Alcune professioni viaggiano a stretto braccio con l’etica: tra queste figura, sicuramente, quella dell’avvocato, persona che grazie alle sue parole può far decidere, ad un giudice o a una giuria, la colpevolezza o l’innocenza di una persona. Nonostante tutto, è anche una professione che potrebbe sembrare a qualche game designer poco adrenalinica da riportare su schermo: mai frase fu più errata. Se dobbiamo ringraziare qualcuno per averci permesso di giocare nei panni di avvocati pronti a cavalcare le aule di tribunale, è sicuramente Capcom, che grazie al suo Phoenix Wright: Ace Attorney, ha aperto le strade per questo gioco alquanto particolare. Dopo anni passati tra le corti moderne, è giunto il momento – almeno per noi Europei – di fare una visitina nelle corti giapponesi e inglesi dell’epoca vittoriana con The Great Ace Attorney Chronicles, raccolta di due giochi usciti rispettivamente nel 2015 e nel 2017 in Giappone per 3DS.
La raccolta, che quindi comprende The Great Ace Attorney: Adventures e The Great Ace Attorney 2: Resolve, arriva su Nintendo Switch, PlayStation 4 e PC con una veste grafica migliorata e un insieme di nuove meccaniche di gioco davvero interessanti. Nei panni di Ryunosuke Naruhodo, dovrete quindi risolvere enigmi alla ricerca della verità, investigando e combattendo in aula contro gli avvocati che vi si metteranno contro.
Antica Modernità
Abbiamo potuto provare 3 casi di The Great Ace Attorney Chronicles per quest’anteprima, analizzandoli nel dettaglio, per capire come questo titolo ambientato molti anni prima delle epopee legali di Phoenix Wright e compagni possa essere a tutti gli effetti la possibile strada giusta per proseguire la serie. Il gioco, infatti, sebbene utilizzi lo stesso sistema – ovviamente migliorato – visto nei capitoli usciti su Nintendo DS, aggiunge tante novità interessanti.
Innanzitutto, nel gioco il nostro Ryunosuke sarà affiancato da Herlock Sholmes, personaggio ispirato alla lontana a Sherlock Holmes che si occuperà delle investigazioni (non sempre nel migliore dei modi). L’altra novità è legata invece alla giuria, gruppo di persone che deciderà se l’imputato è innocente o colpevole, obbligando il giocatore a tenerne quindi conto. La motivazione dietro a questo sistema legale, che nell’epoca Meiji in Giappone non era ancora utilizzato, si collega alla trama del gioco, e al contatto tra la patria del Sol Levante e l’Inghilterra.
Risulta quindi un po’ strano – ma in senso buono – trovare un gameplay moderno e fresco dentro un gioco ambientato precedentemente alle vicende di Wright, Justice e Edgeworth, però tutto ciò fa davvero ben sperare per l’arrivo di un futuro capitolo, pronto a farci tornare nelle nostre moderne aule.
Lo scoglio linguistico
Nonostante sia arrivato da noi dopo 6 anni circa, The Great Ace Attorney Chronicles sarà completamente in inglese: se infatti il doppiaggio potrà essere ascoltato in lingua originale o nella lingua anglosassone, nemmeno i sottotitoli saranno in italiano, spingendo quindi i giocatori a dover “digerire” un titolo prettamente narrativo tutto in lingua straniera.
La scelta, seppur comprensibile sotto qualche aspetto, stona un po’ con l’idea del gioco: The Great Ace Attorney Chronicles, così come gli altri capitoli di Ace Attorney, si basano molto sullo studio delle parole dette dai vari testimoni. Proprio queste, ascoltate più e più volte, spingeranno il giocatore a trovare del contraddittorio, utile per prendere in castagna eventuali bugiardi e scoprire quindi la verità.
Se però non vi trovate molto bene nel comprendere la lingua inglese, allora potrebbe fare la caso vostro la Modalità Storia, che vi permetterà di godervi in tranquillità il gioco senza giocare: in questo modo non dovrete scervellarvi per capire chi è stato il vero colpevole, ma allo stesso tempo vi perderete forse l’esperienza più divertente del titolo.
Obiezione!
Il gioco nei tre casi che abbiamo provato, nonostante la voglia di cambiare un po’ le regole, rimane fedele alla sua comicità paradossale, dagli iconici “Obiezione!” fino a quei siparietti divertenti che vi faranno lanciare risate inaspettate. Insomma, tutto ciò che ha reso questa serie fantastica è presente, in modo molto evidente, in questo The Great Ace Attorney Chronicles, una collezione di due giochi pronta a farci passare ore e ore tra i banchi del Tribunale.
Con un piglio fresco e leggero, non vediamo l’ora di mettere le mani sulla versione finale del gioco per poter provare il resto dei casi, in quello che a tutti gli effetti sembra essere il gioco perfetto per quest’estate, ma soprattutto il ritorno di un brand che mancava da tempo e che vogliamo veder tornare di nuovo nel prossimo futuro.