Diciamocelo, quando pensiamo ai colossi del mercato videoludico, difficilmente la Russia è fra i nostri primi pensieri. Fino ad ora i sovietici sono sembrati tutt’altro che interessati a prendere attivamente parte a questa fetta di mercato ma sembra che ora qualcosa stia per cambiare. Il 15 dicembre infatti, in Russia c’è stata una riunione che ha visto protagonista il Ministro dello Sviluppo Digitale. Maksut Igorevic Sadaev, detentore del ruolo dal 21 gennaio 2020, ha infatti trattato il tema dell’ “Industria videoludica per il futuro” esponendo i suoi programmi in merito al per loro ancora inesplorato mercato dei videogiochi.
Il Ministro sarebbe infatti interessato a fondare la “Rosgame“, una casa produttrice di videogiochi con obiettivi simile all’occidentale Electronic Arts. Sadaev ha anche proposto tre diversi possibili progetti a seconda del quantitativo di fondi che lo stato è disposto a stanziare per immettersi nel mercato. Il primo “scenario stabilizzante” richiederebbe 7 miliardi di dollari e avrebbe l’obiettivo di inserire la Russia nel mercato e di portarla fra i primi venti produttori di videogiochi nel 2030.
Lo “scenario ambizioso” da 20 miliardi di dollari punterebbe solo a velocizzare le cose mentre l’ultimo “scenario leader” costerebbe 50 miliardi di dollari e punterebbe a coinvolgere direttamente gli attuali maggiori produttori di videogiochi nel mondo, monopolizzando il mercato. Sicuramente una proposta assai originale che al momento attende ancora conferme dal governo russo. Che dire, a breve un nuovo grande competitor potrebbe aggiungersi all’industria videoludica nel mondo.