Russian Doll – Recensione della serie TV targata Netflix

Valerio Pagnotta Proietti
Di Valerio Pagnotta Proietti Recensioni Lettura da 5 minuti
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Russian Doll

Cosa faresti se ogni volta che morissi ritornassi al giorno del tuo ultimo compleanno? E se fossi bloccato in un loop temporale che ti vede costretto a rivivere la cosa all’infinito? Questo è quello che succede a Nadia, la protagonista della sorprendente commedia “Russian Doll“.  La serie prodotta da Netflix e ideata da Amy Poehler, Leslye Headland e Natasha Lyonne vede il ritorno di quest’ultima nel ruolo di protagonista dopo la fortunata esperienza in un altra produzione originale Netflix, ovvero “Orange is the New Black“. La prima stagione di Russian Doll è composta da ben otto puntate della durata di mezz’ora circa.

Russian DollUn’idea originale e divertente

la storia si apre con Nadia, la protagonista della serie, che si ritrova davanti allo specchio di un bagno nel bel mezzo della festa di compleanno organizzata per lei dalla sua amica Maxine interpretata da Greta Lee. La festa però non è di suo gradimento, cosi Nadia decide di allontanarsi per andare fare una passeggiata con un ragazzo conosciuto qualche minuto prima. Durante la camminata per le strade di New York la ragazza, per puro caso, ritrova il suo gatto che ormai dava per disperso, ma appena si avvicina a lui per prenderlo viene travolta da un taxi. La ragazza che dovrebbe essere morta si ritrova invece nel bagno delle festa visto all’inizio della prima puntata senza neanche un graffio e senza una chiara idea di come siano andate realmente le cose. Con il passare del tempo però i ricordi si fanno sempre più chiari e nitidi nella mente della ragazza che realizza di essere morta veramente la sera del suo compleanno e quella che sta vivendo adesso è una vera e propria seconda vita. Sebbene Nadia tenterà in tutti i modi di cambiare il corso degli eventi si ritroverà continuamente a morire e ricominciare tutto da capo, sempre davanti allo specchio di quel bagno, sempre con la solita confusione in testa. Le cose inizieranno a prendere una piega decisamente inaspettata quando la ragazza farà la conoscenza di Alan, un ragazzo che le confesserà, proprio in punto di morte, che anche lui è in grado di morire, rinascere e vivere da capo lo stesso giorno.

Russian Doll

Una Super Natasha Lyonne

Il vero punto di forza di Russian Doll è il personaggio su cui ruota la storia ovvero Nadia interpretata magnificamente da Natasha Lyonne. La nostra protagonista è una ragazza cinica e sarcastica che non ha un lavoro stabile e fortemente consapevole del fatto che il suo stile di vita tutt’altro che sano non la porterà a vivere a lungo. Un personaggio che racchiude in sé gli elementi ideali per la commedia perfetta, i suoi modi di fare diretti e senza filtri fanno sì che lo spettatore entri da subito in sintonia con lei e con il suo pazzo mondo. Nadia riesce a donare vivacità alla serie rendendo imprevedibile e vario ogni episodio della serie.

Russian Doll

Un cast che convince

La trama è bene strutturata e convince anche la scelta di un cast totalmente al femminile, dove anche gli attori minori giocheranno un ruolo fondamentale nell’economia della storia. Il personaggio di Alan, interpretato da Charlie Barnet (Chicago Fire) sarà l’unica eccezione. I numerosi indizi lasciati nel corso della storia faranno sì che lo spettatore possa provare a capire la causa scatenante di questa assurda vicenda. Questa commedia moderna riesce a crescere di intensità episodio dopo episodio diventando sempre più complessa e ambiziosa, dove le risate iniziali lasciano il posto a riflessioni più serie. La storia non si concentra sul reale motivo per cui Nadia, una volta morta, si risveglia davanti allo specchio del bagno rivivendo quel giorno all’infinito, ma sfrutta questo loop temporale per un fine più grande, ovvero mostrarci come la nostra protagonista apprenda da queste situazioni fino ad arrivare al punto di mettere in discussione il suo passato e il suo incerto presente.

Russian Doll
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Voto 8
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Ventisettenne romano con una grande passione per il cinema d'autore, i gangster movie e i film del maestro Tarantino. Cresciuto a pane, Magic e fumetti americani, ama vivere al massimo ogni sua passione, condividendole sempre con qualcuno per renderle migliori.