Shawn Layden: Netflix e altri “barbari alle porte” dell’Industry dei videogiochi

Secondo l'ex-dirigente di PlayStation, l'ingresso di società non addette ai lavori nel mondo dei videogiochi non è che un downgrade generale

Sara Pandolfi
Di Sara Pandolfi - Editor News Lettura da 2 minuti

L’ingresso di colossi “esterni” come Amazon, Netflix e simili nel mondo dei videogiochi ha fatto storcere il naso a più di un addetto ai lavori: riportiamo le recenti dichiarazioni di Shawn Layden, ex-dirigente di PlayStation.

“In questo momento, vediamo tutte le grandi aziende dire: ‘Oh, i giochi? Possiamo guadagnare miliardi di dollari l’anno? Allora voglio una fetta anche io‘. E così abbiamo Google, Netflix, Apple e Amazon che vogliono prendersi una fetta del mercato e cercano di sconvolgere il nostro settore”

“Spero che quello dei videogiochi sia il primo settore in cui rivoluzionare noi stessi: dove non serve Google o Amazon per capovolgere completamente la situazione. Dovremmo essere abbastanza intelligenti da prevedere l’arrivo di questi cambiamenti e prepararci per tale eventualità”

Parole forti quelle dell’ex-dirigente che interessano prettamente l’aspetto economico del videogioco più che quello prettamente artistico. Le società menzionate nel discorso hanno avuto relativamente poca fortuna nel mondo videoludico: basti pensare a Google e al suo Stadia.

Che siano società come Amazon e Netflix il futuro del gaming? Probabilmente saranno dei comprimari che, nel corso degli anni, miglioreranno sempre di più il prodotto offerto, augurandoci che il flop di Stadia sia stato una lezione per chi decide di entrare nel mondo videoludico senza la giusta strategia. 

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Editor
Nata e cresciuta videoludicamente sotto il segno della triforza, grande appassionata di videogiochi a 360°, ma con un nostalgico occhio di riguardo alle creazioni della grande N.