Starfield procedurale? Lo sarà meno di Fallout e Skyrim

Todd Howard ha avuto modo di confermare che Starfield sarà in parte procedurale, ma meno rispetto a saghe come fatto da Skyrim e Fallout.

Andrea Pellicane
Di Andrea Pellicane News Lettura da 2 minuti

Nel corso di un’intervista alle pagine di IGN, Todd Howard ha avuto modo di confermare che Starfield sarà in parte procedurale, e che di conseguenza possiamo aspettarci un’esperienza non solamente fatta a mano. Sono emerse però delle strane novità a riguardo, con infatti Howard di Bethesda che ha avuto modo di confermare che si tratterà del gioco con più contenuti non procedurali rispetto a quanto visto fino a ora, quindi anche per quel che concerne saghe come quella di Fallout e The Elder Scrolls, fra cui compare anche Skyrim.

I fan avevano discusso molto di come la presenza di oltre 1000 pianeti fosse alquanto ambigua, e di conseguenza fosse strano che il titolo avrebbe potuto proporre un’esperienza fatta su misura per ogni singolo di questi, e di sicuro Howard ha avuto modo di confermare per vie traverse che non tutti avranno la stessa qualità, anche se saranno presenti un totale di quattro grandi città pronte a sorprendere i fan.

Ovviamente, non ci sono stati molti accenni in merito a ulteriori contenuti dell’esperienza, che di sicuro avrà modo di proporre un mondo futuristico basato sulla fantascienza pronto a sorprendere i fan, seppur per garantirne la maestosità lo sviluppatore si sia trovato comunque a dover optare per alcuni trucchetti.

La data d’uscita si avvicina, e anche se dopo il rinvio non è stato confermato quando finalmente il titolo verrà rilasciato, sappiamo che attualmente Bethesda sembra puntare all’inizio del prossimo anno, e potremo di conseguenza ricevere nel giro di qualche tempo delle novità a riguardo.

Sperando che ulteriori problemi di sviluppo in tal senso non si facciano presenti, e che di conseguenza un nuovo rinvio non venga confermato, restiamo di conseguenza in attesa di scoprire quale sarà il futuro di questo attesissimo titolo, pronto a spingere lo sviluppatore dove non è mai arrivato prima.

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Nasce nel 2000 già possessore di una Playstation 1 e già appassionato di videogiochi. In tenera età scopre il mondo dell’informatica ed inizia la sua inutile corsa verso la bramatissima Master Race. Nonostante la potenza di calcolo sia la sua linfa vitale è alla perenne ricerca della varietà e di titoli indie che piacciono solo a lui, incurante del fatto che potrebbero funzionare agevolmente anche su un tostapane. Viene spesso avvistato mentre effettua incomprensibili ragionamenti (soprattutto per lui) legati all'economia. Eccelle particolarmente nel trovare i momenti meno opportuni per iniziare e divorare intere serie TV.