L’iconico titolo Konami è tornato alla carica, pieno di azione con alcune novità e “bombe nascoste” da scoprire. Dopo l’attesa seguita all’annuncio arrivato durante i primi dell’anno, andiamo a sollevare il velo e a scoprire insieme quali sono le novità. Ecco la nostra recensione di Super Bomberman R2.
La Luna Nera
Come per il suo predecessore, anche questo titolo ha una modalità Storia, che sicuramente non è il punto cruciale di tutto il divertimento. Konami ha deciso di continuare la lunga serie di titoli con questa modalità, che è sempre esistita e che ogni volta ci ha catapultati in avventure sempre nuove e originali.
Questa volta il ritorno dei fratelli bombaroli è dovuto, ebbene sì, ad una così denominata “Luna Nera”, una gigantesca nave spaziale che cerca di distruggere/colonizzare nuovi mondi (il riferimento a Star Wars è chiaro).
Bianco e i suoi fratelli non possono rimanere “con le bombe in cassa”, e quindi decidono di scoprire chi si cela dietro a questi attacchi. Ovviamente non ci dilungheremo oltre sulla trama, ma l’allegra brigata approdando sul Pianeta Antico, incontrerà una strana razza aliena, gli Ellon. Il cattivone di turno è alla ricerca dell’Elonite, una pietra che dona grandi poteri a chi la possiede e la forgia.
Sappiate che in ogni caso la storia non è estremamente complicata: come per il precedente Super Bomberman R in questo secondo capitolo gli 8 fratelli tentano di portare grandi risate a schermo, con scenette stilizzate, anche se non sempre ci riescono.
La storia si inerpica in scenari un po’ ripetitivi, con qualche enigma sparso quà e là (anche qui non si sono sprecati con le spiegazioni, alcune cose sono praticamente scritte solo per i giocatori con un minimo di background con il titolo).
Ready, set, bomb!
Per quanto concerne invece il gameplay è presente un filo conduttore molto interessante che unisce ogni parte del titolo: la completa assenza di spiegazioni. Gli sviluppatori hanno probabilmente voluto spingere molto sui conoscitori del titolo e meno a chi si avvicina ad esso per la prima volta. Per recuperare alcune informazioni si dovrà tornare nel menù principale del titolo e studiare i tutorial, scritti e tradotti abbastanza scarnamente. Non c’è approfondimento in niente, ed è quindi importante fare esperienza sul “campo“.
Tutto sommato l’esplorazione fila molto liscia, si distruggono massi, si uccidono diversi tipi di nemici – tutti caratterizzati da poteri, movimento e abilità diversi – quindi è tutto abbastanza gustoso. Certo, un po’ di frustrazione può sorgere quando l’analogico e la velocità del movimento del personaggio non sono ben bilanciati, e si rischia di rimanere inchiodati nella propria esplosione, ma come sappiamo, fa parte del gioco.
Il mondo di gioco cresce insieme a noi: più esperienza facciamo più le nostre skill cresceranno, e anche i giocatori di vecchia data dovranno abituarsi, perché non è facile come un tempo contare la potenza delle nostre bombe (soprattutto senza reticolo). Fortunatamente nel corso delle esplorazioni si possono consumare diverse vite, occhio però: perché una volta consumate tutte, dovrete ricominciare l’esplorazione della zona, praticamente da zero.
The Bomb in the High Castle
Come ci aveva già anticipato Konami, le vere novità – quelle belle, quelle che vale la pena provare – di Super Bomberman R2 sono le modalità online, e possiamo confermare che il vero interesse ci è stato scaturito proprio da esse. Non solo con la modalità Castle, ma anche la modalità multigiocatore, con anche una sfida appagante nell’incontrare avversari fino ad un massimo di 64. Qui le partite, anzi, tutto, diventa incredibilmente frenetico, come mai un titolo della serie aveva fatto prima.
Le modalità di gioco oltre alla storia sono diverse e prevedono:
- Modalità Battaglia: All’interno di questo menù troveremo ben 4 diversi tipi di sfida (Castle, Standard, Grand Prix e Batte 64);
- Grade Match: Sfida online i giocatori di tutto il mondo:
- Room Match: Forse una tra le più divertenti, perché seppur si perda del tempo iniziale, ci lascia liberi di modulare regole e modalità di battaglia;
- Offline: È il luogo in cui si potrà decidere di affrontare i vostri partner in partite locali, comoda e divertente per quando si organizzano cene o party dal vivo.
- Stage Editor: In questa modalità i giocatori potranno personalizzare a proprio piacimento diversi livelli. Si può modificare qualsiasi cosa, li si può rendere il più ostici possibili, e poi condividerli in rete.
La modalità che sicuramente è stata pubblicizzata di più e che ha attirato più attenzioni è la Castle. In questa partita si formerà una squadra di ben 15 bombaroli che affronteranno un singolo giocatore in difesa. Quest’ultimo avrà l’unico compito di proteggere lo scrigno del tesoro per la durata del tempo limite, asfaltando praticamente tutti i giocatori avversari.
Sicuramente una modalità estremamente creativa, perché il giocatore in difesa potrà posizionare le sue difese nel modo che preferisce, con trabocchetti, tranelli e piccoli sotterfugi per rendere vita difficile ai 15 assalitori. Come vi dicevo precedentemente i 15 anche se in un vantaggio numerico abissale, devono stare molto attenti, perché si possono eliminare a vicenda, quindi non sarà inusuale saltare in aria da una bomba amica.
Il Bomberman che volevamo?
Super Bomberman R2 ricalca in pieno lo stile della saga, ci sono pochi titoli che con più di 40 anni alle spalle (il primo Bomberman uscì nel 1983) riescono in questo modo a portare avanti la dinastia. Il lavoro svolto da Konami è sicuramente superlativo, ha deciso di farci rivivere appieno l’essenza del titolo e questo mi/ci rende davvero felici, anche se a distanza di tutti questi anni, alcune cose potevano sicuramente essere smussate.
Il titolo, non solo grazie alla modalità Castle, ma anche con la Grade, Grand Prix, Battle 64, assicura ore di intrattenimento, e impazzirete a buttare bombe a destra e sinistra, a spingerle, a calciarle o a lanciarle sopra le basi irremovibili per piazzarle in posti assolutamente impossibili.
La grana peggiore del titolo è però sicuramente il feedback con l’analogico della PlayStation, purtroppo non al massimo delle possibilità. Altra pecca è in alcuni momenti l’incredibile quantità di attività a schermo, cosa che rende praticamente impossibile capire cosa sta accadendo.
La cosa importante sarà farci l’abitudine e migliorare le proprie abilità, sia per vincere online, sia per evitare diversi momenti di frustrazione (come il ripetere zone dopo la morte). Altra nota invece positiva di tutto ciò è che in questo e in altre chicche sparse per il gioco, l’incarnazione degli anni 80 è potente in Super Bomberman R2, e se cercate un gioco simile avrete pane per i vostri denti.