendo dei temi e delle dinamiche in modo migliore, grazie ovviamente al fatto che la serie tv permette di avere immagini in movimento.

The Sandman Netflix

La magia, dai fumetti alla serie tv

Ciò che al tempo aveva la serie originale di The Sandman si ritrova in modo parallelo in questa serie tv Netflix: ogni puntata, senza preoccuparsi di durata o di ritmo, racconta a modo suo delle vicende, e lo fa in un modo quasi magico. Noterete che alcune puntate avranno un ritmo costante capace di portarvi in sella ad un’avventura, mentre altre potrebbero farvi persino perdere la cognizione del tempo (episodio 5) o farvi immergere in un racconto fatto di flashback e di momenti profondi (episodio 6).

La serie TV di The Sandman ha una profondità d’animo davvero rara: i temi che tratta sono talvolta toccanti, i modi in cui le cose vengono spiegate e mostrate sono quasi eteree, e tutto è pensato e scritto e diretto con tale gusto da staccare di un palmo un gran numero di produzioni odierne. Ogni frase, ogni gesto e ogni espressione concorrono alla creazione di un prodotto che vi farà immergere all’interno di questa strana avventura. Non c’è sogno senza un immaginario di qualità, e a questo provvede comunque il comparto tecnico, capace di regalare dei tagli e delle sequenze davvero stupende, nonché dei lavori in computer grafica capaci di lasciare a bocca aperta.

Un grandissimo applauso infine va fatto al doppiaggio italiano: seguendo il filo della traduzione del fumetto, molte frasi, molti dialoghi e molti pensieri sono praticamente identici, presi parola per parola e proposti dal cast di doppiaggio in modo quasi perfetto. Altrettanto di qualità è il modo in cui le varie dinamiche sono state gestite in termini di tempo all’interno della serie: questi 10 episodi racchiudono al loro interno due saghe e qualche one shot (nel caso foste interessati, sono i primi due volumi, Preludi e Notturni e Casa di Bambole). Con dei nomi di episodi che riprendono quelli dei capitoli, il tempo utilizzato è esattamente quello giusto, senza mai arrivare a cadute di ritmo se non volute proprio dalla storia stessa.

The Sandman 1
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Amante dei videogiochi, non si fa però sfuggire cinema e serie tv, fumetti e tutto ciò che riguarda la cultura pop e nerd. Collezionista con seri problemi di spazio, videogioca da quando ha memoria, anche se ha capito di amarli su quell'isola di Shadow Moses.