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Starlink Battle for Atlas – Provato il nuovo gioco Ubisoft

Starlink Battle for Atlas è stato presentato più di un anno fa e ha sorpreso soprattutto per la scelta di usufruire dei Toys to Life; quest’ultimi sono giocattoli venduti separatamente al gioco e servono per progredire nell’esperienza. Ormai questo genere di prodotti tuttavia è stato abbandonato dalla maggior parte delle case di sviluppo poiché, alla lunga, non sono remunerativi come nel breve periodo. Il target di riferimento di questo genere comunque sono i bambini, che puntualmente spingono i genitori all’acquisto di diverse statuine. Il videogame targato Ubisoft, però, richiama a sé un pubblico più vasto, poiché le battaglie spaziali sono in grado di stuzzicare anche i non più giovanissimi. Infatti, l’opera multimediale ha come punto di forza la possibilità di personalizzare ogni singolo componente della vostra navicella, così da modificarla e renderla più idonea a ogni tipo di esigenza. Dopo un anno, ovvero all’E3 2018, Starlink è tornato a mostrarsi, e qualche giorno fa abbiamo avuto la possibilità di provarlo durante l’evento Nintendo tenutosi in quel di Milano.

Preparate le navi

Innanzitutto è giusto fare una premessa: la prima cosa che spicca in Starlink è senza dubbio il modellino posto sopra i due Joy Con; semplice e veloce da smontare, potrete decidere voi quali componenti mettere. Nonostante ne abbiamo già visti tanti di Toys to Life, questa navicella si differenzia sia per le caratteristiche che per il design molto aggressivo e ricco di dettagli. Potrete scegliere il pilota, la base della nave, le ali e le armi. Potrete passare dai razzi ai lanciafiamme o prediligere un assetto da corsa piuttosto che uno pesante per gli scontri: la preferenza spetta a voi, poiché ci saranno ancora tanti altri gadget da usare durante le battaglie. Il prezzo dei singoli modelli, che comprende modello, guidatore, ali e bocche da fuoco, è di circa 25 euro, ma questo genere di acquisto sarà del tutto facoltativo: infatti potrete comprare gli oggetti direttamente in game.

Terminato il discorso per quanto concerne la parte puramente estetica dei modelli, è arrivato il momento di concentrarci sul gioco vero e proprio. Starlink è a tutti gli effetti un action a tema spaziale, un’intera avventura da vivere a bordo della vostra navicella personalizzata. L’intera esperienza si svolge nel sistema di Atlas, composto da ben 7 enormi pianeti. Il vostro obiettivo sarà quello di liberare questa zona dalla minaccia di pericolosi alieni. Svolgendosi totalmente all’interno della navicella, il gioco dà la possibilità di muoversi liberamente nella gigantesca mappa messa a disposizione, che non è nient’altro che una porzione di universo, avendo così l’occasione di entrare e uscire dall’atmosfera dei vari mondi a disposizione.

Guida galattica per autostoppisti

L’esplorazione spaziale è molto libera, non avrete particolari fastidi tranne qualche piccola sparatoria che vi terrà impegnati di tanto in tanto. Nonostante questo, però, arrivati sulla superficie del pianeta, i comandi che avrete imparato fino a questo momento saranno totalmente stravolti. La navicella entrerà in modalità da combattimento, così da trasformare il gameplay in un vero e proprio sparatutto in terza persona, stile The Division. Nonostante si tratti di un’astronave il feeling del genere non cambia; gli appassionati dunque si troveranno perfettamente a loro agio con questa scelta. Trattandosi di una battaglia spaziale ci sembra scontato dirvi che l’azione è adrenalinica e rapida: dovrete saper spostarvi con velocità e colpire con precisione per avere la meglio, non potrete permettervi manovre azzardate o, in caso, di sottovalutare i vostri nemici. Ci saranno orde composte da minion o avversari enormi da distruggere pezzo dopo pezzo.

Come detto in apertura, la scelta delle armi durante gli scontri sarà fondamentale, poiché in base alla situazione sarete chiamati ad agire in un determinato modo. Ovviamente più bocche da fuoco acquisterete più sarete avvantaggiati, la scelta però spetterà a voi. Per non obbligare i giocatori all’acquisto, la casa di sviluppo ha bilanciato il sistema di combattimento in modo che, con un pizzico di impegno in più, sia possibile superare ogni scontro anche con il set bellico non propriamente adatto. Come si differenziano i nemici per tipologie, così anche ogni pianeta avrà le sue peculiarità che lo rendono unico. Starlink sfrutta però un sistema di sviluppo a stampo GDR: tutti i pezzi che comprendono la nave possono essere migliorati e potenziati pian piano, sbloccando punti abilità o inserendo nei moduli ottenuti bonus di vario tipo. Ci saranno molte attività secondarie, così da spingere i giocatori all’esplorazione e al miglioramento di loro stessi ed evitare di trovarsi nelle fasi avanzate più deboli del livello consigliato.Starlink: Battle for Atlas

In conclusione possiamo dire che Starlink Battle for Atlas è un titolo ambizioso, che non solo punta a risollevare il mercato dei Toys to Life, ma che lo rivoluziona modificando i suoi aspetti principali, rendendolo più accessibile sia ai bambini che ai grandi. Ovviamente la nostra prova non basta per avere un giudizio definitivo sull’opera multimediale, ma le prime sensazioni sono state più che positive. Il gioco potrebbe non piacere a tutti, ma attirerà sicuramente l’attenzione degli appassionati di modellini e fantascienza.

Patrizio Coccia
Patrizio non era ancora nato quando entrarono in casa la Super Nintendo e Super Mario Bros. Pochissimi anni dopo, insieme a lui, arrivò anche la Play Station, e fu tutta un'altra storia. Aveva 4 anni quando a malapena riusciva a tenere il controller tra le mani, ma non mollò più la presa, imparando a giocare a tutti i generi. Appassionato di musica rap, film fantasy, e con un passato da writer, predilige indiscutibilmente i giochi di ruolo, fortemente affezionato alla serie di Kingdom Hearts di cui conserva l'intera collezione, spin-off inclusi.

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