Sin dal suo esordio con gli ultimi capitoli di The Elder Scrolls, Bethesda ha deciso di puntare sul concetto di open world per evolverlo grazie alle qualità delle sue opere. Non è un caso se ancora oggi nuove versioni di Skyrim spuntano come funghi, e se l’opera a 10 anni dall’uscita è ancora particolarmente apprezzata, offrendo una libertà che per certi versi nessun altro titolo è riuscito a replicare. Questa volta però, la software house ha deciso di puntare in alto e di allontanarsi dai suoi classici giochi di ruolo, proponendo un’avventura spaziale misteriosa e intrigante. Stiamo ovviamente parlando di Starfield, il quale si è recentemente mostrato nel corso dell’E3, con nuovi dettagli per quanto concerne data d’uscita e open world.
Viaggio fra i pianeti
L’arrivo di Starfield è ancora piuttosto lontano, in quanto parliamo nello specifico della fine del prossimo anno, e le informazioni in nostro possesso non sono poi molte. Il trailer presentato (lo trovate qui di seguito) è riuscito a darci una semplice infarinatura del viaggio che i giocatori potranno intraprendere nel 2022, mostrando un’astronauta pronta a ripartire dopo essere stata su un pianeta arido. Su questo si intravedono strane strutture all’apparenza abbandonate, e un robot futuristico che cammina sul suolo in prossimità dell’astronave.
Stando a quanto dichiarato durante la presentazione, sappiamo che si tratterà di un titolo open world, e che questo farà il possibile per sfruttare al meglio il nuovo Creation Engine. Parliamo del motore grafico che ha dato vita a grandi capolavori della software house, dai The Elder Scrolls agli ultimi Fallout, e che pare sia stato rinnovato per tenere testa alla concorrenza sempre più agguerrita e al passo con i tempi. Le informazioni in nostro possesso non sono poi molte, ma è ormai confermato che Starfield sarà un’esclusiva Xbox, in quanto arriverà solamente su Xbox Series X/S e PC, e pretendiamo senza dubbio molto dal gioco.
Considerando che alle redini del progetto c’è un team così talentuoso, con anche ulteriori mezzi grazie all’acquisizione della divisione Xbox, potremmo aver appena dato un primissimo sguardo all’esperienza che rivoluzionerà il concetto di open world, portando per la prima volta i giocatori a vivere per davvero lo spazio in un’ambientazione futuristica, e riempiendo i viaggi di possibilità e contenuti da apprezzare. Considerando le prime informazioni, sembra che il nuovo titolo di Bethesda voglia avvicinarsi al concetto di No Man’s Sky, gioco che permette ai giocatori di esplorare la galassia in lungo e in largo… ma sembra palese che Starfield voglia spingersi un tantino più un là.
Starfield sarà la killer app next-gen?
È ormai confermato che la nuova IP di Bethesda permetterà al giocatore di creare il suo alter ego personalizzato per intraprendere l’avventura, e che lo sviluppatore punta a offrire – ancora una volta – libertà da vendere, permettendo agli utenti attività di cui siamo a dir poco curiosi. Nonostante la trama non sia ancora stata sviscerata, lo sviluppatore ha già suggerito senza troppi veli che l’obiettivo sarà quello di svelare un grande mistero. Non sappiamo se si tratterà quindi di indagare nei vari pianeti e di conoscere le loro civiltà, magari con un profondo sistema da gioco di ruolo, o di dover viaggiare nello spazio per trovare un determinato obiettivo pronto a svelare le domande del protagonista, e siamo sicuri che la software house sarà in grado di stupirci e rilanciare sulle aspettative in tal senso.
L’importanza di Starfield è davvero notevole, e il gioco open world in sé per sé potrebbe davvero diventare il prossimo anno la killer app perfetta per rendere le nuove Xbox davvero immancabili nelle case dei giocatori. Nella produzione sono riposte tutte le speranze degli utenti che hanno amato le opere di Bethesda, a cui manca il vero mondo aperto che permette le scelte più insensate e collega tutti i puntini per far sbizzarrire il giocatore come meglio crede, evitando paletti che limitano la vastità e profondità delle attività a cui abbiamo preso parte nelle scorse generazioni.