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The Matrix: Jet Li ha spiegato perché rifiutò di partecipare ai sequel della saga

Il famoso attore e artista marziale cinese Jet Li ha rilasciato un’intervista ai microfoni di Abascus, nella quale ha rivelato le motivazioni che lo spinsero ad abbandonare l’idea di partecipare alla famosa e quasi ventennale saga cinematografica di The Matrix, nata dalle menti delle sorelle Wachowski.

Benché i tre film della serie uscirono ormai quasi venti anni fa, a cavallo tra il vecchio e il nuovo secolo, l’attore (recentemente scritturato per il ruolo di Imperatore nel prossimo film live action Disney dedicato all’impavida Mulan) ha deciso di dare delucidazioni in merito a seguito della notizia che vede lo sceneggiatore Zak Penn intento a dare nuova vita al brand con un’espansione del mondo narrativo dedicato all’enigmatico e cupo Neo.

Durante l’intervista l’artista marziale cinese ha rivelato alcune perplessità che, con senno di poi, non erano del tutto sbagliate all’epoca del tentato reclutamento nel team di The Matrix:

È stata una lotta commerciale per me. Mi resi conto che nonostante gli americani volevano che filmassi per tre mesi, sarei rimasto con loro per nove. E per quei sei mesi rimanenti, avrebbero voluto registrare e copiare tutte le mie mosse in una biblioteca digitale. Alla fine delle registrazioni il diritto su quelle mosse sarebbe andato a loro.

L’attore ha poi articolato la risposta precisando che tali perplessità nacquero quando venne chiamato nel 2000 per il ruolo di Seraph (che poi venne interpretato da Collin Chou) nel primo sequel The Matrix Reloaded. La paura di Jet Li fu che i cineasti americani avrebbero potuto usare la CGI (all’epoca ancora acerba come tecnologia) per rimpiazzare il suo volto con quello di altri attori e far sembrare le sue mosse come eseguite da altri.

Stavo pensando: mi sono allenato per tutta la vita. Noi artisti marziali possiamo invecchiare e smettere di fare tali acrobazie. Eppure i registi avrebbero potuto possedere le mie mosse come proprietà intellettuale per sempre. Quindi ho detto che non potevo farlo.

the matrix

Come detto in precedenza, con senno di poi, la paura di Jet Li si può considerare più che ragionevole e fondata dal momento che negli ultimi anni lo sviluppo tecnologico della CGI ha permesso di compiere prodezze, come ad esempio la ricostruzione fedelissima del Grand Moff Tarkin di Peter Cushing e quella di una giovane principessa Leia nell’abbastanza recente Roge One: A Star Wars Story (cosa che ha causato non poche polemiche di tipo etico e morale).

Insomma Jet Li ha meditato bene prima di rifiutare un ruolo che forse gli avrebbe portato più fama di quella che attualmente può vantare, ma forse (sotto alcuni punti di vista) è stato meglio così. Voi cosa ne pensate, avreste visto bene l’attore cinese nei panni di Seraph? Fateci sapere la vostra con un commento!

Fonte:
Stefano Speranza
Potrei definirmi un ragazzo semplice con passioni semplici: quella per i videogiochi, ma soprattutto per il mondo del cinema. Da che ho memoria passo il tempo libero (e anche quello impegnato) a giocare e a vedere film. Il mio obiettivo è quello di condividere con quante più persone possibile queste mie passioni (e anche conquistare il mondo, ma per quello c'è tempo).

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