Rurik – Recensione del nuovo board game di Giochix

Abbiamo testato Rurik, distribuito in Italia da Giochix. Ecco la nostra opinione in merito.

Claudia Pintore
Di Claudia Pintore Recensioni Lettura da 10 minuti
8.5
Rurik

A Essen Spiel 2019 abbiamo fatto la nostra prima partita a Rurik, gioco di Stanislav Kordonskiy, edito da PieceKeeper Games e localizzato in Italia da Giochix. Già in quell’occasione le meccaniche particolari ci hanno intrigato, tanto da spingerci a voler rigiocare a questo peculiare “piazzamento lavoratori” con guerre e intrighi, ambientato nel Kievan Rus. Abbiamo già parlato brevemente delle nostre prime impressioni qui; ora, dopo varie partite alle spalle, ecco la nostra opinione più approfondita.

rurik plancia

Rurik: una guerra per il titolo di Gran Principe di Kiev

In Rurik ci troveremo a competere per il titolo di Gran Principe di Kiev con i nostri avversari (storicamente fratelli e figli di Vladimir il Grande). Non mancheranno battaglie e intrighi; tuttavia, per quanto l’ambientazione si senta giocando e sia ben integrata nelle meccaniche (gli otto personaggi attribuibili ai giocatori hanno poteri che rispecchiano la loro figura storica, ad esempio), ci troviamo di fronte a un eurogame bello tosto, con una buona dose di strategia nella pianificazione delle azioni di turno, ma anche un pizzico di tattica poi nel loro svolgimento successivo. Rurik è un gioco per 1 – 4 giocatori, con una durata stimata di 30 minuti a giocatore.

rurik truppe

Componenti, materiali e grafica

Abbiamo fatto le nostre partite con l’edizione italiana kickstarter di Giochix, che ha dei materiali veramente eccellenti. In particolare, l’inserto in plastica è utilissimo per velocizzare il setup e riporre ordinatamente i vari pezzi (che sono parecchi). Le miniature dei personaggi sono molto belle; un po’ meno belle le miniature in plastica dei soldati a disposizione di ogni giocatore, più semplici e meno dettagliate, ma sicuramente funzionali al loro scopo. Il cartone delle plance è robusto, così come il materiale delle carte; i token in legno sono pratici da maneggiare e modellati a seconda della loro tipologia. La grafica è molto piacevole oltre che chiara e comprensibile. Il regolamento è ben scritto, anche se è presente un piccolo errore di traduzione. Per quanto riguarda il contenuto della scatola nello specifico, qui trovate il video di unboxing.

rurik token

Le meccaniche di gioco

Vediamo ora, sommariamente, le meccaniche di gioco di Rurik.

Innanzitutto ogni giocatore riceve due personaggi fra cui scegliere; ognuno ha una propria abilità, per dare un tocco di asimmetria al gameplay. In base al numero di giocatori verranno utilizzati più o meno territori sulla mappa, evidenziati da colori differenti. Ogni giocatore ha poi a disposizione anche un set di edifici, di consiglieri (i lavoratori), di truppe, nonché un obbiettivo personale.

La peculiarità di Rurik sta proprio nei consiglieri utilizzati per svolgere le proprie azioni. Ciascun consigliere è numerato con un valore da 1 a 5 e tale numero ha due significati, a seconda della fase del turno in cui ci si trova:

  • nella fase strategia il numero indica il potere: maggiore è il potere, maggiore è la possibilità di svolgere azioni migliori, più potenti;
  • nella fase azioni il numero indica l’iniziativa: minore è l’iniziativa, prima si svolgerà l’azione.

La partita si svolge nell’arco di 4 turni, a loro volta divisi nelle due summenzionate fasi: fase strategia e fase azioni.

Durante la fase strategia, a partire dal primo giocatore, ognuno piazzerà, uno per volta, uno dei propri consiglieri sulla plancia strategia. Tale plancia è divisa in colonne in base all’azione che si vuole effettuare e in righe che indicano quanti punti azione si hanno a disposizione per effettuarla. In sostanza, più in alto ci si piazza nella colonna corrispondente ad una determinata azione, più punti si avranno a disposizione, maggiore sarà la forza dell’azione.
Quando si sceglie una colonna, si piazza il proprio consigliere nello spazio più in alto della colonna; se tale spazio è già occupato da un altro giocatore, si guarderà il suo potere:

  • se questo è minore rispetto a quello del proprio consigliere, si fa scivolare in basso il consigliere già presente, di fatto scalzandolo e accaparrandosi l’azione più forte;
  • se è invece maggiore, si potrà scegliere se piazzarsi nella riga inferiore, oppure se scalzare l’avversario spendendo soldi fino a superare il valore indicato su di esso (la cosiddetta mazzetta).

Le azioni disponibili sono di vario tipo: si possono costruire edifici, muovere le truppe, arruolare, prendersi carte intrigo, tassare i propri regni…

rurik plancia strategia

Durante la fase azioni si risolvono le azioni decise nella precedente fase. Una per volta, a partire dal consigliere col numero inferiore del primo giocatore, verranno risolte le azioni.

Alla fine di ogni turno verranno aggiornati i parametri che poi in definitiva costituiranno i punti vittoria finali: quanti territori si controllano, quanti edifici adiacenti si sono costruiti, quante merci si sono caricate sulla propria nave, quante battaglie si sono combattute. Interessante notare che una volta raggiunto un livello non si può tornare indietro: per esempio se un giocatore ha conquistato 5 territori e al turno successivo lo stesso giocatore ne ha persi 2, il punteggio relativo al numero di territori, a fine partita, resterà sempre quello più alto raggiunto. Si scelgono inoltre dei mini obbiettivi personali da completare per fare qualche punto in più, quindi si prosegue col turno successivo.

rurik parametri

A fine partita i punti saranno dati appunto dal livello raggiunto nei parametri summenzionati, e dagli obbiettivi soddisfatti.

Considerazioni

Rurik è stata una piacevole scoperta. Il gioco scorre molto bene e, salvo giocatori particolarmente lenti, le partite hanno una durata assolutamente accettabile per un gioco di tale peso. La meccanica cosiddetta di “asta programmata” è molto particolare, poiché nel pianificare le proprie azioni bisogna sempre bilanciare e scegliere quando è necessario fare un’azione più potente, sapendo che però verrà effettuata tardi, oppure sacrificare l’efficienza per riuscire a svolgere la mossa prima degli avversari. Questo richiede una buona capacità di pianificazione, che tenga conto anche delle possibili contromosse degli altri giocatori e lasci la strada aperta a un piano b nella fase di gioco successiva. Nella fase azioni, infatti, è fondamentale saper adeguare le proprie scelte precedenti alla contingenza di quanto accade su mappa.

Accanto alla meccanica di piazzamento troviamo anche qualche dinamica di maggioranze e controllo territori. La guerra non presenta molte incognite ed è calcolabile; le uniche variabili sono date dalle carte intrigo pescate per vedere se ci sono perdite per l’attaccante, ma il mazzo è comunque consultabile in anticipo con un’apposita azione, se proprio si vuole essere certi del risultato. L’alea, quindi, è facilmente evitabile in questo caso.
La scalabilità è ottima, poiché sia la mappa che la plancia strategia cambiano in base al numero di giocatori, quindi non è mai troppo largo.

Pregio del gioco è anche la presenza della modalità in solitario, implementata oramai in sempre più board game. Sicuramente questa va valutata in relazione alla particolarità delle meccaniche di gioco in generale, non semplici: conseguenza di ciò, dal momento che l’automa simula le azioni di un giocatore in maniera molto intelligente (da questo punto di vista è ben fatto), ci si trova a dover gestire numerose variabili e questo può risultare un po’ macchinoso e lungo. Si tratta di un piccolo prezzo da pagare se vogliamo una sfida non casuale anche in solitario.

rurik

I materiali, come detto sopra, sono ottimi e funzionali, la grafica chiara e comprensibile, il che facilita la partita. Per quanto riguarda il tocco asimmetrico dato dalle abilità dei personaggi, dopo averli provati tutti si può dire che siano abbastanza bilanciati, non abbiamo rilevato un’abilità nettamente più forte o più scarsa, dipende da come si riesce a sfruttarla nel corso della partita.

In definitiva, Rurik è un ottimo eurogame che richiede qualche partita per essere padroneggiato al meglio, nonché un po’ di esperienza sul genere. Probabilmente non è adatto a chi si cimenta per la prima volta con i giochi da tavolo, ma sicuramente consigliato per i più esperti che amano i giochi strategici con un bel po’ di interazione.

Rurik
8.5
Voto 8.5
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Disegnatrice e appassionata di libri, serie tv, cinema e giochi da tavolo