Continua la serie Disney+ The Book of Boba Fett, giunta oggi, mercoledì 19 gennaio, al quarto episodio. L’opera si concentra sulla storia di Boba Fett, uno dei personaggi più amati della saga di Star Wars comparso in due pellicole della trilogia originale, da bambino nella trilogia prequel, e nella seconda stagione di The Mandalorian. Interpretato da Temuera Morrison, l’ex cacciatore di taglie figlio di Jango Fett cammina nelle inconfondibili atmosfere di Tatooine, in una serie che si divide in due filoni narrativi distinti.
ATTENZIONE! In questa recensione sono presenti alcuni dettagli sulla trama dei primi 3 episodi.
L’incontro con Fennec Shan
Nel terzo episodio della serie si era vista una netta dominanza del filone narrativo ambientato nel presente, rispetto a quello passato legato ai ricordi di Boba Fett. L’uomo è seduto sul trono occupato in precedenza da Jabba the Hutt, e ha rivendicato il ruolo di Daimyo su Tatooine. Contestato da alcune forze politiche, primo tra tutti il sindaco di Mos Espa, Boba fatica a instaurare un controllo basato sul rispetto, come sua intenzione, eliminando la paura che aveva sempre avuto la meglio sotto Jabba.
Nel quarto episodio di The Book of Boba Fett si ha, invece, una forte presenza del filone narrativo ambientato nel passato. Immerso nella vasca Bacta per una completa guarigione, l’ex cacciatore di taglie ricorda gli avvenimenti che hanno seguito la sua salvezza dal Sarlacc.
Nella puntata precedente, tornato all’accampamento dei Tusken che lo avevano accolto come membro del loro gruppo, dopo essere andato a riscuotere una tassa dai Pyke, Boba si era ritrovato di fronte una landa desolata e distrutta. I sabbipodi erano stati raggiunti e uccisi, lasciando l’accampamento ridotto a un groviglio macabro di corpi e tendoni razziati.
Ora è la vendetta a muovere Boba Fett. L’uomo aveva trascorso molto tempo con i Tusken, e aveva appreso le loro tecniche di combattimento e di sopravvivenza negli aridi deserti di Tatooine. In questo clima di rabbia e desolazione, avviene il primo incontro tra Boba e la mercenaria Fennec Shan, interpretata nella serie da Ming-Na Wen. Questo punto della narrazione domina l’intera puntata, relegando il momento temporale del presente agli ultimi minuti dell’episodio. L’incontro con Fennec e lo sviluppo del legame tra i due personaggi è apprezzabile, poiché ricostruisce gli avvenimenti che hanno portato il duo nella seconda stagione di The Mandalorian.
Il desiderio di vendetta di Boba, a cui seguirà il tentativo di recuperare la sua armatura dalla tana del Sarlacc, si coniugherà con l’intenzione di Fennec di unirsi alla sua causa, anche dopo aver saldato il debito che la donna ha inconsapevolmente fatto con l’ex cacciatore di taglie. La narrazione prosegue lenta in alcuni tratti, ma non risulta mai pesante, e gli spettatori possono godersi un altro tassello mancante della vita di Boba Fett.
I padroni di Mos Espa
Come già detto in precedenza, nel quarto episodio di The Book of Boba Fett il filone narrativo ambientato nel presente è molto stringato. Occupa, infatti, solo la parte finale della puntata. Boba Fett è alle prese con le difficoltà che il ruolo di Daimyo gli ha messo di fronte, e deve fronteggiare anche coloro che non lo vedono di buon grado sul trono. Affiancato da Fennec, l’uomo si occuperà pertanto di stringere un accordo con le personalità di spicco di Mos Espa.
Dopo il tentativo del sindaco di assassinarlo, e la sua “fuga”, il desiderio di Boba è quello di riportare ordine tra le strade di Tatooine. Per farlo gli occorre però che gli altri nobili non lo contrastino. Continuando a stringere alleanze e ad assumere guerrieri al suo servizio, l’ex cacciatore di taglie ha deciso di ignorare l’avvertimento dei gemelli Hutt, datogli nel terzo episodio, per tentare di svolgere al meglio il suo compito.
Trattandosi di pochi minuti di narrazione, questo punto risulta purtroppo insoddisfacente, ma pone le basi per i prossimi episodi della serie. Nulla da dire, invece, sugli scenari e sulla colonna sonora, che si sposano alla perfezione con ogni scena e ogni fotogramma.
