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Rollerdrome – Recensione, sparare tra un grind e un backflip

Esistono molti sport liberatori per l’essere umano, ancorato dalla gravità su un terreno con la sola possibilità di mettere un piede davanti all’altro, sia per camminare che per correre. I pattini sono uno di questi: avere ruote sotto ai piedi che permettono di andare a nuove velocità è qualcosa che nel tempo è stata percepita come liberatoria non solo dalle persone, ma anche da alcune produzioni uscite su diversi media. Citiamo tra i tanti Rollerball, film del 1975 che condivide persino qualche incipit di trama con questo gioco, ma se volessimo andare oltre potremmo persino approdare sui manga con Air Gear, dove in quel caso ragazzi di ogni tipo si sfidano in combattimenti aerei e non con pattini ai limiti del fantasy. Rollerdrome ha lo stesso concetto di base, ma propone un gameplay molto divertente (e persino un po’ in contrasto, nei primi momenti) e unico: andiamo a parlarne meglio nella recensione.

Missili in arrivo, nemici da uccidere e trick da fare: una classica azione in Rollerdrome.

Retrofuturismo

Ambientazione caratteristica e originale

La corrente del retrofuturismo ha la sua peculiarità nell’immaginare il futuro come veniva visto decadi fa, con quei toni decisamente distanti da ciò che stiamo vivendo: ne è l’esempio Rollerball stesso, film che abbiamo già citato e che ha alcuni punti in comune con Rollerdrome. Ambientato nel 2018, quel film racconta un mondo governato da corporazioni non troppo diverso da quello del gioco di Roll7, studio già noto per OlliOlli.

Rollerdrome è ambientato nel 2030, anno in cui le corporazioni sono al comando e tutta l’attenzione del pubblico è concentrata sulla violenza e gli eccessi di un nuovo brutale sport, il Rollerdrome. La corporazione che lo ha messo in atto è la Matterhorn, che sembra tra le tante cose nascondere segreti che la nostra protagonista, Kara Hassan, dovrà svelare.

Ad accompagnare l’ambientazione caratteristica e originale ci pensa poi una soundtrack davvero superlativa: si tratta di una colonna sonora originale dotata di suoni e tonalità che i più smaliziati del genere retrofuturistico potrebbero riconoscere non tanto perché già sentite, quanto per lo stile peculiare. Il comparto grafico, a sua volta, accompagna il giocatore attraverso questo stile molto vicino al fumetto, con linee tratteggiate marcate e nere e colorazioni contrastanti capaci di rendere nel corso del gioco, ogni singolo dettaglio unico e evidente.

Dotato di scudo, questo nemico farà danno ad area sbattendolo a terra.

Grind & Shoot

La formula di gameplay del gioco è molto semplice: Kara potrà sfruttare tutte le abilità che possiede con i suoi pattini ai piedi, ma nel farlo dovrà uccidere i nemici all’interno dell’arena, collezionare dei gettoni e completare delle sfide. Ogni coppa, composta da 4 arene, si sbloccherà dopo aver completato un numero giusto di sfide, che andranno dall’essere puramente tecniche o d’uccisione, con qualcosa in mezzo che diventa la sintesi perfetta del titolo.

Per quanto concerne la parte di movimento, Kara potrà effettuare trick, backflip, grindare sopra a degli spigoli o degli oggetti, fare wallride sul muro e a seconda del tasto che premerete cambierà persino la tecnica. Non c’è nessun malus nel finire la combinazione male, visto che Kara non potrà cadere, cosa implementata per rendere il gioco il più fluido possibile.

Perché la parte più complessa entra in gioco durante le fasi di shooting: tra un trick e l’altro, infatti, dovrete uccidere i nemici che vi troverete davanti, ognuno con abilità diverse e quindi con un sistema diverso per venire ucciso. Kara potrà sfruttare diverse armi, anch’esse diverse una dall’altra e con tempistiche e bonus che cambieranno a seconda di quale userete. Equipaggiare un’altra arma implica premere la relativa freccia sul d-pad, cosa alquanto veloce da applicare. Tutto questo è condito da un paio di meccaniche semplici quanto efficaci: la possibilità di rallentare il tempo premendo un pulsante per un determinato momento, e il fatto che le munizioni saranno recuperabili facendo trick.

La combinazione di trick e fasi di shooting è il forte di questo gioco

Ecco allora che il gioco assume una connotazione completamente differente: non potrete andare in giro senza fare nulla, solo uccidendo, perché rimarrete in poco tempo senza colpi, e non potrete fare solo trick in quanto per finire l’arena dovrete uccidere tutti i nemici (gli stessi che una volta uccisi vi daranno poi energia extra, cosa che finirà velocemente se inizierete a subire i colpi).

Come sempre, la combinazione è il forte di questo gioco, combinazione che si rivela avanzando nel gioco. Facciamo un esempio: già verso la terza o quarta arena, dovrete essere veloci nello schivare (pulsante apposito per fare una capriola) i nemici da corpo a corpo, il cecchino che vi mirerà da lontano e sparerà dopo un certo numero di secondi, i missili lanciati da un terzo nemico e quelli dotati di scudo, capaci di fare danno ad area sbattendolo a terra. A tutto questo, ovviamente, va infine inserito il tempismo: schivare in tempo vi porterà ad avere dei bonus di rallentamento del tempo, cosa utile specialmente con tanti nemici in campo.

Una fase esplorativa in prima persona, dove potrete scoprire dei dettagli sulla storia del gioco leggendo documenti e osservando oggetti sparsi.

Una volta preso il ritmo, a spezzarlo ci penseranno le sfide: per poter infatti avanzare, dovrete completare degli obiettivi di vario genere, dall’accumulare punti facendo combo e aumentando il modificatore, fino a fare trick specifici vicino a determinate zone, raccogliere questi gettoni sparsi per la mappa e uccidere i nemici in determinati modi. Col tempo, imparando i comportamenti di chi vi si parerà contro, sarà sempre più facile riconoscere cosa fare e quando, una delle dinamiche più riuscite del gioco.

Rollerdrome pecca un po’ di longevità e manca di una componente multiplayer: pensato per il single player, questo gioco però presenta una classifica che potrete scalare, cosa che però non comporta tutto quel divertimento che invece potrete vivere nelle sfide sparse per le arene. Sarebbe interessante capire se un’implementazione multiplayer PvP potrebbe prendere luogo in futuro, ma per ora Rollerdrome è quello che avete davanti, un gioco su pattini dove vi divertirete da matti a concatenare combinazioni mortali e di stile.

Rollerdrome

8.3

Un mondo retro-futuristico ispirato a Rollerball ma con una sua identità (di scrittura ma anche stilistica grazie ad una grafica unica e una soundtrack fantastica), un gameplay a metà tra il fare trick con i pattini e l'uccidere a rallentatore nemici come il migliore dei Max Payne, questo Rollerdrome è un'esperienza fresca e divertente, che forse è un peccato arrivi al concludersi dell'estate, ma che sicuramente strappera ore e ore di sfide e divertimento a chi ama questo genere di titoli. Peccato per l'assenza del multiplayer sincrono, sarebbe potuta essere un'aggiunta interessante, ma per ora ci facciamo bastare le classifiche.;s

Simone Lelli
Amante dei videogiochi, non si fa però sfuggire cinema e serie tv, fumetti e tutto ciò che riguarda la cultura pop e nerd. Collezionista con seri problemi di spazio, videogioca da quando ha memoria, anche se ha capito di amarli su quell'isola di Shadow Moses.

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