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Spider-Man: qual è il migliore tra le versioni viste al cinema?

Dopo decenni di storie su Spider-Man, ci pare giusto tirare le somme dei tre ragni del cinema e vedere chi, a modo suo, ha incarnato meglio alcuni degli aspetti dell’Uomo Ragno. Se quindi la prima parte sarà una semplice sfida tra miglior Peter Parker, miglior Spider-Man e miglior costume, nella seconda analizzeremo alcune delle caratteristiche peculiari del personaggio, vedendo chi le ha espresse meglio, a modo suo.

Miglior Peter Parker Studente: Tobey Maguire

Nonostante il Peter Parker dei fumetti abbia più volte cambiato pelle e carattere, grazie soprattutto ai molti anni di pubblicazione editoriale, il Peter Parker iconico (almeno degli anni in cui era al liceo) rimane quello con gli occhiali, nerd, un po’ sfigato e timido, capace di tirare fuori l’esatto opposto del suo carattere nei panni di Spider-Man.

Se quindi Tom Holland raffigura molto di più il ragazzo moderno, non troppo popolare ma nemmeno schivato dai suoi compagni, Andrew Garfield rimaneva di più nella zona del giovane con lo skateboard, decisamente più vicino alla controparte Ultimate. Ad essere davvero vicino all’originale c’è però Tobey Maguire, che con la sua timidezza, le sue frasi dette a mezza bocca e il suo modo di essere (con tanto di occhiali) rimane il migliore Peter Parker cinematografico di sempre.

Spezziamo però una lancia a favore di Andrew per quanto riguarda il carattere: se infatti Tom Holland è visto come un ragazzo solare e amichevole, Peter Parker ha sempre avuto i suoi demoni interiori, a partire dalla scomparsa dei genitori fino alla morte di Zio Ben. Per questo, Garfield riesce a dare quel tono un po’ cupo al personaggio, quanto basta da far capire che Peter non è un ragazzo solare al quale riesce facile essere Spider-Man, ma al contrario si sente in obbligo per la responsabilità che porta sulle spalle.

Miglior Spider-Man: Andrew Garfield/Tom Holland

Se Peter Parker è un personaggio schivo, Spider-Man è il simpaticone di turno. Poche storie hanno mostrato l’Uomo Ragno non scherzare, e spesso erano intrise di dolore e serietà; il resto delle giornate invece il nostro amichevole tessiragnatele lo passa prendendo in giro i nemici, e chi ci si avvicina di più rimane senza dubbio Andrew Garfield. Se infatti Tobey Maguire rimane uno Spider-Man troppo impostato, quello di Tom Holland riesce a bilanciarsi molto bene ma l’Amazing Spider-Man incarna l’essere Spider-Man sia per le pose, che per i dialoghi. Basta pensare a Maguire in piedi vestito da Spider-Man, cosa diversa se vista in Holland e Garfield, che invece mantengono pose, dinamiche e azioni.

Ovviamente nei fumetti Spider-Man è un personaggio molto sfaccettato – come abbiamo già detto – e non si riduce tutto ad essere agili e simpatici: se infatti c’è una scena che fa capire bene il modo di pensare dell’Uomo Ragno, è quella nel primo Spider-Man di Raimi, dove per salvare tutti si trova costretto a tenere da un lato Mary Jane e dall’altro un autobus intero di persone, cosa che sicuramente vedremo anche in No Way Home, con l’obiettivo di Peter di salvare i suoi amici, tutta New York e anche i suoi nemici.

Però se c’è qualcosa che Tom Holland fa bene, è essere l’Uomo Ragno nell’insieme. Vederlo urlare “calcio magico” mentre colpisce Thanos uscendo da un portale di Strange, o appendersi a testa in giù nell’iconica posa di Spider-Man lo rende molto vicino all’originale concetto di Stan Lee.

Miglior Costume: Tom Holland (Civil War)

Qui l’analisi diventa molto difficile: il costume di Spider-Man nel tempo è cambiato molto spesso, soprattutto in base al disegnatore, ma se c’è stato qualcosa di iconico è sicuramente la colorazione (blu e rosso, con simbolo e strisce nere) e gli occhi grandi (a varie inclinazioni).

Prendendo i vari costumi visti nei film (eliminiamo dall’equazione il primo di Amazing, decisamente fuori dai canoni), quello di Maguire è molto vicino a come sarebbe il costume nella vita reale, con tanto di naso sporgente e una sorta gommosità da spandex. Quello di Garfield torna ad essere più vicino alla realtà con tanto di pieghe sulla schiena, come davvero un tessuto si comporterebbe in quelle occasioni (e senza quell’effetto gommato). Se però c’è qualcosa che rende davvero bene a schermo, sono i costumi di Holland: se infatti il primo, Iron Suit, non è simile a quello del fumetto ma rende l’idea con tanto di bracci meccanici e funzioni, quello che si crea in Far From Home – a prescindere dal blu notte usato e dal ragno stilizzato – è qualcosa di davvero ben fatto, soprattutto per dettagli come le ragnatele sotto le braccia (per planare) e il modo in cui il costume poggia sul suo corpo.

Se dovessimo essere fedeli all’originale, allora il costume migliore rimarrebbe quello di Andrew Garfield, ma avendo cambiato tanti costumi nel tempo, ci sta premiare quello più performante su schermo, ovvero Tom Holland in Civil War, che rimane allo stesso tempo fedele all’originale.

Ora è il momento di scendere però nei dettagli, di parlare delle caratteristiche che rendono Spider-Man uno dei migliori supereroi di sempre, e di capire chi tra i tre è il migliore in queste cose. Ovviamente tutto è nato da analisi di scene nel film messe a paragone con fumetti e caratteristiche, ma all’effettivo non si tratta più di una semplice sfida tra i tre, bensì una sorta di classifica che, probabilmente in No Way Home, troveremo messa in scena (magari mostrando come i tre ragni siano diversi tra loro).

Questa dinamica non è così strana se vista in paragone ai fumetti: nelle storie dello Spiderverse, infatti, capita spesso di vedere Spider-Man che differiscono tra di loro per piccole caratteristiche, quanto basta per renderli diversi.

Miglior Intelligenza: Tom Holland

Tobey Maguire viene eliminato dalla lista subito in quanto non è mai stato il creatore delle sue ragnatele (che ha invece di default nel corpo), e lascia la sfida a Garfield e Holland. Nonostante Garfield abbia creato le sue ragnatele, è con Tom Holland – che ha fatto lo stesso – che vediamo l’ingegno messo all’opera. Tra le tante scene, spicca quella fatta per sconfiggere Mysterio, utilizzando un motore di un drone e un’insegna come scudo. Resta strano non vederlo ancora di più all’opera, soprattutto considerato il lavoro che invece Garfield fa con Curt Connors (Lizard) nonostante sia uno studente.

A prescindere, anche gli altri se la combattono tra le azioni che fanno e il modo in cui non risultano mai stupidi – ma anzi geniali – eppure Holland forse riesce a essere quello più “smart”.

Miglior Mentore: Tom Holland

Qui la sfida è facile, ma ha un suo senso: Maguire non ha avuto un mentore, sebbene ci si avvicini Octopus nel secondo film, mentre Garfield aveva Connors, ma anche lui diventa una nemesi. Tony Stark è molto importante perché raffigura un mentore alla pari di come, nei fumetti, lo fu Reed Richards nei primi tempi. Se infatti leggiamo le prime storie, la persona dalla quale va Peter appena prende il simbionte è proprio lui.

Miglior Forza Fisica e Poteri: Tobey Maguire

Nel corso del tempo abbiamo visto molti Spider-Man al cinema, ma se prendiamo in paragone i poteri di questi tre, senza dubbio vince a mani basse quello di Maguire. Se ci pensiamo, è l’unico ad avere un fluido generato dal suo corpo per le ragnatele. Oltre a questo, c’è da dire che è riuscito a bloccare un treno in corsa (mentre Holland non è riuscito a tenere una nave divisa in due) e addirittura a rompere il tessuto di Venom (cosa che però gli altri due non hanno ancora fatto).

C’è da notare che Tom Holland ha già combattuto esseri cosmici uscendone illeso, il che lo potrebbe rendere in futuro il più forte dei tre, ma per il momento – soprattutto considerato il fatto che non ha ancora sviluppato per bene il Senso di Ragno – quello di Maguire rimane il migliore.

Miglior Profondità: Tobey Maguire

Di Tom Holland, nonostante vediamo bene che ci sia stato uno Zio Ben nel passato, ad ora è il più leggero, comparato soprattutto ai traumi che subisce Garfield nel secondo film. Ma se c’è una serie di film su Spider-Man profondi il giusto, sono quelli di Raimi. Maguire infatti interpreta un Peter Parker che fa discorsi seri, profondi – talvolta anche troppo – sul senso di responsabilità e giudizio, sul fare la cosa giusta e sul come comportarsi da eroe. Non ci riesce tanto, visto il secondo film, ma chi ci riesce davvero invece è…

Miglior Senso di Responsabilità: Andrew Garfield

Senza dubbio vince a mani basse lo Spider-Man di Garfield, in quanto nonostante la morte di Gwen Stacy, torna a combattere dopo non aver mantenuto la promessa fatta al padre di Stacy, anch’esso morto. Se ci pensiamo, Maguire molla per meno, e Tom Holland un paio di volte è stato sul punto di cedere.

https://www.youtube.com/watch?v=eYyW5hBVTrI

Miglior Comico: Andrew Garfield

Non c’è dubbio, le battute fatte da Garfield sono fantastiche: forse il suo essere così anche come Peter Parker, e soprattutto le doti attoriali, lo rendono fantastico nello scherzare con i nemici. Ogni frase è una battuta quanto basta, e nonostante anche Holland un po’ ci si avvicini, il non essere così distante dalla versione Peter Parker lo rende meno evidente. Non parliamo di Maguire, invece, che passa gran parte del tempo in costume ad urlare.

Miglior Swing: Andrew Garfield

Non c’è Spider-Man senza ragnatela, e soprattutto senza il suo ondeggiare tra i grattacieli di New York. Forse la tecnologia datata non aiuta in questo caso Maguire, ma in gara rimangono sicuramente solo Garfield e Holland. Se poi andiamo a vedere il modo scomposto in cui Holland si muove tra i grattacieli (più vicino allo Spider-Man di Morales), allora ecco che Garfield vince il coin flip, soprattutto grazie alle inquadrature in prima persona e alla capacità della CG di mostrare un Uomo Ragno davvero divertente da vedere in cielo e alla scena di Amazing Spider-Man con le gru.

Ma quindi secondo voi chi è il miglior Spider-Man? Queste solo solo le nostre impressione e idee, ma siamo sicuri che potrebbero esserci molti più spunti su cui riflettere. In attesa della risposta definitiva però, godiamoci il momento legato all’uscita di Spider-Man: No Way Home, che arriverà nelle sale il 15 dicembre.

Simone Lelli
Amante dei videogiochi, non si fa però sfuggire cinema e serie tv, fumetti e tutto ciò che riguarda la cultura pop e nerd. Collezionista con seri problemi di spazio, videogioca da quando ha memoria, anche se ha capito di amarli su quell'isola di Shadow Moses.

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