Era il 2004 quando il primo trailer di presentazione di The Legend of Zelda Twilight Princess aveva stupito il pubblico presente all’E3 e il mondo intero, per un ritorno all’atmosfera cupa e una grafica che puntava al realismo dopo l’eccellente ma “cartonesco” Wind Waker. Il gioco, alla fine, uscito come canto del cigno per GameCube e gioco di lancio per Wii, nel suo insieme era un gioco eccezionale e un ottimo Zelda, criticato però da alcuni per una troppa voglia di somigliare al capolavoro che fu Ocarina of Time ma che, a conti fatti, non riusciva ad imitarlo anche nell’eccellenza in ogni campo. Da quei tempi ora sono passati ben dieci anni, dopo lo sbarco (è proprio il caso di dirlo) della remastered di Wind Waker su Wii U, il cui lavoro è stato minuzioso e con un comparto grafico non solo “aggiornato” ma quasi riscritto da zero, ecco che nell’attesa del vero Zelda per l’attuale console casalinga Nintendo arriva anche una remastered del titolo prima citato, The Legend of Zelda Twilight Princess HD: avremo una versione aggiornata in modo certosino anche in questo caso?
Il lavoro svolto dai Talantus Games è stato sicuramente ottimo, ma probabilmente tutti, compreso il sottoscritto, ci si aspettava di più. Ed è questo che porta una maggior difficoltà nel recensire questo titolo: posso valutare il gioco in sé, quel che trasmette e la qualità del gioco stesso, e in questo caso ci troveremmo di fronte (di nuovo) ad un capolavoro, o potrei invece concentrarmi sulla qualità della remastered, sui miglioramenti apportati che possono convincere chiunque, anche chi ha già giocato l’originale, a tornare a cavalcare Epona sulla Piana di Hyrule, in questo caso il giudizio è per forza di cose meno positivo. Alla fine ho scelto il secondo approccio, concentrandomi soprattutto sulle migliorie di questa versione, non facendo comunque pesare troppo le cose “negative” visto che, come già detto, nel complesso Twilight Princess HD è un gioco ottimo, che chiunque dovrebbe giocare.
Un crepuscolo meraviglioso, ma ancora troppo buio
L’aspetto che per primo salta all’occhio e che, in effetti, è quello su cui si è lavorato maggiormente, è il comparto grafico: 10 anni fa il gioco metteva in mostra i muscoli del GameCube, con una mappa enorme, modelli poligonali ottimi e una fluidità generale degna di un gioco che porta la parola “Zelda” nel suo titolo; ovviamente i tempi sono cambiati, un pesante lavoro di rimasterizzazione doveva essere fatto e la cosa è riuscita a metà. Se abbiamo infatti una pulizia visiva di prim’ordine, con colori non più slavati (ve ne accorgerete soprattutto nel mondo del crepuscolo) e texture migliorate, soprattutto sui personaggi principali come Link, Midna e Zelda, negli interni delle abitazioni e nella città di Hyrule, l’impatto generale non è proprio eccellente e il decennio sul groppone si sente tutto: la stessa pulizia grafica di prima, infatti, mette in risalto il motore grafico datato che gestisce il tutto e notiamo quindi modelli poligonali che sono rimasti pressocchè gli stessi, con espressioni facciali quasi assenti, dita quadrate ed elementi dell’ambiente (come alberi e rocce) che stonano molto con quello che siamo abituati a vedere oggigiorno, anche sullo stesso Wii U (cito, solo per dirne uno a caso, un certo Xenoblade Chronicles X). In ogni caso l’atmosfera cupa del gioco è rimasta tutta, i 1080p e i 30fps fanno il loro sporco lavoro e il gioco è godibile ed emozionante così come 10 anni fa. Ad aiutare è anche la colonna sonora, eccellente all’epoca ma che necessitava anch’essa di un piccolo riarrangiamento: sentire le stesse identiche melodie dell’originale quando oggi siamo abituati a musiche orchestrali stona un po’ con il resto del lavoro, ma non mancherete di certo ad emozionarvi così come è stato a suo tempo su GameCube o Wii.
La vita facile di Link
I miglioramenti, comunque, non si limitano solo al comparto tecnico ma anche al gameplay che ha subìto diversi cambiamenti, tutti positivi. La feature principale del Wii U, il GamePad, viene sfruttato come meglio dovrebbe e così come era stato fatto in Wind Waker HD: una mappa sempre disponibile che è possibile switchare con l’inventario e che permette, quindi, di avere tutto a portata di mano senza dover necessariamente mettere in pausa il gioco; se su Wii potevamo mirare con precisione grazie al puntatore del telecomando, questa volta vengono in nostro aiuto i sensori di movimento che dopo un piccolo periodo di adattamento, danno anch’essi le loro soddisfazioni. Disponibile anche l’off-tv per poter giocare anche a tv spenta e, nel caso vogliate essere proprio tradizionalisti, il gioco permette di essere giocato anche con il Controller Pro. In questi dieci anni una delle più grandi “novità” di Nintendo sono stati gli Amiibo e di certo non potevano mancare in questa remastered: utilizzando l’Amiibo di Link sarà possibile ripristinare il numero massimo di frecce, con quello di Zelda e Sheik avremo di nuova la piena salute, per i più temerari c’è l’Amiibo di Ganondorf che raddoppierà il danno inflitto dai nemici (e se accoppiato alla modalità eroica, fin da subito disponibile, i nemici causeranno un danno quadruplo e senza possibilità di trovare cuori!). La vera aggiunta però sarà dettata dall’utilizzo del nuovo Amiibo di Link Lupo: una volta utilizzato infatti sarà possibile sbloccare un dungeon esclusivo, chiamato “L’antro delle bestie” in cui nella forma lupo e senza possibilità di recuperare cuori bisognerà affrontare diversi nemici in sequenza ed arrivare sani e salvi fino alla fine. Ultima aggiunta, anch’essa gradita, è il supporto del Miiverse: così come in altri titoli per Wii U sarà possibile allegare dei timbri (da sbloccare come collezionabili disseminati in tutto il mondo di gioco) ai messaggi che posteremo sul social network videoludico di Nintendo.
L’eroe del tempo è ancora in forma
Fino ad ora abbiamo parlato dei miglioramenti apportati da questa remastered, ma il gioco in sé quanto è ancora attraente e giocabile? Su questo non c’è da preoccuparsi, Twilight Princess HD porta con sè tutti i pregi (e anche i difetti, seppur alcuni limati) dell’originale, quindi ci troviamo sicuramente di fronte ad un titolo di altissimo profilo. Per quanto il gameplay con Skyward Sword abbia avuto uno svecchiamento; rigiocare oggi Twilight Princess è ancora un’esperienza lodevole, con un gameplay quasi perfetto e dei dungeon ispirati che creeranno qualche grattacapo anche a chi ha già giocato il titolo originale su GameCube o Wii. Una storia toccante e con qualche colpo di scena, una tensione crescente sia nelle vicende che nelle situazioni di gioco portano a rimanere attaccati al GamePad fino alla fine dello scontro finale (uno dei più belli dell’intera saga). Così come i pregi, però, anche alcuni difetti sono rimasti: abbiamo un numero di sub-quest nettamente inferiore rispetto a Ocarina of Time o Wind Waker e alcuni tempi morti, ritorna ovviamente la raccolta delle gocce di luce, fasi molto criticate all’epoca, ma che sono state semplificate riducendo il numero di gocce da trovare per liberare i vari mondi dalle tenebre.
Il lavoro svolto da Talantus Games può essere promosso a pieni voti, d’altronde Nintendo ha pensato a questo Twilight Princess HD più come un contentino in attesa del vero Zelda Wii U, tanto da vendere un bundle che comprende gioco, colonna sonora e Amiibo ad un prezzo pari ad altri giochi venduti stand alone. A chi non ha mai giocato a questa avventura, non posso che consigliare questa versione rivista e corretta, per tutti coloro che sanno già che fine faranno Zant, Link Lupo e Midna, l’acquisto è da considerare solo in caso di collezionismo e puro amore per la saga.