Quando si inizia ad avere sotto mano una serie di produzioni davvero numerosa, diventa sempre più difficile sfornare novità, soprattutto per quanto concerne specificatamente l’originalità. Eppure sembra che Kevin Feige abbia la formula magica – se non per inventare, almeno per trovare le giuste persone a cui dare in mano determinati progetti: è il caso di She-Hulk: Attorney at Law, serie tv che abbiamo visto in anteprima e che, nonostante la pletora di contenuti che già ci sono per la Marvel su Disney+, siano essi seriali o no, riesce a tutti gli effetti a differenziarsi quanto basta.
Parlando proprio di progetti, al timone di tutto c’è Jessica Gao, ideatrice della serie che durante un’intervista ha evidenziato come più volte abbia cercato di partecipare ai progetti Marvel senza successo, fino alla chiamata per She-Hulk. Effettivamente ne è valsa la pena, visto che la scrittrice – che è dietro anche alla scrittura della puntata di Cetriolo Rick di Rick & Morty – ha davvero dato il massimo in questa nuova serie.
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Quando parliamo di She-Hulk parliamo di un personaggio molto sfaccettato: nato nel 1980, la cugina di Bruce Banner che per sfortuna si ritrova a diventare anch’essa una Hulk, ha sempre avuto un tono differente da quello del cugino. Più brava a controllarsi, più sveglia (non scientificamente quanto in termini di streetsmart) e con una vita totalmente diversa da quella di Banner, Jennifer Walters ha sempre vissuto avventure alquanto particolari, passando dai Fantastici Quattro fino addirittura alla presenza nello S.H.I.E.L.D.
La serie tv si concentra molto sul lato legale però, quello che alla fine rende questa serie una commedia leggera e verticale, più incentrata sul procedurale che sul portare avanti una sorta di mega trama orizzontale (almeno per ora). Le quattro puntate che abbiamo visto ci hanno mostrato le origini del personaggio, per poi subito lanciarci in delle storie non troppo slegate tra loro, ma comunque godibili anche da sole.
Interessante l’uso dei camei: sebbene già alcuni siano conosciuti, il modo in cui questi vengono inseriti è qualcosa di geniale, divertente e soprattutto contestualizzato. Essendo poi una serie slegata e non troppo connessa ai “drammi” presenti in altre produzioni, è divertente anche vedere un Wong diverso dal solito, o scoprire l’evoluzione che un Emil Blonsky può aver avuto nel corso del tempo.
Non mancano infine degli inside joke che giocano con lo spettatore, a partire dalla miriade di volte in cui Jen guarderà in camera rompendo la quarta parete, per arrivare poi a scherzare addirittura sulla battaglia tra Hulk e Abominio, come se fosse avvenuta decenni fa, quando Bruce era “una persona diversa, letteralmente”.
Benvenuta She-Hulk
Ciò che però splende più di tutto, all’interno di She-Hulk: Attorney at Law, è Tatiana Maslany: una perfetta Jennifer Walters, capace di calarsi alla perfezione nei panni della nuova She-Hulk, ma anche in aula, quando guarda in camera o si relaziona con il cugino. Ogni singola scena interpretata dalla Maslany fa davvero sperare che in futuro questo personaggio possa iniziare a fare un po’ di comparse in alte produzioni. Vederla in differenti ambiti potrebbe essere divertente, ma vederla comparire in altre produzioni con tutto il suo humour brillante e la sua comicità, potrebbe addirittura migliorare alcune future produzioni.
Non sono da sottovalutare i personaggi comprimari: la paralegale Nikki Ramos (Ginger Gonzaga) diventa la perfetta spalla per la protagonista, mentre la presenza di personaggi come Titania, Mallory Book e Augustus Pugliese non sono da sottovalutare, vista la capacità della Marvel di dare vita a questi personaggi “minori” che riescono però in questa serie ad avere il loro spazio.
Tutto sommato, She-Hulk: Attorney at Law è una commedy leggera, con i suoi momenti importanti ma dotata di una grande comicità. La componente legale è ben strutturata, buffa talvolta nel vedere la presenza di personaggi decisamente “strani” per un tribunale, mentre la parte legata all’evoluzione di Jennifer Walters e alla sua controparte supereroistica è coerente e fa ben sperare per il futuro di She-Hulk.