Stranger Things: L’attore David Harbour continua a pubblicare foto “criptiche” sul suo profilo

L'attore David Harbour, lo sceriffo Jim Hopper della serie Netflix Stranger Things continua a pubblicare immagini profilo con chiari riferimenti alla serie dopo che è rimasto coinvolto nell'esplosione finale.

Andrea Ferri
Di Andrea Ferri News Lettura da 2 minuti

L’attore protagonista David Harbour, ovvero lo Sceriffo Jim Hopper di Stranger Things, da quando è andato in onda l’ultimo episodio della serie che lo ha visto coinvolto in una esplosione il quale con molta probabilità non gli ha lasciato scampo ha iniziato a rilasciare sui profili social di tanto in tanto delle frasi o immagini criptiche quasi a voler far intendere qualcosa che noi non sappiamo.

Nel finale di stagione (ALLERT SPOILER) infatti lo sceriffo di Hawkins dopo essere stato coinvolto nell’esplosione per chiudere definitivamente il portale per il Sottosopra è rimasto con molta probabilità vittima dell’accaduto; una scena post crediti però ha fatto sorgere il dubbio più o meno a tutti. Infatti, in quello che sembra essere un carcere segreto, dei militari nominano un certo “Americano” di cui nessuno ha al momento conoscenza.

Lo stesso attore non sembra voglia farci credere il contrario. Periodicamente, quasi a voler stuzzicare le nostri menti, cambia le sue immagini di profilo caricando foto che fanno riferimento alle parole pronunciate dalla madre di Undici nel corso delle terapie con l’elettroshock (girasole, arcobaleno, 450, ecc.). A “peggiorare” ancor di più la già criptica situazione è stata l’ultima immagine (visionabile qui sotto) di un girasole inserito letteralmente sottosopra con la frase seguente che recita: “Guardando alle cose da dietro, e magari invertendole, potreste scoprire una nuova dimensione. Questo vale per tutto, ma specialmente per quegli oggetti che credete di conoscere bene”.

Cosa vorrà mai dire? Forse non è veramente morto come ci hanno fatto credere? Purtroppo solamente lo show ci darà una risposta e l’attesa è ancora molta.

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Da bambino mi innamorai subito della cultura pop, dei videogames, degli anime e del cinema. Cresciuto a suon di VHS, la posta di Sonia e di partite alla PS1, sono anche un avido collezionista di tutto quello che mi passa per le mani. Il mio amore più grande? Toy Story, al quale sempre sarò fedele verso l'infinito, e oltre!