South Park è fin dalla sua nascita uno dei cartoni animati più irriverenti mai creati, che col tempo ha fatto della satira, del politically uncorrect e della critica sociale i propri punti di forza. Dopo le varie serie, il film animato, e due recenti videogame portati al grande pubblico tramite Ubisoft, il marchio stavolta passa sotto le mani di THQ Nordic, che affidando i lavori allo studio di Question e all’immancabile South Park Digital Studios ci riporta nella “ridente” cittadina fittizia del Colorado. Con South Park: Snow Day!, che vi illustriamo in recensione, vivremo un’avventura molto diversa da quelle che ci sono state proposte con The Il Bastone della Verità e Scontri Di-Retti, primo motivo tra tutti, un gameplay action in tre dimensioni.

La bufera del secolo

South Park: Snow Day! è un titolo d’azione cooperativo che ritorna al tema medieval fantasy che avevamo visto nel primo grande successo videoludico dedicato alla serie. Questa volta, ci troviamo davanti ad un panorama glaciale: una terribile bufera di neve si sta abbattendo sulla città, e non accenna a diminuire. Si tratta della peggiore mai vista, e praticamente l’intera vallata è sommersa dalla neve. Parliamo di edifici inagibili, tralicci che crollano, il lago completamente ghiacciato, e ovviamente le scorte di carta igienica che iniziano a scarseggiare (chiaramente l’emergenza più grave di tutte). In questo panorama gelo-apocalittico, i bambini usciranno a giocare con tutta la loro energia, mettendo sul tavolo una nuova avventura.

Il gameplay di South Park: Snow Day! è molto semplice da imparare, così come è semplice la trama: comandando il nostro personaggio in terza persona, vivremo una storia in 5 diversi capitoli di gioco combattendo contro dei nemici controllati dal computer, avanzando e scoprendo quale regno sta tramando contro gli altri, e perché. Essendo un action, disporremo di attacchi corpo a corpo, attacchi a distanza (che sia un arco o un bastone magico), e di due abilità speciali attivabili coi tasti dorsali. Le missioni si dividono in diverse sezioni, che avranno ogni volta degli obiettivi differenti, e che ci porteranno di zona in zona fino a raggiungere il boss finale. La cosa più bella, è che potremo giocare il tutto come più vogliamo, che sia in solitaria, accompagnati dall’IA, con degli amici della nostra lista, o un matchmaking random.

Per una squadra vincente!

Se dalla sua si presenta come un gioco molto basilare nelle meccaniche che fanno da scheletro, la parte più interessante sta nelle carte e nei potenziamenti: infatti è presente una componente più ruolistica, dove scegliendo delle carte potremo potenziare alcune cose del nostro personaggio, come danni fatti alle spalle, poteri, e così via. Inoltre potremo anche spendere le valute di gioco (la carta igienica e la Materia Oscura) per avere ulteriori benefici, come potenziare i poteri che già abbiamo, o specificatamente per la Materia Oscura, avanzare in uno speciale skill tree.

Quando saremo nell’HUB quindi, potremo scegliere il nostro equipaggiamento, le abilità da portare in battaglia, il nostro aspetto (con le estetiche acquistabili tramite una terza valuta di gioco, ottenibile con le pietre miliari), e i potenziamenti dello skill tree.

Una volta che saremo sul campo di battaglia però, dovremo dare il massimo! Non si tratta solamente di essere bravi nel combattere, ma anche nello scegliere le abilità giuste per le sfide che affronteremo. Durante le missioni poi, esiste una sorta di potere “ultimate” che i grandi capi potranno scegliere (per noi sarà Cartman, di cui faremo le veci nella scelta): queste sono le carte Bullshit, che porteranno non poco scompiglio. Attenzione, perché anche quando le useranno i nostri avversari, saranno davvero devastanti.

Starà a noi scegliere il livello di difficoltà, tra facile, medio e difficile, ma possiamo assicurarvi che se la cooperazione coi vostri compagni non funzionerà al meglio, anche la difficoltà normale potrebbe rivelarsi uno scoglio. Questo perché è l’unione che fa la forza!

Oltre a colpire, dovrete anche curarvi, rianimare gli alleati a terra, ottenere degli obiettivi specifici di missione, e chiaramente non lasciarvi scappare tutto quello che le mappe hanno da offrire. Creare un team variegato ed equipaggiato al meglio sarà perciò fondamentale per averla vinta! Per questo motivo, giocare con l’IA potrebbe risultare un po’ svantaggioso, dato che non potrete comunicare con essa, né tanto meno potrete aspettarvi un aiuto così grande.

Quanto freddo fa?

Dal punto di vista tecnico non stiamo gridando al miracolo, ma quello che vuole fare, South Park: Snow Day! lo fa bene. Certo, ci sono delle falle nella formula proposta, come la scarsa longevità della campagna proposta, alcune mancanze a schermo, e un sistema di stamina che non aiuta moltissimo la dinamicità dell’azione.

Il resto del gioco però è molto gradevole: graficamente non si fa disprezzare, tutt’altro, riderete alle battute e ai commenti, amerete le varie zone note di South Park ora innevate e alcuni easter egg, e vivrete il contrasto tra il gioco dei bambini e la vita degli adulti che cercano di salvare il salvabile della città (o che sono congelati in qualche angolino).

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South Park: Snow Day!

7

Non stiamo parlando del miglior gioco dedicato a South Park che abbiamo visto, ma si tratta comunque di un discreto primo approccio al 3D. South Park: Snow Day! cerca di unire in un unico progetto tutto quello che potrebbero volere i fan della serie, tra cui chiaramente l'azione "vera", la comicità, e il giocare con gli amici. Purtroppo la scarsa longevità del gioco non aiuta molto in tal senso, e questo tipo di gameplay ha portato a dei compromessi che un po' minano il senso di "avventura". Di certo un un buon primo passo per passare in futuro ad un approccio più marcato verso le tre dimensioni e l'action, ma per ora non è nulla di più.

PRO
  • Giocare in cooperativa è divertentissimo...
  • La comicità e l'irriverenza di South Park
  • Giocare d'azione è gratificante quanto con la strategia degli scorsi capitoli
  • Ben riuscita la parte dedicata a poteri e carte
CONTRO
  • ...ma molto meno con l'IA, non sveglissima
  • Piuttosto breve, nonostante il basso prezzo
  • Alcune feature fanno zoppicare il gameplay
Gianluigi Crescenzi
Classe 90, invecchia bene tanto quanto il vino, anche se preferisce un buon Whisky. Ama l'introspezione, l'interpretazione e l'investigazione, e a volte tende a scavare molto più del necessario. Inguaribile romantico, amante della musica e cantante in erba, si destreggia tra hack n'slash, soulslike, punta e clicca e... praticamente qualsiasi altro tipo di gioco.

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