La saga di Assassin’s Creed è divenuta sin dalla sua prima apparizione nel lontano 2007, un cult videoludico per vecchi e nuovi videogiocatori; un tale contenuto tecnico-artistico ha catturato l’utenza sin dal primo trailer, con un’ambientazione incredibile supportata da un candido assassino silenzioso e da personaggi storici e carismatici. Il brand, nonostante qualche meritata critica ludica, è divenuto immediatamente un system seller incredibile a livello di numeri, grazie anche alla politica di Ubisoft di far uscire un capitolo (principale e non) all’anno; tale decisione ha però portato quelle critiche ad aumentare esponenzialmente, culminate di fatto con gli ultimi capitoli usciti su gen attuale, definiti troppo poco innovativi e uguali fra di loro. Quest’anno Ubisoft sembra aver imparato dai suoi errori saltando l’appuntamento annuale col titolo, immaginiamo al fine di innovare uno schema divenuto oramai stantio, ma proponendoci una versione rimasterizzata della sottosaga più riuscita e famosa del brand: stiamo parlando della Assassin’s Creed: The Ezio Collection, raccolta dei capitoli dedicati ad Ezio Auditore, protagonista di Assassin’s Creed II, Brotherhood, e Revelations, nonché unico personaggio al quale la saga abbia dedicato più di un titolo. Andiamo a guardare insieme pregi e difetti di questa ricca collezione!
Un museo videoludico
Ezio Auditore è indubbiamente il personaggio più carismatico e famoso di tutto l’oramai longevo brand: superato lo scotto iniziale dell’abbandono di Altair, il giovane fiorentino saprà conquistarvi immediatamente grazie alla sua spensieratezza mista ad incoscienza, elementi che poi muteranno nel corso delle sue avventure: una delle caratteristiche più affascinanti sarà infatti crescere con Ezio nel corso dei tre titoli, passando di fatto dal giovane con la voglia di spaccare il mondo ad uomo maturo e cupo, senza mai ovviamente perdere quella leadership innata che solo i grandi personaggi hanno dentro. Una crescita condivisa anche con Desmond Miles, la controparte umana e concreta di Ezio, che scoprirà cosa si cela dietro tutti i misteri che l’animus si porta dietro di capitolo in capitolo; il connubio è riuscitissimo, portando l’utente a divorare capitoli su capitoli anche solo per una nuova cutscene rivelatrice. Se a questo uniamo un comparto artistico semplicemente sublime, capirete presto che la formula è decisamente riuscita; partendo con ordine, in AC II avremo modo di arrampicarci sulle strutture architettoniche della splendida Firenze rinascimentale e di osservare i canali della magica Venezia: inutile dire che il risultato è qualcosa di veramente magico, con l’esplorazione che diverrà immediatamente la nostra principale compagna d’avventure.
Nel diretto seguito Brotherhood avremo modo di visitare Roma in tutte le sue meraviglie, con la possibilità di osservare tutte le strutture architettoniche che hanno reso la capitale italiana la città più bella del mondo; tra acquedotti, tombe e strutture architettoniche c’è da perdersi veramente, raggiungendo il culmine nella missione nel Colosseo che resta tutt’oggi una delle più evocative e riuscite di sempre. Dulcis in fundo, nel capitolo Revelations, avremo modo di muoverci all’interno di Costantinopoli, chiamata Istanbul dagli abitanti del luogo: quest’ultima si rivela essere molto diversa da Roma, più piccola ma più densamente popolata e colma di edifici, con un’architettura prettamente orientale che sfocia nel mistico e nel magico; tra moschee e strutture di ogni tipo c’è da perdersi anche in questo capitolo, sebbene la storyline di fondo non sia all’altezza dei due predecessori. Come avete potuto leggere, questa Assassin’s Creed: The Ezio Collection è una vero e proprio museo videoludico, capace si di catturarvi con storie di epoche passate magistralmente raccontare, ma anche di assimilarvi come spettatori non paganti di alcune delle realtà storiche più magiche di sempre.
Ludicamente parlando…
Passiamo ora ai contenuti e al lato prettamente tecnico di questa collezione, vero fulcro di questa breve recensione: il titolo contiene i già citati capitoli con Ezio protagonista comprensivi di tutti i DLC usciti, a scapito del multiplayer che è stato rimosso; Ubisoft ha dichiarato infatti che è molto difficile tener popolato un multiplayer del genere, cosa comunque piuttosto comprensibile visti gli anni passati dalla release ufficiale, che ricordiamo essere nel 2009. Il titolo conterrà poi Assassin’s Creed Lineage ed Embers, rispettivamente una serie di tre cortometraggi che fungono da prologo al secondo capitolo e un cortometraggio d’animazione che racconta le vicende successive a Revelations; realizzati entrambi con buonissima qualità svolgono a dovere la loro funzione complementare, colmando il vuoto che attanagliava la storia di Ezio e raccontando la sua giovinezza e il suo interessante ritiro dall’Ordine. Passando al lato meramente tecnico, il lavoro di Ubisoft è promosso solo in parte; il terzetto di titoli è stato rimasterizzato interamente a 1080p e 30fps stabili, supportando il 4K per la versione PS4 Pro: è lecito chiedersi come mai non siano stati raggiunti i 60 frame per secondo vista comunque l’attuale potenza di calcolo sebbene già cosi il risultato sia più che buono, specialmente se confrontato coi canonici cali di frame dell’epoca. Il lavoro migliore è stato senza dubbio svolto nell’impianto di illuminazione, che riuscirà di fatto a mascherare parte dei difetti che giochi di un lustro fa non possono non avere.
Purtroppo sarà impossibile non confrontare queste riedizioni con gli ultimi capitoli della saga, che si dimostreranno anni luce avanti a livello tecnico e ludico: l’impatto sarà infatti emotivamente pesante per i fan della saga, che probabilmente ricordavano i titoli meravigliosi a livello visivo e che dovranno decisamente riconoscere come oramai risultino piuttosto obsoleti; l’estrema saturazione applicata da Ubisoft non aiuta poi la produzione, migliorando l’impatto visivo ma facendo perdere di fatto quell’atmosfera creata dai “cupi” colori utilizzati al tempo che rendevano i titoli dei piccoli quadri rinascimentali. Il sonoro si dimostra positivo ancora oggi, con un buon doppiaggio ed una colonna sonora d’eccezione. La longevità dal canto suo, rimane molto elevata: parliamo di una cinquantina buona di ore totali per tutti e tre i capitoli, che aumenteranno ancora se si punta al terzetto di platini/obiettivi messi a disposizione, e ovviamente alla visione dei cortometraggi. Chiudiamo infine col prezzo di lancio, che vede la Assassin’s Creed: The Ezio Collection venduta al prezzo consigliato di 49,99 Euro, con la splendida edizione da collezione che costerà invece 79,99, esclusiva però dello store Ubisoft.
Modus Operandi: la recensione che avete appena letto è stata redatta basandosi sulla versione PlayStation 4 della collection, dopo aver giocato singolarmente ogni titolo per diverse ore, analizzandone analogie e cambiamenti a livello tecnico.