Spiel 2021: report del secondo giorno dalla fiera di Essen

Il nostro report sui giochi da tavola provati ad Essen Spiel 2021, tra valutazioni e considerazioni, con diverse delusioni ed alcune sorprese.

Lorenzo Natalini
Di Lorenzo Natalini Analisi Lettura da 10 minuti

Come ogni anno, continua la nostra esperienza ad Essen, durante la quale vi teniamo aggiornati quotidianamente sui nuovi boardgame presentati. Il nostro secondo giorno ad Essen Spiel 2021 è stato a dir poco devastante: sia per il numero di giochi provati, sia per i chilometri percorsi a piedi fra i padiglioni della fiera, sia per il pesante zaino che ci siamo portati dietro per gran parte della giornata. Ciò nonostante, come in tutte le giornate dello Spiel che stiamo vivendo, ci dedichiamo volentieri a riportarvi le nostre impressioni sui titoli giocati in fiera. Buona lettura!

Hippocrates, provato ad Essen Spiel 2021

La nostra giornata inizia al booth di Gamebrewer, in cui riusciamo a sederci per una demo di Hippocrates. In questo gestionale da 1 a 4 giocatori di Alain Orban ambientato nella Grecia del 370 A.C., ci occuperemo della cura dei malati, dell’acquisto e somministrazione di varie medicine ed infine della gestione dei medici che porteremo nel nostro ospedale.

Hippocrates

Le meccaniche principali del titolo sono quella del piazzamento lavoratori e del piazzamento tessere: i lavoratori vengono utilizzati per ottenere risorse (medicine, monete e assistenti) tessere-paziente (potendo scegliere soltanto fra quelle rese “attive” da un lancio di dadi), mentre in una seconda fase avremo la possibilità di portare medici nel nostro ospedale. Infine, nella fase di piazzamento tessere, dovremo posizionare medici e pazienti cercando di far somministrare a ciascun malato la medicina di cui necessita. Non possiamo definirlo un brutto titolo, ma il gioco purtroppo non ci ha convinto per una serie di motivi: la pessima ergonomia, l’elevato rischio di paralisi da analisi, la confusione che si genera nel dover provare diverse combinazioni nel piazzamento delle tessere, soprattutto prima di scegliere il medico da “acquistare”. La board principale, con diversi spazi completamente vuoti, fa espandere inutilmente lo spazio richiesto sul tavolo (anche la dimensione di plance personali e delle concatenazioni di tessere piazzate non è trascurabile). I materiali sono però di alta qualità (a parte le plance personali, piuttosto sottili), ci sono piaciute molto le ampolle di medicine in plastica.

Voto: 5/10

Luna Capital

Raggiunto il booth di Devir, ci sediamo al tavolo di Luna Capital per provare il titolo. Si tratta di un gioco da 1-4 giocatori di Jose Ramón Palacios in cui costruiremo una vera e propria città sulla luna, con lo scopo di farla diventare la capitale del satellite.

Luna Capital

Nel proprio turno, il giocatore sceglie una carta e le tessere ad essa associate: le carte andranno posizionate in tre file per formare il terreno di costruzione mentre le tessere vengono piazzate sulle carte e rappresentano i vari edifici della nostra città.

A fine partita, molti degli edifici forniscono punti in base alle adiacenze o ad altre condizioni indicate sulle tessere.

Ci è piaciuta l’idea di base del titolo (ovvero: posizionare carte piazzarci sopra delle tessere) ma purtroppo la sua realizzazione ci è sembrata carente: tutta l’attenzione durante la partita viene assorbita dalle tessere-edificio e dalla necessità di realizzare le adiacenze mentre il posizionamento delle carte passa completamente in secondo piano. In definitiva, il gioco non riesce ad emergere dalla massa di titoli di piazzamento tessere.

Voto: 4.5/10

Oltree

Nel pomeriggio, alcuni amici ci convincono a sederci al tavolo di Oltree, titolo da 2-4 giocatori di Antoine Bauza e John Grümph.

Oltree

Si tratta di un titolo cooperativo a scenari e ad ambientazione fantasy.

Lo scopo dei giocatori è quello di raccogliere risorse con cui costruire edifici e torri per la fortezza al centro della plancia, ma anche quello di risolvere situazioni di vario tipo (incontri, combattimenti, eventi inaspettati) e soprattutto seguire l’evolversi della storia, narrata con un apposito mazzo di carte.

Non vorremmo dilungarci oltre su questo titolo che sembra nascere già “vecchio” e che veramente poco ha da offrire in termini di divertimento. La partita è stata una noia mortale, sicuramente il titolo è il peggiore fra quelli finora provati di Essen Spiel 2021.

Voto: 2/10

Star Fighters: Rapid Fire, il prototipo presentato ad Essen Spiel 2021

Al booth di Alley Cat Games riusciamo a provare Star Fighters: Rapid Fire, di cui abbiamo già sentito parlare piuttosto bene.

Si tratta del prototipo (la versione definitiva verrà lanciata a breve su Kickstarter) di un titolo a tema combattimenti spaziali.

I turni si svolgono in tempo reale, con i giocatori che lanciano contemporaneamente (e freneticamente) i dadi sperando di ottenere risultati utili per eseguire manovre e attivare gli armamenti: posizionandoli sulle plance sarà poi possibile fare fuoco (con i phaser o con i siluri), virare, spostarsi, ricaricare gli scudi ecc.

Star Fighters Rapid Fire

Star Fighters: Rapid Fire, a detta del dimostratore, è pensato principalmente per due giocatori ma anche nella nostra partita in 4 si è dimostrato all’altezza: pur trattandosi di un titolo leggero è riuscito nell’intento di farci divertire e di mantenere brevi i tempi di gioco.

Voto: 7/10

Living Forest

Sin dal primo giorno di fiera abbiamo notato schiere di persone con in mano una copia appena acquistata di Living Forest, titolo di Aske Christiansen pubblicato da Ludonaute. Incuriositi, decidiamo di sederci anche noi al tavolo per una prova del titolo.

Living Forest

Living Forest è un titolo di deck buidling e push your luck in cui, impersonando uno spirito, cercheremo di salvare la foresta dagli incendi avvalendoci dell’aiuto di vari guardiani. Sia la dinamica che il tema del gioco ricordano molto quelle id Mystic Vale: dal mazzo si scoprono carte una alla volta, fermandoci quando lo desideriamo (per sfruttare le icone delle carte rivelate) o quando compare il terzo cerchio nero (il quale ci fa perdere una delle due azioni disponibili).

I simboli sulle carte aumentano (o diminuiscono, in alcuni casi) la forza delle nostre azioni e possono essere utilizzati per acquistare carte e tessere, spegnere incendi, muoversi su un tracciato circolare (e fare un’azione bonus in base alla casella di destinazione). Vince la partita chi realizza uno fra tre diversi obiettivi: ottenere 12 tessere “incendio” (dopo averle spente), 12 tessere-albero diverse fra loro o 12 icone “fiore” visibili, di fronte a sé. Durante la spiegazione abbiamo pensato di trovarci di fronte ad un clone di Mystic Vale, ma ci siamo presto ricreduti.

Nonostante il tema “foresta incantata” e la meccanica di push your luck, Living Forest si differenzia dal titolo AEG per le tre condizioni di vittoria alternative e per le varie azioni che sfruttano i simboli di carte e tessere, elementi che aggiungono una notevole profondità al gameplay senza dover complicare troppo il regolamento. Per noi, è stata (finora) la sorpresa di questa fiera.

Voto: 7.5/10

Welcome to the Moon

Negli ultimi minuti prima della chiusura decidiamo di terminare la giornata al booth di Blue Cocker Games, per una partita a Welcome to the Moon che non riusciremo a concludere poiché un addetto è letteralmente venuto a chiederci di andare via.

Welcome to the moon

Esattamente come “Welcome to…“, anche questo nuovo titolo di Alexis Allard e Benoit Turpin è un flip & write in cui i giocatori scelgono contemporaneamente una fra le tre combinazioni di numero + simbolo, annotando la scelta sulla loro plancia personale.

Abbiamo trovato interessante l’introduzione dell’interazione diretta, grazie ai “missili” che quando attivati danneggiano tutti gli altri giocatori, un elemento completamente assente nel predecessore. Il titolo è inoltre giocabile come campagna (ci sono diverse board all’interno della scatola, tutte double-face) o come one-shot, scegliendo uno degli scenari della campagna.

Peccato non essere riusciti a terminare la partita perché il gioco sembra promettere bene.

Voto: da riprovare.

Il bottino della seconda giornata ad Essen Spiel 2021

Il bottino di questo giorno due è interamente frutto di scambi e/o di acquisto di titoli usati: in parte perché molti dei giochi nuovi che ci interessano sono già sold-out (Ark Nova, Bitoku…), in parte perché dopo i numerosi scambi ed acquisti fatti in giornata, non avevamo modo di caricarci altro peso sulle spalle. Già. Stando a quanto vedrete anche di seguito, ci possiamo comunque ritenere soddisfatti.

Essen Spiel 2021

Nel salutarvi, vi diamo appuntamento a domani per il prossimo report e vi suggeriamo di seguire la nostra pagina facebook per rimanere aggiornati. Se invece vi siete persi il report del primo giorno, recuperatelo a questo link. Ciao!

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