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The Last of Us – Recensione

Ebbene il 14 Giugno 2013 è arrivato, e con lui un grandissimo regalo!!! No, non è l’estate ma è The Last of Us. Il gioco è stato definito come il miglior gioco di questa generazione da molte riviste, tra cui l’Empire. Ma sarà tutto vero? Io l’ho finito il più velocemente possibile solo per descrivervelo. Scoprite insieme a noi se ne vale la pena di comprare questo titolo o no. Della redazione in 5 l’abbiamo preso, tutti e 5 Limited Edition al Day One: già questo vi può far capire quanto era alta l’hype. Tutto grazie alle notizie, ai video e ai rumors lasciati dalla Sony e dalla sua casa, la Naughty Dog (casa di Crash e Uncharted). Inserisco il disco nella Ps3 (ricordo a tutti che The Last of Us è esclusiva Ps3 e Sony), e parte un caricamento abbastanza lungo: tranquilli, è l’unico caricamento del gioco, rimanendo invece scorrevole una volta in partita. Il gioco parte, e già possiamo vedere quanto la grafica sia stata spinta in avanti: certo, non quanto Beyond: Two Souls, ma sicuramente migliore di Uncharted 3, e già allora era una signor grafica! Senza raccontarvi oltre per non spoilerarvi la storia, vi descriverò le caratteristiche del gioco una per una. P.S. già dopo i primi 10 minuti una lacrimuccia è scesa per lo meno a me.

Trama Il gioco vi mostrerà il nostro mondo 20 anni dopo un contagio di un infezione fungina (l’Ophiocordyceps unilateralis, fungo esistente realmente ma che per ora ha solo infettato alcuni insetti, avendo però gli stessi effetti del gioco) che trasforma tutti i contagiati dalle spore in una sorta di zombie, aggressivi e affamati. Vi troverete quindi nel 2033, in un’America devastata. Il mondo si divide ormai in 3 fazioni: le Luci (Fireflies in inglese) gruppo armato che tenta di trovare una cura per l’epidemia, i Cacciatori (Hunters in inglese) che vivono nella sregolatezza, uccidendo tutti gli altri per sopravvivere e i Sopravvisuti, ovvero tutti coloro che si rifugiano per continuare a vivere. I protagonisti sono Joel, all’incirca un 40enne e una ragazzina di nome Ellie, di 14 anni. La trama è sublime, piena di colpi di scena, con due personaggi primari caratterizzati fino all’unghia e con personaggi secondari ognuno con una storia diversa, ognuno con carattere diverso, ognuno realistico. Ogni persona ha passato le sue vicende e ha avuto i suoi dolori, e tutto ciò sarà il cardine delle scelte fatte da ogni personaggio. Ma se pensate che vi troverete solo contro questi mostri, vi sbagliate: perché più pericolosi di questi mostri sono gli esseri umani, disposti a far tutto per sopravvivere, anche a uccidere.

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Sonoro Il gioco mosta dei dialoghi sopraffini, doppiati in italiano da doppiatori di alta categoria, risultando spontanei. Le musiche sono avvincenti e tutte azzeccate, scena per scena. I rumori ambientali torneranno molto utili poiché è su quelli che alcuni mostri si basano per muoversi, similmente ai pipistrelli.

Grafica La grafica è una delle migliori viste su Ps3, avendo però alcuni cali di frame-rate e alcune texture sgranate, come sempre nei titoli sviluppati con Havok, avendola come pecca in cambio di una fluidità di movimenti alta. Le espressioni catturate con Motion Capture sono stupende, ogni stato d’animo si vede impresso sulle facce dei vari personaggi (per esempio quando strangolate qualche umano).

Gameplay Qui si passa al secondo punto fondamentale, perché non è la trama da sola a farla da padrona in questo gioco, ma anche la giocabilità. Potrete incontrare due nemici: gli esseri umani e gli infetti. Gli umani avranno un equipaggiamento sempre più ben assortito col proseguire della storia, portandovi a colpire i nemici più di una volta per togliergli gli strati protettivi. Gli infetti avranno un grado sempre più alto di infezione col proseguire della storia: troverete infatti i classici Runners, veloci ma non troppo letali, o i devastanti Clickers, che non possono vedere dagli occhi ma con un colpo possono uccidere. Il gioco non vi costringerà a uccidere ogni nemico, anzi, potrete andare avanti di nascosto, oppure uccidere tutti in modo silenzioso, oppure fare una strage a colpi di arma da fuoco. Colpi che saranno sempre molto scarsi, rendendo il senso di oppressione dato dalla sopravvivenza. Potrete tenere un’arma per tipo a portata di mano, mentre le altre saranno nello zaino e vi costringeranno a fermarvi per tirarle fuori. Potrete inoltre potenziare le vostre armi con degli oggetti che trovate in giro e costruire alcuni oggetti tra cui bombe e medikit con materie prime sparse nel gioco. Il gioco avrà 4 difficolta, tre già sbloccate (Facile, Medio e Difficile) e una da sbloccare (Sopravvivenza). Potrete inoltre una volta finito il gioco, rigiocarlo alla stessa difficolta con gli oggetti che avevate all’inizio, in Nuova Partita +. Il titolo vi farà vivere un anno intero, passando per tutte e quattro le stagioni, facendovi incontrare molte persone, spingendovi a fare di tutto per sopravvivere e portando il rapporto tra Joel e Ellie da due sconosciuti a un rapporto Padre – Figlia.

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Multiplayer Il gioco ha anche una modalità multiplayer, dove potrete far parte o dei Cacciatori o delle Luci, e dove vi troverete a sopravvivere per 12 settimane, e dove in ogni settimana potrete partecipare in due tipologie diverse di partite. Ogni giorno della settimana nel gioco sarà una vostra partita online, e dovrete fare tutto il necessario per far sopravvivere la vostra popolazione.

Resoconto Torno a prendere il discorso iniziale: in 5 l’abbiamo comprato, a 4 è piaciuto da morire, 1 l’ha definito un ottimo titolo ma non gli piace. E’ questo, per me, il motivo per cui questo gioco può essere definito il miglior gioco finora uscito: l’80 % di coloro che hanno comprato il titolo in redazione l’hanno amato, li ha appassionati e li sta tenendo incollati allo schermo, contando che tutti e 4, me compreso, abbiamo gusti diversi, totalmente diversi, eppure tutti concordi nel definire capolavoro questo gioco.

The Last of Us

9.2

Torno a prendere il discorso iniziale: in 5 l’abbiamo comprato, a 4 è piaciuto da morire, 1 l’ha definito un ottimo titolo ma non gli piace. E’ questo, per me, il motivo per cui questo gioco può essere definito il miglior gioco finora uscito: l’80% di coloro che hanno comprato il titolo in redazione l’hanno amato, li ha appassionati e li sta tenendo incollati allo schermo, contando che tutti e 4, me compreso, abbiamo gusti diversi, totalmente diversi, eppure tutti concordi nel definire capolavoro questo gioco.

Simone Lelli
Amante dei videogiochi, non si fa però sfuggire cinema e serie tv, fumetti e tutto ciò che riguarda la cultura pop e nerd. Collezionista con seri problemi di spazio, videogioca da quando ha memoria, anche se ha capito di amarli su quell'isola di Shadow Moses.

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