Saturnalia, di cui vi parliamo oggi in recensione, è un gioco horror tutto italiano, ambientato in Italia, in una fittizia cittadina della Sardegna. Il titolo è uscito il 27 ottobre 2022 ed è stato realizzato e pubblicato da Santa Ragione, dove gli sviluppatori si sono ispirati ai film italiani usciti nel corso degli anni ‘70. Uno degli elementi che rendono subito distinguibile Saturnalia dal resto dei giochi horror è la direzione artistica, che si ispira ai pilastri del genere videoludico.
Inoltre, Saturnalia unisce il gameplay roguelite al terrore, quindi rende ogni partita diversa dalle altre, si utilizzeranno ben quattro personaggi diversi in una cittadina che cambia ogni volta che si viene sconfitti. Il gioco è disponibile su PlayStation 4, Xbox One, PC e console di nona generazione PlayStation 5, Xbox Series X e Xbox Series S.
La tradizione si unisce a un medium moderno
Saturnalia si ispira al folklore sardo, la regione insulare italiana che da sempre ha un sacco di tradizioni particolari, e che sono davvero al limite dell’horror. La parola stessa, “Saturnalia”, non è stata scelta a caso: ovviamente si tratta dei famosi Saturnali, una festività che esiste fin dagli antichi romani. I protagonisti si troveranno nella città di Gravoi, famosa per essere un paese importante per i minerali. Ogni singolo personaggio avrà una sua storia e le sue quest da compiere, e che possono finire molto prima che arrivino i titoli di coda. Quindi, in base a chi riuscirete a far sopravvivere, avrete finali diversi, elemento che aumenta a dismisura – in modo gradito – la rigiocabilità di Saturnalia.
All’inizio dall’avventura avrete il controllo di Anita, una geologa, che ci presenta una storia tanto semplice quanto complessa: ha avuto un rapporto amoroso con un uomo sposato e ora deve decidere se portare avanti la gravidanza e rimanere a Gravoi, oppure lasciare la città dopo aver controllato le miniere. Il problema? L’apertura delle miniere ha scatenato qualcosa di terrificante che sarà lo stalker della protagonista, dal quale Anita dovrà nascondersi per rimanere viva. Gli altri personaggi presenti sono invece Paul, Claudia e Sergio.
Un gameplay da scoprire
Qualcosa che può lasciare estremamente confusi è l’inizio dell’avventura, perché la città vi spingerà un sacco all’esplorazione, e per ricordare ogni anfratto della mappa ci vorrà un po’, senza contare che non è mai chiaro il dove andare, o meglio, quale strada prendere per raggiungere il prossimo punto d’interesse.
Con degli aggiornamenti, gli sviluppatori hanno inserito una serie di migliorie e bilanciamento della difficoltà, che può essere personalizzata come meglio preferite: per fare un esempio, è possibile rimuovere la feature che rimuove il cambiamento della mappa ogni volta che muore un personaggio. Insomma, ogni elemento di Saturnalia è modificabile a vostro piacimento, così che sia l’esperienza che desiderate avere.
Non solo, ogni personaggio ha una sua abilità speciale: quella di Anita sarà il memorizzare le strade per raggiungere determinati punti della mappa, Paul ha una torcia, Claudia potrà passare attraverso dei cunicoli stretti, mentre Sergio ha un telefono satellitare con il quale può chiamare aiuto da qualsiasi parte della mappa (o quasi). A proposito della mappa, questa non è presente nell’HUD, quindi per controllarla dovrete esplorare Gravoi e ricordare le varie posizioni. Saturnalia, inoltre, a volte vi proporrà alcuni puzzle: per esempio dovrete usare un determinato oggetto per andare avanti, oppure ci saranno dei “minigiochi” che dovrete completare per riuscire a sopravvivere.
Dunque, Saturnalia si concentra molto sullo scoprire il mistero che circonda da la cittadina sarda e cercare di sopravvivere dal mostro mascherato che tenterà in tutti i modi di farci fuori. È importante esplorare, perché si possono trovare degli elementi per sopravvivere, per esempio Anita può usare i petardi per distrarre l’entità o i fiammiferi per illuminare i vicoli bui di Gravoi. Non solo, è possibile trovare alcune prove e guardare degli eventi. Per esempio, lettere, fotografie o diari che danno idea di come funzioni la “gerarchia sociale” della città. Senza contare che è molto utile per unire i puntini per capire i meccanismi che regolano il paesino e i suoi abitanti.
Il terrore inizia dal menù
Saturnalia inizia creare il suo setting già dal menu iniziale, dove si sente qualcuno bisbigliare quella che sembra una filastrocca, che già mette i brividi. L’elemento migliore del gioco, a nostro avviso, è il comparto artistico: ogni personaggio sembra disegnato e si muove in un mondo tridimensionale e decisamente realistico, per essere un paesino delle isole italiane. La colonna sonora riesce a mettere a disagio, e la ciliegina sulla torta è la citata “palese” ispirazione ai film italiani usciti nel 1970. Per fortuna, durante la nostra prova non abbiamo trovato nessun tipo di bug o glitch.
Tutto ciò che riguarda Saturnalia riesce a mettere il giocatori in una situazione orrifica, terrificante ed estremamente italiana. Quindi se vi piacciono i giochi horror e volete quel pizzico di roguelite per poter aumentare la rigiocabilità, allora è un titolo da non perdere.