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Skull and Bones: i giocatori tornano su Assassin’s Creed 4 Black Flag

Sebbene tutto abbia avuto inizio da una “scommessa” videoludica, con le missioni secondarie di Assassin’s Creed III, dove si dovevano usare le navi in mare (e che probabilmente erano l’esperienza migliore dell’intero titolo) che condusse Ubisoft a progettare Assassin’s Creed 4 Black Flag che è stato, per molti, uno dei capitoli più riusciti della serie sugli Assassini contro i Templari. Ora sembra che Skull and Bones stia riportando in voga il quarto capitolo della saga, ecco come.

La storia ci dice che, dopo il grande successo di Black Flag occorreva un capitolo finale che fu Assassin’s Creed Rogue, sebbene non ebbe molto successo in quanto oscurato dall’uscita solo su vecchia generazione e poi rimasterizzato per le console più moderne dell’epoca (PS4 e Xbox One). A livello pratico, i giocatori hanno apprezzato tantissimo il gameplay navale che i tre giochi proponevano e Ubisoft fiutò l’affare proponendo in piena epoca PS4/Xbox One, un gioco chiamato Skull and Bones, multigiocatore con battaglie piratesche senza precedenti.

Purtroppo lo sviluppo rallentato, il cambio di generazione e il COVID 19, hanno remato contro all’approdo di Skull and Bones che però è servito da veicolo per i giocatori che vogliono un prodotto simile ma single player e siccome Black Flag inizia ad avere i suoi anni, in molti si sono ri-approcciati a questo titolo, perfino chi lo aveva saltato. Pensate che il conteggio dei giocatori su Steam che usavano Black Flag il giorno prima dell’uscita di Skull and Bones era fermo a 971, diventando poi 1662 il giorno dopo, toccando poi picchi da 3500 giocatori.

Probabilmente questa è definibile la più costosa campagna marketing di rilancio di un gioco “vecchio” che ancora oggi emoziona molti giocatori ma non solo: è un chiaro segnale per Ubisoft su cosa vogliono i loro giocatori e come.

Tiziano Sbrozzi
Lusso, stile e visione: gli elementi che servono per creare una versione esterna di se. Tiziano crede fortemente che l'abito faccia il monaco, che la persona si definisca non solo dalle azioni ma dalle scelte che compie. Saper scegliere è un'arte fine che va coltivata.

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