Solo poche settimane fa vi parlavamo, nella recensione di Ascending Tide, del fatto che nutrivamo grandi aspettative per The Elder Scrolls Online High Isle e per questo motivo, quando siamo stati invitati da Bethesda a scoprire le novità del prossimo capitolo in anteprima, provandolo per alcune ore, siamo rimasti decisamente sorpresi e contenti. Rich Lambert, Creative Director di The Elder Scrolls Online, ci ha così introdotto al nuovo capitolo dell’MMORPG, illustrando nei dettagli tutte le principali novità.
Come potevamo già immaginare dal trailer di annuncio, High Isle non sarà un capitolo dove dovremo fermare un apocalisse o, più in generale, combattere un nemico apparentemente invincibile. Al contrario, il team di sviluppo ha messo subito in chiaro che le vicende che scopriremo saranno molto più politiche rispetto quelle vissute nei precedenti capitoli, e ne abbiamo avuto conferma sin dai primissimi minuti di gioco.
La premessa narrativa ci introduce al Gonfalon Bay, una città portuale dell’isola di High Isle, che a sua volta fa parte dell’arcipelago Systres. L’area, al momento del nostro arrivo, sta già subendo attacchi da parte dell’Ascendant Order (lo stesso che avevamo conosciuto in Ascending Tide) e verremo messi immediatamente a conoscenza delle divergenze nelle classi sociali dell’isola di High Isle. I principali antagonisti del capitolo, di fatti, vengono introdotti come civili mascherati che compiono razzie nei confronti dei più forti, dell’alta società, sebbene commettano oggettivamente atti di criminalità nei confronti dell’intera popolazione.
Il post-apocalittico come non lo avevamo mai visto prima
Da questa semplice, ma molto efficace premessa, capiamo non solo che il team di sviluppo è riuscito a creare un contesto narrativo molto particolare e funzionante, ma anche che la storia di The Elder Scrolls Online High Isle va verso una direzione molto precisa. Molto probabilmente, il giocatore sarà portato a mettere in discussione il bene e il male, tra il Society of the Steadfast e l’Ascendant Order in un conflitto tanto politico quanto militare. Difficilmente potremo fare delle scelte concrete, ma da una primissima analisi possiamo dire di essere rimasti più che soddisfatti dal comparto narrativo di High Isle.
Peraltro, siamo stati molto felici di riscontrare una maggiore comprensibilità dei dialoghi, che finalmente allontanano dei dialetti troppo stretti e quei modi di dire che minavano la godibilità generale da parte dei giocatori che potevano non apprezzare l’assenza della traduzione dei testi in lingua italiana. Tuttavia, crediamo sia sbagliato etichettare questa maggiore semplicità dei dialoghi come “banali”, e anzi siamo convinti che questo sarà uno dei pregi che renderanno High Isle un pizzico più accessibile degli altri capitoli, almeno per quanto riguarda il comparto narrativo.
Le quest, almeno quelle che abbiamo potuto provare nella nostra anteprima, non ci sono parse particolarmente innovative o inedite, e chiedevano ancora di spostarsi continuamente da un punto all’altro della mappa. Anche per questo motivo crediamo che una narrazione più pulita e comprensibile sia la scelta migliore per un capitolo come High Isle, dove gli intrighi politici e i colpi di scena saranno sicuramente all’ordine del giorno.
Un arcipelago che non convince
Ad essere invece più monotono è invece il mondo di gioco, l’area più occidentale di Tamriel, le due isole dell’arcipelago Systres: High Isle e Amenos. Le similitudini con Summerset sono immediate e sembra che anche l’ambientazione possa perdersi in una triste rivisitazione di quanto fatto in passato. La mappa resta ben riempita di quest e luoghi di interesse, è innegabile, ma non ci pare siano stati fatti grandi passi in avanti per quanto riguarda il setting e il level design generale, anzi.
Siamo rimasti un po’ basiti però dalla sua grandezza, soprattutto se lo confrontiamo con Summerset. Sebbene da una parte la mappa esplorabile sia tanto estesa quanto nelle altre regioni, non abbiamo potuto non notare un fatto curioso: sebbene dalla mappa delle regioni, possiamo vedere chiaramente che l’arcipelago Systres è molto più piccolo di Summerset, quando vi mettiamo piede sembra delle stesse dimensioni, creando così un’incoerenza tra le varie mappe di gioco.
TESO si evolve in modi inaspettati
Se volessimo invece andare a ricercare novità nel gameplay, scopriremmo prima di tutto Dreadsail Reef, un nuovo trial da 12 giocatori, simile in dimensioni a Rockgrove. Peraltro, la storia di questo trial si sposa alla perfezione con quello di High Isle, raccontando lo scontro tra i nobili dell’isola e i pirati che invece vogliono assediarcisi. Tuttavia, la più grande novità è un gioco di carte in-game che prende il nome di Tales of Tribute: sarà un’attività completamente nuova, scollegata dal questing, con elementi da PvE e PvP, una storyline a sé stante e addirittura un suo sistema di ranking.
Elemento portante di questo gioco sono ovviamente le carte, che possono essere di diversa tipologia – Starter, Action, Agent oppure Contract – ma sempre con un loro costo e delle abilità uniche che le renderanno differenti e competitive. Allo stesso modo, ci saranno anche 8 Patron Deck, ovvero dei mazzi tematici formati da 20 o più carte. Purtroppo, non sappiamo ancora con precisione come sarà possibile ottenere carte e Patron Deck, ma Rich Lambert ha spiegato che genericamente basterà progredire nel gioco. Sappiamo però che non potremo scambiarle con altri utenti e che saranno quindi bloccate al nostro personaggio, siamo sicuri perciò che ci sono ancora molte dinamiche e meccaniche particolari da scoprire.
I giocatori, tramite i Trials of Tribute, potranno però ottenere una varietà molto interessante di premi: ci saranno sia oro che consumabili, così come oggetti cosmetici, ricette, emote, materiali e/o booster per il crafting, oggetti per creare mobili e molto altro. Insomma, il team di sviluppo di The Elder Scrolls Online sembra credere davvero molto in Tales of Tribute, soprattutto perché ce l’ha mostrato in anteprima molto più di tanti altri elementi. Trattandosi di un’idea indubbiamente originale e che dona quel pizzico di varietà che mancava da tempo in TESO, non vi nasconderemo che si tratta di qualcosa che non vedremo l’ora di provare con mano.
Impressioni a caldo
Rich Lambert del team di sviluppo ha inoltre spiegato che con l’aggiornamento di High Isle, saranno presenti molti miglioramenti Quality of Life: per fare degli esempi, sono in arrivo una ruota per le selezioni rapide, una rielaborazione della leaderboard, bilanciamenti vari al sistema dei Champion Points e anche il supporto ad AMD FSR. Il primo impatto con il prossimo capitolo di ESO è stato quindi abbastanza positivo, sebbene preferiamo restare neutrali e attendere il rilascio ufficiale il 6 giugno 2022 su PC e Mac.
Tra comparto narrativo e setting, l’elemento che contraddistingue questo capitolo è proprio la sua semplicità, una sorta di ritorno alle origini dell’MMORPG. Considerando che il team di sviluppo sta man mano rendendo disponibile tutta la mappa di Tamriel nel titolo, tuttavia, è difficile dire quali saranno però le mosse di Bethesda e Zenimax Media. Anche per questo motivo – ve lo diciamo con totale onestà – dopo questa anteprima siamo curiosi di scoprire ancor di più la storia di High Isle e tutte le novità che attendono i giocatori di The Elder Scrolls Online.