Skull & Bones – Anteprima, i pirati di Ubisoft si preparano all’arrembaggio

Patrizio Coccia
Di Patrizio Coccia Impressioni Lettura da 7 minuti

Assassin’s Creed IV: Black Flag è stato, a detta di molti, uno dei capitoli più esaltanti dell’intero franchise. Uno dei motivi del suo successo furono sicuramente le battaglie navali che, oltre alla possibilità di affondare i vascelli nemici, permettevano di abbordarli, conquistarli e rubargli le risorse. Questa meccanica funzionò talmente bene che la maggior parte degli utenti richiesero qualcosa di simile anche in previsione dei capitoli futuri, salvo poi rimanere delusi. L’anno scorso però, durante l’E3 2017, ecco spuntare fuori dal nulla Skull & Bones, titolo che inevitabilmente strizza l’occhio al quarto episodio della saga degli assassini ma che, come ovvio che sia, mantiene elementi unici che lo differenziano inevitabilmente dall’avventura di Kenway.

Issate le vele!

Purtroppo per quanto concerne la trama non sappiamo veramente nulla, solo che, con tutta probabilità, sarete a capo di un circolo di banditi che vive su un’isola, hub del gioco e, soprattutto, rara occasione che avrete per scendere e toccare terra. In questa zona potrete personalizzare o modificare la vostra nave in qualsiasi momento e fin nei minimi dettagli. Per alcune missioni, infatti, avrete bisogno di un determinato tipo di ciurma, o di cannoni o addirittura di un particolare modello di vascello. La varietà messa a disposizione da Ubisoft è davvero tanta, così da poter dare ad ogni giocatore l’imbarcazione che più si adatta al suo stile di gioco. Molti utenti potrebbero tranquillamente scambiare Skull & Bones con Sea of Thieves, ma la produzione targata Ubisoft si discosta totalmente da quella Rare tranne per quel che concerne le location marittime e piratesche. La cosa che più risalta al primo sguardo, se paragoniamo quanto visto al filmato del 2017, è una qualità maggiore delle texture, oltre che a un gameplay molto più definito e una struttura di gioco più delineata che strizza l’occhio agli MMORPG.

Il videogame è incentrato prevalentemente sul PvP a squadra, con una modalità che prende il nome di “Territori di Caccia”. Quest’ultima feature è composta da regole semplici e rivoluzionarie allo stesso tempo, poiché mischia il multiplayer cooperativo a quello competitivo. All’interno di una mappa il sistema andrà a inserire degli elementi in un certo senso unici, corrispondenti a quest e pericoli. I giocatori dovranno scegliere se allearsi per sconfiggere le varie minacce, superarle insieme e dividersi il bottino, oppure scontrarsi tra loro fin dal primo momento. Per collezionare i vari tesori dovrete completare l’obiettivo principale prima dei vostri avversari. Per creare una coalizione vi basterà puntare il cannocchiale verso una delle navi, così da poter far partire l’invito all’unirsi al gruppo. Un’altra strategia vista nel trailer è quella di lasciar fare tutto il lavoro ai vostri “amici” per poi tradirli nel momento opportuno e accaparrarvi tutta la ricompensa. Data la possibilità di restare coinvolti in scontri multipli, il titolo mette a disposizione una sorta di kit di riparazione per la nave, acquistabili nei vari avamposti presenti nel game. Purtroppo però tutte le mansioni che vi vedranno coinvolti al di fuori della nave saranno svolte dalla vostra ciurma. Voi sarete un capitano a tutti gli effetti, quindi dovrete dirigere e comandare tutti i vostri sottoposti.

Signor sì, Signor Capitano!

Per prima cosa, come accennato anche in apertura, la personalizzazione sarà parte fondamentale dell’esperienza di Skull & Bones. Anche se giocherete insieme a qualche amico, ognuno di voi avrà la sua nave che sarà impossibile da abbandonare. Il titolo sarà messo in commercio con sicuramente tre diversi tipi di vascelli, ma Ubisoft ha promesso che i contenuti verranno aggiunti pian piano, un po’ in stile For Honor, per intenderci. Ogni imbarcazione avrà dunque la sua specialità, come funziona con il sistema di classi per i vari GDR classici. Completata la missione, il videogame vi darà una ricompensa tradotta in termini a monete d’oro, utili per comprare le diverse varianti estetiche. Per quanto concerne il gameplay vero e proprio non aspettatevi che sia complesso, anzi, per renderlo più semplice è stato preso quello di Assassin’s Creed IV: Black Flag, così da non mandar in confusione i giocatori e dargli fin da subito una certa familiarità con i controlli.

A livello tecnico il gioco sfrutta pienamente la potenza delle console, con una fisica dell’acqua molto realistica e appagante dal punto di vista estetico. Il gameplay non è stato l’unico elemento ripreso dal quarto episodio della saga degli assassini, ma musiche, canti, rumori e tanto altro, è stato tutto teletrasportato all’interno di Skull & Bones. Per quanto concerne il colpo d’occhio l’opera è senza ombra di dubbio molto appariscente, speriamo di vedere come se la caverà il prodotto finale.

In conclusione possiamo dire che Skull & Bones sembra essere quasi il titolo che tutti gli appassionati di pirati hanno sempre desiderato. Purtroppo però dal lato contenutistico siamo un po’ preoccupati, anche perché Ubisoft con gli elementi post lancio ha sempre fatto un ottimo lavoro, anche se a caro prezzo. Detto questo, però, aspettiamo l’opera completa prima di poter dire la nostra, anche perché, allo stato attuale delle cose, il titolo è stato in grado di esaltarci ma fino a un certo punto. I pochi vascelli disponibili potrebbero dare monotonia alle partite, ma gli elementi inseriti in maniera casuale rischiano di donare un bel senso di imprevedibilità. La personalizzazione del vascello resta la cosa che ci ha colpito di più, anche perché il gameplay, causa anche la forte ispirazione ad Assassin’s Creed, ha molto il sapore di già visto. Solo il prodotto finale potrà farci abbandonare i dubbi a favore di certezza concrete.

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Patrizio non era ancora nato quando entrarono in casa la Super Nintendo e Super Mario Bros. Pochissimi anni dopo, insieme a lui, arrivò anche la Play Station, e fu tutta un'altra storia. Aveva 4 anni quando a malapena riusciva a tenere il controller tra le mani, ma non mollò più la presa, imparando a giocare a tutti i generi. Appassionato di musica rap, film fantasy, e con un passato da writer, predilige indiscutibilmente i giochi di ruolo, fortemente affezionato alla serie di Kingdom Hearts di cui conserva l'intera collezione, spin-off inclusi.