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TemTem – Recensione, un gioco per domarli tutti

Il progetto che ha dato luce a TemTem ha fatto parlare di sé per molto tempo e, dopo 2 anni di accesso anticipato, finalmente il gioco è stato lanciato sul mercato nella sua versione definitiva. Ci troviamo di fronte a un Pokéclone molto ben fatto, ma pur sempre un Pokéclone, ed è inutile negarlo. Sviluppato da Crema e pubblicato da Humble Bundle, TemTem è un RPG che catapulta giocatrici e giocatori in “un mondo ricco di creature ispirate al mondo animale”, che devono essere catturate e addestrate, in modo che possano diventare sempre più forti. Uno schema già scritto, ma che viene in questo caso reinterpretato per far posto a una componente multiplayer solida e ben strutturata. Scopriamo nel dettaglio TemTem nella nostra recensione!

Un gioco Pokémon senza i Pokémon?

La prima impressione che si prova mettendo le mani su TemTem è indubbiamente legata ai Pokémon: “si tratta di una copia dello storico brand portato avanti da Game Freak?” La risposta si trova nel mezzo. Il gioco è un Pokéclone e ripropone agli utenti uno schema che prevedere cattura, lotte e un viaggio di esplorazione volto a completare la Tempedia, una versione del Pokédex che racchiude tutti i TemTem e i dati a essi associati. Fin qui, dunque, nulla di nuovo. Inoltre, visto il budget limitato, rispetto a quanto viene utilizzato per la realizzazione dei titoli Pokémon ufficiali, il risultato è sicuramente ottimo.

Tutto ciò che si vive durante il proseguimento della trama di TemTem è fortemente ispirato a Pokémon, e le differenze, pur facendosi sentire in alcuni aspetti perno del gameplay, sono limitate e insufficienti a sradicare la natura di Pokéclone dal titolo. Nei momenti iniziali di gioco, il protagonista parte dalla sua abitazione per recarsi al laboratorio dell’esperto di turno, per dare il via alla sua carriera di apprendista (l’equivalente dell’Allenatore di Pokémon alle prime fasi). Viene assegnato al giocatore un TemTem con cui iniziare, che deve essere scelto tra 3 differenti creature, e l’avventura può partire.

Diventare domatori di TemTem è un percorso che ricalca quello degli Allenatori di Pokémon: durante il viaggio nell’Aiborne Arcipelago, ci si trova di fronte a numerosi altri domatori, che sfidano il protagonista per stabilire chi sia il più forte. In ogni città è presente un Temporium, nel quale è possibile curare i propri TemTem e consultare il box in cui si trovano le creature in eccesso che sono state catturate.

Si possono portare con sé, infatti, fino a un massimo di 6 TemTem. Inoltre, nel Temporium è possibile acquistare articoli utili, come pozioni curative e TemCard per la cattura. Un vero e proprio gioco di Pokémon senza i Pokémon, insomma, ma sono presenti alcune caratteristiche dalle quali Game Freak potrebbe trarre spunto per migliorare i propri prodotti.

Cura per il multiplayer

La prima, grossa differenza che si nota giocando a TemTem rispetto a un qualsiasi titolo del brand Pokémon è la componente MMO. Nell’ambiente di gioco compaiono e scompaiono continuamente personaggi giocanti, corrispondenti ad altri giocatori da tutto il mondo che si trovano in quel punto nello stesso momento del protagonista. È possibile vedere il loro aspetto in game e il primo TemTem che hanno nel party e che, per tutta la durata dell’avventura, seguirà il giocatore nell’over world.

È possibile interagire con gli altri pg attraverso una serie di reazioni messe a disposizione, oppure sfidarli per constatare chi sia il domatore migliore. Il Temporium è un luogo dove si incontrano moltissimi giocatori, poiché si tratta di un punto di ristoro comune e, pertanto, largamente sfruttato. L’opzione di connessione a internet, per garantire il corretto sfruttamento della componente MMO, non è selezionabile ma viene attivata di default, e rimane attiva per tutta la durata della partita. Grazie a un box che si trova in basso a sinistra, è possibile dialogare con gli altri giocatori. Per questo motivo, per garantire il riconoscimento di ogni utente, all’inizio del gioco viene chiesto di scegliere un nickname univoco, non ancora scelto da un altro giocatore e che sia, pertanto, legato a un’unica persona.

L’assenza della lingua italiana è un punto a sfavore di TemTem, ma la nascita del progetto aveva già fatto presagire questo dettaglio. Chi mastica l’inglese non avrà problemi, mentre chi ha difficoltà potrebbe metterci un po’ di più a prendere dimestichezza con i comandi, soprattutto legati a mosse e tipi dei TemTem.

Let’s battle!

Una differenza sostanziale tra TemTem e Pokémon si vede alla prima battaglia. In TemTem vengono sempre mandate in campo due creature, anche nel caso in cui gli avversari abbiano un unico TemTem (questi casi saranno sempre più rari man mano che si prosegue con la storia). Il battle system è incentrato su lotte in doppio con quattro creature contemporaneamente in campo, e questo dà il via a numerose strategie che coinvolgono mosse di aiuto reciproco, vantaggi e svantaggi. TemTem lascia ampio spazio al gioco competitivo che, anche nel caso di Pokémon, viene lasciato soprattutto nelle mani delle lotte in doppio, più strategiche e dinamiche.

Ogni TemTem ha 4 mosse a disposizione e ogni mossa consuma stamina. Questa è un’altra particolarità assente nei giochi di Game Freak. La stamina consente alle creature di attaccare e, una volta esaurita, le obbliga ad almeno un turno di riposo per poterne recuperare una parte. Senza la giusta quantità di stamina, combattere è impossibile e i TemTem rischiano di danneggiarsi da soli. Le mosse più potenti, ovviamente, richiedono una quantità maggiore di stamina per poter essere utilizzare. Questa componente aggiunge difficoltà e una nuova variabile nei combattimenti, rendendo più intrigante il battle system.

Anche in questo gioco, inoltre, sono presenti vantaggi e svantaggi di tipo, e problemi di stato che possono colpire i TemTem, come l’avvelenamento e il sonno. Tutte queste meccaniche vengono spiegate alla scuola per domatori che si trova nella seconda città visitabile. Inoltre, un fattore che i giocatori di Pokémon apprezzeranno, è la possibilità di catturare un TemTem selvatico anche quando, di fronte al pg, ce ne sono due. Una volta selezionata la TemCard, il gioco chiederà di scegliere il bersaglio, ossia la creatura contro cui lanciarla. Nei giochi di Game Freak purtroppo questo non è possibile e, per catturare un Pokémon quando si hanno di fronte due o più creature, è necessario mandare KO tutte le altre, in modo che ne resti solo una, quella che si vuole prendere.

Una mappa specchio del basso budget

L’ambiente di gioco è, purtroppo, spoglio e poco dettagliato. Inoltre, i vari biomi sembrano non seguire uno schema logico, ma essere “buttati a caso” sulla mappa di gioco. Ci sono e si percepiscono, ma l’Aiborne Arcipelago è come “una coperta composta da vari triangoli di stoffa cuciti tra loro”, ciascuno dei quali rappresenta un’ambientazione. La mancanza di una trama approfondita che vada oltre il diventare un domatore di TemTem gioca a sfavore del gameplay e, unita agli ambienti abbozzati, restituisce un quadro superficiale. Sembra quasi di ritrovarsi ancora in una versione beta del gioco.

I TemTem sono, tuttavia, realizzati con cura e dovizia di particolari. Il loro design non è eccelso, e non raggiunge la qualità dei giochi Pokémon, ma diverse creature sono interessanti da vedere e quasi tutte sono ben realizzate e programmate nell’over world, dove possono seguire il giocare e necessitano di una buona rappresentazione. In alcuni casi è possibile cavalcare un TemTem, ma questo aspetto è principalmente legato alle micro-transazioni.

In altre parole, bisogna acquistare la cavalcatura. Le micro-transazioni sono malviste dai giocatori ma, in questo caso, vista la natura del progetto, sono senza dubbio comprensibili. TemTem rimane perfettamente giocabile anche senza mettere di nuovo mano al portafoglio, e le caselle del negozio online possono benissimo rimanere intoccate. La maggior parte degli acquisti sono, infatti, di puro gusto estetico.

I dialoghi con i personaggi sono semplici e, anche in questo caso, si sente il budget limitato utilizzato per sviluppare il titolo. Il mancato approfondimento nella trama e nella storia dei png viene, però, in parte bilanciato dalla forte componente MMO, che aggiunge dinamicità e completezza.

Tiriamo le somme

TemTem, che per questa recensione è stato giocato su Nintendo Switch, è sicuramente uno dei migliori Pokécloni sul mercato. Il budget limitato non ha impedito allo studio di sviluppo di fare un ottimo lavoro dal punto di vista del multiplayer, e di riuscire a inserire diverse componenti interessanti e inedite. L’atmosfera rimane quella di Pokémon e la resa non è perfetta, ma gli amanti di questa tipologia di videogioco troveranno molti spunti interessanti e trascorreranno diverse ore di gioco senza annoiarsi.

TemTem

7

TemTem è un Pokéclone realizzato con budget limitato, ma riesce a portare sul mercato un gioco con una forte componente MMO e grande cura nella rappresentazione delle creature in game. Gli ambienti spogli e i dialoghi poco appassionanti non intaccano un'esperienza di gioco che punta alle lotte competitive. I combattimenti in doppio, gli svantaggi e i vantaggi di tipo e la stamina che si consuma rendono le lotte strategiche e piuttosto complesse. Il multiplayer è presente in modo forte e costante.

Martina Lembo
Cresciuta a pane e videogiochi, la sua passione per il mondo videoludico è nata negli anni '90 e si è sviluppata, un pixel dopo l'altro, a partire dalla sua prima cartuccia, Pokémon Giallo (che tutt'ora custodisce gelosamente). Laureata in Fisica e specializzata in Tecnologie Avanzate, è una lettrice accanita, adoratrice del MCU, divoratrice di film anni '80, amante dei giochi di ruolo e da tavolo, e cosplayer occasionale. Non resiste al fascino del vintage. Potrebbe capitarvi di vederla setacciare il web alla ricerca di cartucce originali per Atari 2600.

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