Il 7 settembre è stato rilasciato, per PlayStation 4, Nintendo Switch e cabinati (in Giappone), un titolo picchiaduro molto particolare che fa del fan service la sua ragion d’essere, sto parlando di SNK Heroines: Tag Team Frenzy. Il titolo è stato sviluppato da SNK, software house nipponica nata nel lontano 1978 e che ha fatto conoscere il suo nome grazie a titoli come Fatal Fury, The King of Fighters, Metal Slug e diversi altri.
La casa di sviluppo quest’anno però ha deciso di regalare ai suoi fan qualcosa di diverso dal solito, infatti il picchiaduro 2-tag-team di cui andiamo a parlare oggi (come già detto) è improntato sul fan service, e lo dimostra a più riprese portando all’attenzione dei giocatori un roster formato da sole donne. Avete capito bene, in questo gioco non ci saranno signori muscolosi e vogliosi di prendere a sberle anche i muri, bensì avremo un gruppo di agguerritissime donzelle pronte a darsele di santa ragione senza sconti di nessun tipo.
Questo atipico videogame vuole mescolare i vari titoli e brand di SNK portando al suo interno alcuni personaggi provenienti dagli universi creati dalla casa di sviluppo sopra citata. Infatti possiamo trovare character come Athena Asamiya (proveniente dal mondo di The King of Fighters) oppure Mai Shiranui (direttamente da Fatal Fury 2) o ancora Terry Bogard (trasformato per l’occasione, e con sua grande sorpresa, in una donna).
Trama
La storia del titolo racconta gli eventi avvenuti subito dopo il finale dell’ultimo torneo di The King of Fighters, quando alcune delle combattenti presenti cadono a terra svenute. La coppia di protagoniste (che potranno essere selezionate a piacimento dal roster prima dell’inizio della storia) si ritroverà in una dimensione parallela progettata da un misterioso antagonista che si scoprirà essere Kukri, direttamente proveniente da The King of Fighters XIV.
Questo spavaldo cattivo perseguirà l’unico obiettivo di raccogliere la paura di tutti i personaggi che via via andremo a sconfiggere nei vari match così da poter alimentare uno strano macchinario in grado di fondere la realtà con questa dimensione parallela e riuscire così a portare tutte le belle ragazze del mondo nella personale collezione del sopracitato antagonista.
Giocabilità e Rigiocabilità
I comandi del titolo (ben spiegati all’interno del tutorial) sono estremamente semplificati rispetto ad un normale picchiaduro, infatti non ci sono combo particolari da fare o concatenazioni di tasti impossibili, ma semplicemente tasto = attacco. Interessante invece è il sistema di KO, che non prevede di “riempire di mazzate” il proprio avversario fino a lasciarlo a terra inerme, ma richiede invece di portare la barra della vita di quest’ultimo al colore rosso, per poi finirlo tramite una “mossa da sogno“.
Le meccaniche degli scontri, tuttavia risentono della semplificazione poiché presentano errori abbastanza grossolani che vanno dall’eccessivo tempo di ripresa dopo un “colpo da stordimento“, alla possibilità di mandare in loop l’attacco presa sull’avversario rendendolo di fatto infallibile. Un ulteriore disappunto va espresso nei confronti dell’IA, regolabile in qualunque momento con una scala di valori da 1 a 5.
Quest’ultima però non presenta vie di mezzo, si va dai livelli di difficoltà 1 e 2 (in cui il computer non accenna a reagire in nessun modo contro il giocatore ma si limita a mandare a segno qualche colpo base di tanto in tanto), ai livelli di difficoltà 4 e 5, in cui l’IA non lascia spazio neanche per premere un singolo tasto ed è in grado di concludere il match in una manciata di secondi, senza subire il minimo danno.
In questo modo non si garantisce un livello di sfida gradevole e graduale, che può andare ad aumentare man mano che la propria capacità e abilità migliorano, ma si va a rendere il gioco una scelta obbligata verso una CPU di livello 3. A livelli più bassi il tutto diventa qualcosa di piatto e noioso, mentre a livelli più alti il gioco si trasforma in una sfida davvero ostica (dove solo chi ha abbastanza dimestichezza con i picchiaduro può riuscire ad aggiudicarsi almeno un match)
Per quanto riguarda invece la rigiocabilità del titolo, in particolare della modalità storia, questa vanta un valore davvero alto, poiché quest’ultima modalità non richiede più di mezz’ora di gioco per essere completata. Tuttavia, se si vuole davvero godere dell’esperienza di gioco (e si è anche un po’ malati di collezionismo come il sottoscritto) non potrete che rigiocare la storia ancora e ancora in modo da sbloccare tutti i dialoghi, le cutscenes e le interazioni tra i vari personaggi.
Terminando ogni combattimento, inoltre, si otterranno delle monete spendibili per acquistare oggetti di personalizzazione, costumi, voci per l’annunciatore e voci per i personaggi. Insomma il gioco garantisce un buon assortimento di materiale collezionabile che basterà a farvi rigiocare la storia più e più volte prima di ottenere tutto.
Personalizzazione
I collezionabili legati alla personalizzazione del personaggio saranno visibili e applicabili solo nell’apposita modalità dedicata, non si potrà sfruttare alcun elemento di personalizzazione all’interno dei match (eccetto gli abiti, di cui ne esistono 3 diversi per ogni personaggio).
La personalizzazione dei vari character, dal punto di vista estetico, permette di aggiungere al modello base della ragazza selezionata diversi oggetti tra cui code, cappelli, bracciali, lenti a contatto, occhiali e cavigliere. Ovviamente ogni oggetto ha un determinato costo in monete di gioco, oppure un modo per essere sbloccato senza per forza pagare.
Multigiocatore
Andiamo a parlare del pezzo forte di questo titolo, il multigiocatore. Infatti nel gioco, come risulta oramai scontato in questi ultimi anni, è possibile disputare anche match contro altri giocatori sia online (fino ad un massimo di 8 player, spettatori compresi) sia in locale (fino ad un totale di 4 sfidanti, inclusi gli spettatori).
Per quanto riguarda la versione per Nintendo Switch i match in locale risultano tranquillamente godibili senza eccessivi cali di frame rate, che purtroppo invece sono frequenti nella modalità online: non rari nel caso disponeste di una connessione non esattamente affidabile. Giocando in due, e con la necessità di usare 4 Joy-Con, il titolo risulta essere divertente e stimolante, grazie anche a dei combattimenti che non durano troppo (circa 1 minuto) e non richiedono eccessiva capacità o tecnica per essere rivolti a proprio favore.
Comparto grafico e sonoro
Il gioco, dal punto di vista grafico, si presenta come un normale picchiaduro bidimensionale che vuole strizzare l’occhio ai suoi predecessori più anziani, ma non disdegna di sposare un comparto 3D per rendere in maniera quanto meno dignitosa tutto quello che riguarda il mondo di gioco, dai personaggi ai vari collezionabili applicabili sulle nostre donzelle nell’apposita modalità personalizzazione. Per quanto riguarda invece il comparto sonoro, questo risulta ben variegato nei brani che accompagnano i nostri match e riesce ad inserirsi bene nel mood del gioco. Inoltre ogni personaggio ha la propria traccia strumentale dedicata, che sarà sbloccabile o tramite acquisto o semplicemente accedendo alle personalizzazioni del personaggio scelto dall’apposita modalità.
Conclusioni
La scelta degli sviluppatori di rendere più “alla mano” il sistema di combattimento può risultare controversa, soprattutto per i fan del genere picchiaduro, soprattutto per la perdita di quel livello di sfida che in questi titoli non dovrebbe mai mancare. D’altro canto i giocatori più hardcore avranno veramente pane per i loro denti, anche con una mappatura dei comandi così semplicistica, grazie all’estrema combattività dell’IA. Parlando invece della storia sono costretto a dichiararmi “deluso”: nonostante si tratti di un gioco picchiaduro (quindi basato su combattimenti tra giocatori), dal momento che la modalità storia è stata creata, forse sarebbe stato meglio darle un po’ di spazio in più, magari permettendo ai giocatori di provare ogni personaggio disponibile almeno una volta (un po’ come avviene in titoli come Mortal Kombat X, per esempio).
Sarebbe stato così possibile delineare un’intreccio che avrebbe reso maggiormente la pericolosità del piano di Kukri, l’importanza di distruggere il suo operato e, perché no, anche un minimo del background delle varie protagoniste (che viene mostrato a grandi linee durante i titoli di coda dedicati ad ogni character). La modalità multigiocatore è divertente da giocare con gli amici in locale, ma anche online (connessione e server permettendo). Abbiamo trovato azzeccatissima la scelta di impostare un tempo limite di 1 minuto e mezzo per match, proprio il tempo che basta per non far calare l’attenzione e mantenere alta la concentrazione per portare a casa la vittoria sul proprio avversario. Insomma SNK Heroines: Tag Team Frenzy è un picchiaduro senza pretese, che basa gran parte della sua esistenza sul fan service, ma che riesce a divertire per tutto il tempo che ci si vuole passare sopra sia da soli sia in compagnia. Inoltre, almeno per quanto riguarda la versione per Nintendo Switch, questa risulta ben contestualizzata su una console come l’ibrida della grande N che, grazie alla sua portatilità, può permettere ai giocatori di viaggiare o di spostarsi “ammazzando il tempo” con un bel match.