The Elder Scrolls Online è sicuramente un gioco che, in un modo o nell’altro, riesce sempre a far parlare di sé. Infatti, fin dalla pubblicazione, Bethesda ha costantemente aggiornato il titolo, migliorandolo e inserendo feature extra che hanno arricchito indubbiamente l’esperienza di gioco. Oggi, dunque, è arrivato il momento di tirare le somme per quanto concerne Elsweyr, un prodotto che punta a portare un pizzico di aria fresca nelle lande di Tamriel e che – almeno spera – avvicinerà nuovi giocatori al celebre MMO. Questa nuova regione è prevalentemente desertica, anche se camminando verso sud è possibile imbattersi in giungle che si amalgamano in modo eccelso tra loro e ancora di più con lo scenario in generale.
Si ricomincia
Elsweyr arriva quasi un anno dopo l’ultima espansione e, una volta creato il vostro avatar, sarete pronti a scoprire questo nuovo territorio. Le missioni principali sono risultate essere molto longeve: oltre al fatto di riuscire tranquillamente ad intrattenere l’utente, a queste ci sono da aggiungere quest secondarie, dungeon pubblici e molto altro. Il pacchetto offerto da questa nuova espansione insomma è perfettamente in linea con quanto fatto in passato, tranne per il fatto che si è cercato di dare un impronta un po’ più marcata alla narrazione (senza inciampare in errori grossolani come in Fallout 76), andando a sviscerare intrighi di corte del popolo Khajiit, oltre ovviamente ai draghi, vero fulcro dell’espansione. I celebri sputafuoco non saranno solo un mero contorno, ma si rivelano centrali anche nelle vicende del gioco, sia a livello di storia che in una sfida destinata a giocatori più navigati, chiamata Trial Sunspire, un vero e proprio dungeon destinato ad un massimo di 12 giocatori.
I combattimenti con le terribili e maestose creature potranno risultare lunghi e impegnativi, oltre che ben strutturati. L’uccisione di queste bestie vi porterà automaticamente ad ottenere oggetti speciali, anche se per alcuni item specifici dovrete provare a sconfiggere gli sputafuoco più e più volte. L’avventura inizierà nell’Adeptorm di Star Heaven, l’accademia che vi farà da tutorial sia per quanto concerne il sistema di combattimento sia sui primi accenni di trama.
La terra vi sia lieve
Un’altra grande introduzione è quella dei negromanti, nuova classe inedita all’interno del gioco. Questi ultimi sono proprio il problema principale di Elsweyr, dunque se sceglierete di proseguire con questo tipo di PG l’approccio all’avventura potrà risultarvi leggermente più ostile. Ovviamente il vostro potere sarà l’utilizzo della magia, sia per danni a distanza, sia per resuscitare i morti ed utilizzarli per abbattere i vostri nemici. Tuttavia c’è un problema che potrebbe risultare pressante per alcuni giocatori, magari quelli più libertini che voglio un approccio più leggero e caotico: la negromanzia è illegale nella maggior parte delle città di The Elder Scrolls, quindi prestate attenzione dove e quando utilizzate le doti di questa classe.
Il negromante ha tutta una serie di abilità che gli garantiscono comunque la sopravvivenza anche nei momenti più difficili, dando la possibilità anche ai giocatori solitari di completare senza problemi l’avventura. Se analizziamo invece il livello tecnico ci rendiamo contro che The Elder Srolls: Elsweyr non sia particolarmente accattivante, anche se dal punto di vista del design è ricco di ambientazioni, città o rovine davvero molto ispirate. Ci saranno un sacco di riferimenti agli antichi, e inoltre ogni luogo misterioso vi donerà informazioni sulla lore dell’universo di gioco o in particolare di una regione.
In conclusione possiamo dire che The Elder Srolls: Elsweyr ci ha convinti, rimanendo in linea sia col suo passato che con le aspettative dei fan. Di certo questa non è l’espansione che rivoluziona o fa gridare al miracolo, ma si è visto il coraggio degli sviluppatori di voler regalare nuove sfide ed emozioni ai giocatori. L’introduzione di una nuova classe e dei draghi non sono per nulla scontate, e anche il loro inserimento è stato fatto nel modo più corretto e bilanciato possibile, senza stravolgere nulla per quanto concerne meccaniche o abitudini di gioco ma, allo stesso tempo, riuscendo ad avvicinarsi anche ad utenti totalmente non avvezzi alla serie. Bel colpo Bethesda.